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Un polipo cervicale è un riscontro che molte donne possono avere, anche in giovane età. Si tratta di una escrescenza situata sulla cervice uterina che può provocare sanguinamento vaginale e/o dolore durante i rapporti intimi. Può essere diagnosticato con una semplice visita ginecologica o con un’ecografia transvaginale. Solitamente tali escrescenze vengono rimosse chirurgicamente ed avviate ad indagini approfondite, per escludere che si tratti di un tumore. Nella maggioranza dei casi, si tratta comunque di anomalie benigne che non devono indurre in preoccupazione. Ecco tutto quello che occorre sapere al riguardo.

Polipo cervicale, cos’è e quali rischi comporta

Polipo cervicale, cos’è?

I polipi cervicali sono piccole escrescenze irregolari situate sulla superficie della cervice o nel canale cervicale. Possono essere di varia dimensione e di colore rosso, rosa, viola o grigie. Raramente si tratta di tessuti maligni, ma talvolta possono trasformarsi in precancerosi. Per tale motivo è spesso utile rimuoverli e avviarli ad un test. Ciò è particolarmente necessario anche se il polipo provoca sintomi. A seconda del posizionamento è possibile distinguerli in 2 tipologie:

  • Polipi ectocervicali: sono quelli che si sviluppano nella parte più esterna della cervice;
  • Polipi endocervicali: crescono nel canale cervicale.

Circa il 2-5% delle donne sviluppa questa anomalia, anche in età giovanile o in caso di più figli. I polipi maligni sono più comuni nelle donne in postmenopausa, ma comunque si verificano raramente, in meno dell’1% di tutta la casistica.

Polipo cervicale cause e sintomi

I polipi cervicali si formano in genere come conseguenza di una infiammazione cronica della cervice, a causa di infezioni sessualmente trasmissibili, o da lieviti o batteriche. Spesso non comportano sintomi, e si scoprono casualmente durante una comune visita ginecologica. In altri casi è possibile che si presentino con i seguenti disturbi:

  • mestruazioni abbondanti (menorragia)
  • sanguinamento dopo rapporti intimi
  • sanguinamento vaginale anomalo
  • secrezioni vaginali bianche o gialle maleodoranti o simili al pus

La maggior parte dei polipi sono escrescenze allungate a forma di lacrima che sporgono dalla cervice. Hanno una consistenza liscia o leggermente spugnosa e di colore rosso vivo, da rosato a viola o bianco-grigiastro. Alcuni hanno un gambo lungo e sottile (chiamato peduncolo) attaccato ad essi.

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Polipo cervicale, come si fa la diagnosi?

Un polipo cervicale viene solitamente diagnosticato durante una visita ginecologica, attraverso l’uso di uno speculum che permette di allargare e visionare internamente la cervice uterina. Anche un’ecografia transvaginale può aiutare ad identificarlo. Una volta identificato, la sua rimozione rappresenta l’approccio più sicuro. In questo caso si parla di polipectomia. Si esegue solitamente nello stesso ambulatorio della visita, durante la stessa, attraverso particolari pinze: non serve anestesia e si tratta di una procedura abbastanza rapida ed indolore. In alcuni casi, è invece necessario un intervento chirurgico vero e proprio se l’escrescenza è di grandi dimensioni o se c’è difficoltà ad asportarlo per sua conformazione. Le complicanze della rimozione di un polipo sono rarissime, tuttavia vanno segnalate le possibilità di infezione, sanguinamento eccessivo e perforazione uterina. Dopo la procedura è possibile avvertire lievi crampi e sviluppare un leggero sanguinamento: tutto passa in pochi giorni o ore.

Polipo cervicale, quali rischi comporta?

La maggior parte dei polipi cervicali sono benigni e facili da rimuovere. Di solito non comportano rischi a lungo termine, ma vanno rimossi se inducono sintomatologia fastidiosa o monitorati per tenere sotto controllo la loro crescita. In rari casi possono trasformarsi in tessuti precancerosi e per questo motivo il più delle volte se ne consiglia l’asportazione. Questo è il rischio più grande, ma non l’unico. Queste escrescenze, infatti, possono crescere anche in modo eccessivo, alterando la struttura della cervice e dell’endometrio, provocando così difficoltà nel concepimento di un bambino o, meglio, nell’annidamento dell’embrione. In alcuni casi, un polipo può essere diagnosticato invece durante una gravidanza a causa dei cambiamenti ormonali. In tale contesto il ginecologo stabilirà come agire in base alla salute generale della gestante. Presso il centro Raprui, clinica per la fertilità di coppia, è possibile sottoporsi a tutte le visite ed i test mirati, anche in presenza di polipi cervicali e essere seguiti con un percorso altamente personalizzato. Basta vistare il sito e richiedere un appuntamento.

 

 

 

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