Sintomi gravidanza primo mese? Durante le iniziali 4 settimane, molte donne non hanno la consapevolezza della gestazione, anche se il loro organismo si appresta a profonde e straordinarie trasformazioni, che condurranno alla nascita di una nuova vita. I sintomi della gravidanza iniziale infatti, possono essere lievi, totalmente assenti, o facilmente confusi con quelli mestruali. Tuttavia, per chi è in trepida attesa di avere la conferma di un concepimento, saper riconoscere questi segnali è importante, per tranquillizzarsi e per agire tempestivamente sul proprio stile di vita, alimentazione e controlli medici, se non si è già intrapresa questa strada. Dunque, a cosa bisogna prestare attenzione? Scopriamolo insieme.
Sintomi gravidanza primo mese: quali sono?
I sintomi gravidici sono differenti da donna a donna. Non tutte li percepiscono e comunque non allo stesso modo, sia che si tratti delle prime settimane che del secondo o terzo trimestre. Alcune affermano di avvertire segnali utili già dai primissimi giorni, altre invece comprendono la situazione solo dopo aver constatato il ritardo del ciclo mestruale. Ma quali sono dunque questi sintomi nelle prime 4 settimane? I più comuni includono:
- Assenza di mestruazioni (amenorrea). È ovviamente il più prezioso dei campanelli d’all’arme, che induce a richiedere la conferma con un test di gravidanza. Tuttavia, con un ciclo irregolare, l’amenorrea può passare inosservata oppure offrire una speranza errata.
- Spotting da impianto. Si tratta di un lieve sanguinamento che dura 24-48 ore ed avviene in genere 6-12 giorni dopo la fecondazione, quando cioè l’embrione si va ad annidare nell’endometrio uterino. L’impianto in questo tessuto può provocare la rottura di sottili vasi sanguigni e dunque una leggera perdita ematica.
- Dolori e crampi uterini: anche questi possono essere indicativi anche se molto simili a quelli premestruali. Se sono lievi e di breve durata si può stare tranquille, sono fisiologici e dovuti anch’essi all’attecchimento dell’embrione.
- Cambiamenti al seno. Già nelle prime settimane questo può risultare teso, gonfio, dolente. I capezzoli possono diventare particolarmente sensibili, e possono iniziare a cambiare colore, benché questa particolarità difficilmente avvenga così precocemente, nel primo mese.
- Nausea e alterazioni del gusto. È uno dei sintomi della gravidanza iniziale, ma è raro nel primo mese, più frequente a partire dal secondo. Sostanzialmente nella terza-quarta settimana è più facile percepire una certa sensibilità agli odori o una repulsione a particolari cibi, precedentemente graditi.
- Stanchezza e affaticamento: l’aumento del progesterone ed il rapido adattamento dell’organismo alla gestazione possono indurre queste sensazioni. Niente timori, è normale. Basta riposarsi quando se ne sente la necessità.
- Minzione frequente, ovvero bisogno continuo di fare pipì. Ciò accade perché sin dai primi giorni di gravidanza, l’incremento del flusso sanguigno renale e della pressione sull’utero possono aumentare lo stimolo a urinare.
- Cambiamenti dell’umore. Maggiore emotività, irritabilità, sbalzi di umore sono tipici dei cambiamenti ormonali della gravidanza sin dalle prime settimane.
- Aumento delle secrezioni vaginali. Finché sono bianche, inodori e non danno prurito sono fisiologiche: servono a proteggere l’ambiente vaginale. In caso di cambiamenti delle caratteristiche è utile invece segnalarli al ginecologo.
- Pancia primo mese di gravidanza. Alcune donne lo affermano: la pancia è cominciata ad aumentare prima ancora del ritardo del ciclo, a tal punto da non poter abbottonare i pantaloni! È una possibilità, seppur non frequente. E non dipende certamente dal volume dell’utero, quanto semplicemente da ritenzione idrica e dall’azione del progesterone. È inoltre più comune nelle gravidanze successive alla prima, poiché i tessuti sono più facilmente soggetti alla dilatazione.
