La scoliosi può provocare problemi in gravidanza? In un passato non troppo remoto, alle donne affette da questa patologia in modo rilevante, veniva sconsigliato il concepimento di un bambino, poiché il peso del pancione avrebbe potuto aggravare la situazione e perché in taluni casi si riteneva non vi fossero le condizioni. Per fortuna la scienza ed i dati raccolti al riguardo hanno sovvertito tale pensiero: scoliosi e gravidanza possono convivere tranquillamente, anche se richiedono attenzione, monitoraggio e strategie preventive mirate. Cosa occorre sapere e fare? Scopriamolo insieme.

Scoliosi: influisce sulla fertilità o sulla gravidanza?
La risposta a tale quesito è sostanzialmente negativa, anche se bisogna avere delle accortezze. Prima di entrare nel merito comunque è importante capire cos’è la scoliosi: è definita come una deformità della colonna vertebrale caratterizzata da una curvatura laterale (oltre i 10° di Cobb) con rotazione delle vertebre stesse. Può essere di natura congenita, secondaria/evolutiva o idiopatica. Fatte salve particolari situazioni, questa condizione del sistema scheletrico, non coinvolge l’apparato riproduttivo: non influenza la produzione o la qualità degli ovociti, la secrezione degli ormoni, l’ovulazione o altri parametri essenziali. In pratica la scoliosi non interferisce sulla fertilità. Non esistono dati scientifici che affermino il contrario. Le uniche eccezioni possono essere riscontrate in casi gravi, con compromissione del sistema respiratorio o funzionale, da valutare individualmente.
E quando si instaura una gravidanza, il decorso può essere complicato?
Anche in tal senso, bisogna stare tranquille, benché sia utile la consapevolezza di qualche distinguo. In generale, non esistono studi clinici che parlino di aumento della curvatura (ovvero di una progressione della scoliosi) se questa è stabile già prima del concepimento o comunque in trattamento con corsetti; è frequente invece un accrescimento del dolore lombare, irradiato e di tensioni muscolari preesistenti, a causa del carico meccanico aggiuntivo alla colonna, dovuto al peso della gravidanza, all’allentamento dei legamenti dovuto all’ormone relaxina e alle modifiche posturali. Nei casi di scoliosi toracica severa, la deformazione può talora ridurre la capacità polmonare: in gravidanza, con l’utero che sospinge verso l’alto il diaframma, la situazione si può complicare, ma avviene in casi estremamente rari. Un aspetto da non trascurare è invece quello che riguarda il parto ed il ricorso all’anestesia epidurale o spinale: la scoliosi, specie se trattata con fusione vertebrale o con strumenti metallici, può complicare tali aspetti. In pratica tale condizione non è di ostacolo alla gestazione e non porta ad esiti o rischi particolari negativi; tuttavia, richiede un’attenzione maggiore nei casi più gravi.
Scoliosi e gravidanza: consigli pratici (prima, durante e dopo)
Ecco alcune indicazioni e strategie utili per gestire al meglio la gravidanza in presenza di scoliosi:
Prima della gravidanza
- È utile eseguire esami radiografici per valutare la curvatura della colonna, la stabilità della situazione rispetto al passato, eventuali deformazioni strutturali ed il corretto posizionamento di viti e barre nel caso di chirurgia pregressa, il tutto con una consulenza specialistica;
- In presenza di decise deformità del torace è consigliabile eseguire una spirometria per determinare la capacità polmonare di base e comprendere eventuali rischi respiratori;
- Affidarsi ad un team multidisciplinare (medico ginecologo / ostetrico, ortopedico/colonnista, fisioterapista specializzato in scoliosi e, se necessario, un anestesista), fin dalle fasi iniziali del pre-concepimento;
- Rinforzo muscolare e fisioterapia preventiva possono essere utili per bilanciare la muscolatura e sostenere la colonna in una postura adeguata;
- In presenza di una fusione vertebrale o comunque di una scoliosi grave può essere consigliata una visita anestesiologica preventiva, al fine di valutare in anticipo l’opzione di un epidurale, spinale o alternative.
Durante la gravidanza
- Impostare posture corrette quanto più possibile, impiegare sedie ergonomiche, ridurre i carichi e gli sforzi abituali;
- In casi particolari può essere utile un corsetto lombare/maternity support belt per dare sostegno alla colonna e distribuire meglio il carico: solo su indicazione dello specialista;
- Proseguire gli esercizi moderati per alleviare la colonna dal peso, contrastare il dolore e preservare la mobilità;
- Evitare sforzi prolungati, alternare momenti di riposo, non trascurare il recupero e l’analgesia (sempre con supervisione medica);
- Controlli periodici e monitoraggio della gestazione e della funzione respiratoria, prestando attenzione particolare ad eventuali segnali di peggioramento, specialmente se del quadro ortopedico o polmonare;
- Preparazione al parto, pianificare con attenzione tutte le modalità, anche di anestesia e posizione.
Dopo la gravidanza (post partum)
- È importante una ripresa graduale di tutte le normali attività, con l’ausilio di una specifica fisioterapia post-parto, mirata a rafforzare il core, a compensare sollecitazioni e promuovere la stabilità della colonna;
- Prestare attenzione alle corrette posture durante l’allattamento e la cura del bambino;
- Non tralasciare i controlli periodici della colonna, anche se la progressione della scoliosi in gravidanza è minima, se presente;
- Se è presente dolore persistente, valutare terapie manuali, tecniche di rilassamento, terapia fisica complementare (massoterapia, riabilitazione posturale) con cautela, compatibilmente con l’allattamento e sempre su consulto specialistico, affidandosi a mani esperte.
Scoliosi e fecondazione assistita: a chi rivolgersi
Ed in caso di fecondazione assistita? I problemi di fertilità possono esistere, a prescindere dalla scoliosi e dunque una donna può aver bisogno del ricorso a tali procedure. Non esistono controindicazioni, ma come per un concepimento naturale, è utile sempre avvalersi di una struttura qualificata dedicata alla PMA, che abbia anche le seguenti caratteristiche:
- esperienza nella gestione medica integrata (ginecologia, anestesia, ortopedia)
- capacità di personalizzazione dei protocolli e di valutazione dei rischi
- disponibilità a coordinare il percorso con specialisti ortopedici e anestesiologi qualora emergano criticità legate alla colonna vertebrale.
La clinica Raprui può rappresentare la scelta giusta, un punto di riferimento importante in una siffatta condizione! Ha un’ampia esperienza nella fecondazione assistita, omologa ed eterologa, un approccio multidisciplinare e sempre mirato alla personalizzazione e all’ascolto, nonché la capacità di seguire casi complessi. Qui tutti i contatti per un appuntamento.





