È possibile una seconda gravidanza dopo un trattamento di PMA e se sì, come? Occorre sempre ricominciare da capo con la stimolazione ovarica? Dopo il successo di un trattamento di Procreazione Medicalmente Assistita, molte coppie desiderano raddoppiare la felicità con un secondo figlio, anche per creare una compagnia al primo. In generale questo nuovo percorso terapeutico può definirsi come più semplice e sicuro. Ecco come, perché ed in quali casi.
Seconda gravidanza dopo PMA, tassi di successo
Avere un figlio con un percorso di fecondazione assistita è spesso un iter lungo, complicato, stressante emotivamente. Nonostante questo, chi riesce a raggiungere l’obiettivo sente molto spesso il desiderio di provarci ancora, magari per fare una compagnia al bambino. Le probabilità di successo, nel secondo tentativo sono buone! A confermarlo ci ha pensato uno studio scientifico condotto dalla UNSW Medicine in Australia e pubblicato sulla rivista Human Reproduction . La ricerca ha esaminato i dati di circa 35.000 donne che tra il 2009 ed il 2013 avevano messo al mondo un bambino dopo un trattamento di PMA e successivamente avevano avuto un’altra gravidanza. Le probabilità in tal caso si sono dimostrate oscillare tra il 51% e l’88% a seconda dei casi. Quindi con percentuali di successo piuttosto favorevoli.
Lo studio scientifico, dettagli ed analisi
Queste le evidenze dello studio in questione:
- Le percentuali di successo aumentano in presenza di un solo ciclo con il trasferimento di un singolo embrione
- Sono più alte anche nel caso di infertilità di coppia dovuta a fattori maschili
- Le possibilità di avere un secondo bambino con la fecondazione assistita diminuiscono con l’età (come per il primo figlio)
In generale le gravidanze ottenute con un nuovo percorso di fecondazione in vitro e l’impiego di embrioni crioconservati rappresentano il 43% al primo ciclo ed il 61-88% entro il sesto. In caso di stimolazione ovarica ex novo il 31% al primo tentativo e tra il 51% e il 70% dopo sei cicli. Il fatto che i tassi di successo siano maggiori con gli embrioni crioconservati sembra dipendere da due fattori:
- provengono tendenzialmente da una coppia biologicamente più giovane
- poiché sono risultati in sovrannumero significa che la coppia ha prodotto un maggior numero di embrioni di qualità
Seconda gravidanza dopo PMA, perché è più semplice e come fare
Una seconda gravidanza dopo un precedente figlio ottenuto con fecondazione assistita è ritenuta più semplice dalla maggioranza delle coppie e questo per ovvi motivi:
- Si conosce già la diagnosi di sterilità e quindi non si arriva stressati ed ansiosi al trattamento di PMA
- Si ha già come punto di riferimento un centro per la fertilità qualificato
- Tutte le paure che riguardano la stimolazione ovarica ed il pick up, sono ormai tendenzialmente superate perché si sa a cosa si va incontro
- Spesso la stimolazione ovarica non è necessaria: questo accade se si sono crioconservati gli ovuli o gli embrioni.
- Per tutti questi motivi anche l’impegno economico è minore
- Lo stress delle aspettative per un figlio è decisamente minore: un bimbo c’è già da amare, il secondo sarebbe per lui e per raddoppiare la felicità
- La generale diminuzione delle ansie favorisce i tassi di successo delle gravidanze, anche quelle naturali.
Se gli ovuli o gli embrioni sono conservati da molto tempo è inoltre più facile che le nuove tecnologie per la fecondazione assistita aiutino un nuovo concepimento maggiormente rispetto al passato. Basti pensare alla possibilità dei test genetici preimpianto che ha offerto negli ultimi anni un incremento dei tassi di natalità riducendo gli aborti spontanei.
Seconda gravidanza dopo PMA, attenzione all’età
L’età della coppia (specialmente della donna) rimane però un parametro a cui prestare attenzione. Come in un concepimento naturale, più passano gli anni e più è difficile ottenerlo. Se si desidera avere un secondo figlio dopo un primo ottenuto con PMA è utile non far passare troppo tempo, soprattutto se non si hanno ovuli o embrioni crioconservati.