Prime 4 settimane di gravidanza: curiosità sul tuo bambino e l’età gestazionale
Perché i sintomi sono così lievi e raramente percettibili nelle prime 4 settimane? La risposta è semplice: è troppo presto e nelle prime due non esiste neppure l’embrione! Cosa significa? Che la cosiddetta “età gestazionale è diversa da quella effettiva del bambino. Spieghiamo meglio. L’età gestazionale si calcola dal primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale. Eppure, il concepimento può avvenire solo nel periodo fertile, che si identifica con alcuni giorni a cavallo dell’ovulazione. Questa avviene circa il 14° giorno, in un ciclo regolare che in media è di 28 giorni. Quindi quando si afferma che una donna è alla quarta settimana di gravidanza, si afferma implicitamente che la fecondazione è avvenuta da due sole settimane. In pratica nel primo mese avvengono i seguenti passaggi nel sistema riproduttivo femminile:
· Settimana 1 e 2: il corpo si prepara all’ovulazione e al concepimento. L’ovulo viene rilasciato e, se incontra uno spermatozoo, avviene la fecondazione, altrimenti si arriva al normale flusso mestruale.
· Settimana 3: lo zigote comincia la sua divisione cellulare mentre viaggia verso l’utero.
· Settimana 4: avviene l’impianto dell’embrione nell’endometrio e inizia la produzione dell’ormone Beta-hCG. Da questo momento in poi il test di gravidanza risulterà positivo.
In questa fase, cioè nel primo mese, l’embrione arriva a misurare 6 o 7 millimetri, e anche se non è visibile ecograficamente sta già lavorando per diventare un bambino, a moltiplicare le sue cellule che si trasformeranno in organi e placenta (solo dal secondo mese si può parlare di feto). Allo stesso modo l’organismo materno inizia a cambiare, ad adattarsi alla nuova condizione. Per tale motivo, da subito è importante evitare alcol, fumo, droghe e farmaci non prescritti dal medico curante, ma anche iniziare a seguire le prime indicazioni sullo stile di vita e l’alimentazione. Chi si chiede “primo mese gravidanza come comportarsi?”, dovrebbe infatti già adottare precauzioni importanti come le seguenti:
- Assumere acido folico
- Evitare sforzi e stress eccessivi
- Seguire un’alimentazione equilibrata e idratarsi a sufficienza
- Evitare ambienti inquinati o contatto con sostanze tossiche
Sintomi gravidanza primo mese dopo fecondazione assistita
Le donne che affrontano un percorso di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) sono spesso ancora più in ansia, desiderose di sentire i primi “segnali” dell’agognata gravidanza. Spesso assumono farmaci ormonali, che possono simulare o amplificare alcune sensazioni e sintomatologie. Per loro è quindi particolarmente utile saper distinguere ciò che è dovuto al trattamento da ciò che invece è sinonimo di successo dello stesso. Dopo il transfer embrionale, molte pazienti sentono il seno teso e dolente (quale effetto del progesterone somministrato); stanchezza e gonfiore addominale; lieve spotting, riferibile all’impianto ma anche potenzialmente dovuto alla procedura o alle variazioni ormonali. Tra il 12 esimo ed il 14 esimo giorno dopo il transfer si esegue un prelievo ematico per la Beta-hCG, che è l’unico modo attendibile per confermare la gravidanza in fase iniziale. I test delle urine al contrario possono dare falsi negativi o positivi. È importante rivolgersi al proprio centro PMA o ginecologo in caso di:
- Dolori forti e persistenti al basso ventre
- Perdite abbondanti di sangue rosso vivo
- Febbre o sintomi sistemici
Ogni situazione va misurata con attenzione. Il centro Raprui, eccellenza italiana per la medicina riproduttiva offre un supporto specialistico completo, dalla diagnosi di infertilità fino alla nascita del bambino, senza trascurare tutti i controlli necessari nei 9 mesi di gravidanza. Per un appuntamento o informazioni, basta visitare il sito.