Polipo endometriale e gravidanza, è possibile? Di cosa si tratta? Quali rischi? Cosa fare? Un polipo è un’escrescenza che si forma nella cavità uterina o sulla cervice. Quello endometriale, come si evince dal nome, si sviluppa sulla parete interna dell’utero (endometrio) ed è caratterizzato dal medesimo tessuto. I dubbi e le ansie sono lecite poiché la presenza di polipi endometriali è correlata a disturbi della fertilità. Ecco cosa occorre sapere e fare.
Polipo endometriale, quali sono i sintomi?
Non sempre i polipi uterini comportano dei sintomi: spesso si scoprono casualmente durante una visita ginecologica o in un’indagine per l’infertilità. Nonostante ciò alcuni campanelli dall’arme esistono e possono essere i seguenti:
- Mestruazioni irregolari (particolarmente frequenti o abbondanti)
- Sanguinamento o spotting
- Dolore o perdite ematiche dopo il rapporto sessuale (specialmente in caso di polipi cervicali)
- Anemia (conseguente ai flussi ematici importanti)
- Infertilità
- Aborti ricorrenti
Polipi endometriali, le cause
La causa esatta dei polipi endometriali e più in generale di tutti quelli uterini, non è ancora nota, anche se è chiaro che dipende dagli ormoni. In particolare la produzione di troppi estrogeni o troppo pochi può provocare il loro sviluppo. Tra i fattori di rischio quindi vanno considerati tutti quegli stati di salute generale che possono influire sull’equilibrio ormonale:
- Età: dopo i 40 anni ed ancor di più in menopausa a causa della diminuzione dei livelli di estrogeni.
- Sovrappeso
- Ipertensione
- Anomalie uterine
- Farmaci (come il tamoxifene)
In questi casi se non si riesce a concepire un bambino è possibile ipotizzare la presenza di un polipo uterino/endometriale.
Polipo endometriale e fertilità
Diversi studi scientifici hanno associato i polipi endometriali ad infertilità femminile. Molto sembra dipendere comunque dalla loro posizione e grandezza, anche se il meccanismo esatto di questa correlazione non è ancora chiaro. Si ipotizza che la presenza di tali escrescenze possa creare una risposta cronica infiammatoria all’interno dell’utero, complicando l’impianto embrionale. Ciò sembra particolarmente valido quando i polipi sono molto grandi (possono arrivare fino a 5 cm di diametro) o multipli. Anche i polipi cervicali possono influenzare la gravidanza interferendo con il passaggio degli spermatozoi. Tuttavia non sempre accade ed in caso di sospetta infertilità dopo una semplice diagnosi è possibile rimuoverli.
Diagnosi e asportazione di un polipo endometriale?
La diagnosi di un polipo endometriale può essere fatta anche casualmente durante un’ecografia transvaginale di routine o con un’isterosalpingografia (test comunemente impiegato per controllare l’apertura delle tube di Falloppio in caso di infertilità). Quest’ultima è una sorta di radiografia che si esegue con mezzo di contrasto. Una volta riscontrato il polipo è possibile asportarlo con un’isteroscopia, procedura ambulatoriale che permette alla paziente di tornare alle normali attività rapidamente, in circa 24 ore. I polipi endometriali vanno tolti per eliminare i sintomi problematici (compresa l’infertilità) e perché pur essendo formazioni benigne in rari casi possono evolvere in forme tumorali. Non a caso dopo l’asportazione si procede sempre ad un esame istologico. Può capitare anche di scoprire un polipo endometriale in gravidanza: le sue dimensioni non aumentano nel periodo gestazionale e solitamente non compromettono il suo proseguo. Si può togliere dopo il parto.