Perché la PMA fallisce? Quando le speranze di chi si rivolge alla procreazione medicalmente assistita si infrangono di fronte ai risultati negativi delle Beta HCG o a una gravidanza interrotta troppo presto, è necessario andare a indagare le cause del fallimento, o per poterle eventualmente correggere in vista di un nuovo trattamento o per dare ai pazienti la spiegazione più accurata possibile.
Vediamo insieme perché la PMA fallisce, ricordando sempre che, purtroppo, esiste ancora una “zona buia” in cui la medicina non riesce a spiegare le cause.
Perché la PMA fallisce? L’embrione
Alcune delle cause di insuccesso più comuni sono legate alla scarsa qualità dell’embrione, che a sua volta può dipendere dalla scarsa qualità degli ovuli prodotti, ad esempio in casi di pazienti con riserva ovarica ridotta, patologie ovariche come l’endometriosi, disturbi endocrino-ovulatori come l’ovaio policistico o disturbi dell’ovulazione legati a uno stile di vita scorretto (come, ad esempio, disturbi dell’alimentazione e obesità).
A influire può essere anche l’età, in particolare quella della donna ma anche quella dell’uomo. Nelle donne, è risaputo, l’invecchiamento non causa solo un progressivo esaurimento della riserva ovarica, ma anche un peggioramento della qualità degli ovociti rimanenti. La componente maschile viene spesso tenuta in secondo piano ma, secondo quanto dimostrano gli studi, l’invecchiamento influenza la quantità e la qualità del liquido seminale e, quindi, «all’aumentare dell’età dell’uomo crescono esponenzialmente le probabilità di ottenere “nessuno o un solo embrione» di qualità. Inoltre, è stata osservata una significativa diminuzione del tasso di fertilizzazione delle cellule uovo e del numero di embrioni che riesce ad arrivare allo stadio di blastocisti.
I gameti, col tempo, vanno incontro anche a un progressivo deterioramento del patrimonio genetico: l’embrione prodotto potrebbe quindi aver un patrimonio cromosomico difettoso e questo aumenta le possibilità che l’impianto fallisca o che la gravidanza si arresti precocemente. Una possibile strategia per potenziare le opportunità di gravidanza è quella di effettuare la diagnosi genetica preimpianto PGS per valutare l’assetto cromosomico degli embrioni e trasferire esclusivamente quelli sani.
Perché la PMA fallisce? La paziente
Anche quando la qualità dell’embrione è buona il trattamento potrebbe non avere successo a causa di stati di salute della paziente che possono influenzare il buon andamento dell’impianto o pregiudicare il successivo sviluppo della gravidanza. Per capire perché la PMA fallisce, quindi, è necessario valutare:
- La cavità uterina. In alcuni casi, il motivo per cui la PMA fallisce è da ricercare in condizioni della cavità uterina che possono impedire l’impianto o favorire l’aborto, ad esempio patologie (polipi, fibromi, aderenze…) o malformazioni uterine (utero unicorne, subsetto uterino…). Per questo, prima di procedere con un trattamento di PMA è importante effettuare un’ecografia e un’isteroscopia al fine di escludere la presenza di neoformazioni o anomalie che possano pregiudicare il successo del trattamento.
- Il fattore immunologico. Anche il fattore immunologico può essere causa di insuccesso, poiché qualsiasi patologia colpisca il sistema immunitario può avere effetti a cascata anche sul successo del trattamento di PMA. Prima di intraprendere un trattamento di fecondazione assistita è quindi necessario verificare tramite un prelievo ematico la presenza di auto-anticorpi prodotti dall’organismo che possano influenzare negativamente la fase dell’impianto.
- La tiroide. Le disfunzioni tiroidee possono essere uno dei motivi del fallimento di un trattamento di PMA. Questo può accadere in presenza di ipertiroidismo o di ipotiroidismo – che se non diagnosticati possono influire negativamente sull’ovulazione ed essere causa di non impianto e di aborti spontanei.
- La trombofilia. Alcune mutazioni nel pannello della trombofilia non solo possono rappresentare un rischio di trombosi nel corso della terapia ormonale o di complicazioni in una eventuale gravidanza, ma possono anche essere la causa del fallimento del trattamento di PMA: questo può presentarsi sia a livello dell’impianto, che non riesce ad avere luogo, sia successivamente, con presenza di poliabortività. Per questo, è importante effettuare uno screening della trombofilia prima di iniziare il trattamento di PMA, associando una terapia anticoagulante in presenza di specifiche mutazioni.
- Il fattore genetico. Anche anomalie a livello genetico possono influenzare il successo della fecondazione assistita a causa della produzione di embrioni cromosomicamente alterati: per questo è importante effettuare l’esame del cariotipo (anche detto “mappa cromosomica”) per verificare la presenza di eventuali anomalie cromosomiche che possono essere responsabili di transfer senza successo o di aborti spontanei. In alcuni casi, potrebbe essere necessario effettuare una consulenza con un genetista prima di procedere con il trattamento.
- L’endometrio. Per capire perché la PMA fallisce è importante analizzare anche eventuali problematiche che riguardano il corretto sviluppo dell’endometrio. Perché l’embrione possa impiantarsi correttamente, infatti, è necessario che il tessuto endometriale raggiunga uno sviluppo adeguato sia in termini di struttura che di spessore. Quando questo non avviene – per motivi ormonali, patologie vascolari o cardiache, problematiche congenite dell’utero, danni iatrogeni allo stato basale (ad esempio in seguito a un raschiamento) o condizioni infiammatorie dell’utero – la gravidanza non può instaurarsi o si interrompe prematuramente.
Perché la PMA fallisce? Il centro
A volte, invece, i motivi del fallimento possono essere legati al centro a cui ci si rivolge ed essere dovuti a gestioni di tipo medico o di laboratorio che potrebbero non essere adeguate per la specifica tipologia di paziente.
È importante infatti individuare il giusto timing per il prelievo ovocitario e per il transfer, la corretta procedura di inseminazione per il tipo di problematica e una strategia di laboratorio adeguata (coltura a blastocisti, necessità di diagnosi preimpianto, laser hatching, coltura embrionale con valutazione morfocinetica con Embryoscope…).
Anche il momento del transfer, che è una manovra delicata che richiede estrema padronanza e manualità, può presentare delle criticità che possono pregiudicare il lavoro svolto precedentemente e portare a un fallimento del ciclo di PMA anche in presenza di un embrione di ottima qualità.
È quindi necessario considerare una serie di fattori al momento di scegliere il centro di PMA, assicurandosi di valutare sopratutto se è il centro più adatto per la problematica di infertilità specifica o per il range d’età.
Occorre anche tenere conto del fatto che ogni centro è diverso: ha un suo sistema di lavoro, terreni di coltura diversi, timing diversi, strumenti di laboratorio diversi. Quando si cambia centro, quindi, anche nei casi in cui il percorso possa sembrare identico al precedente, a livello tecnico ci sono delle differenze – che magari il paziente non riesce a vedere – ma che possono modificare profondamente l’andamento del trattamento.
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Perché la PMA fallisce? Quando il motivo non c’è
Purtroppo, ci sono alcuni casi in cui è impossibile spiegare perché la PMA fallisce: anche escludendo tutte le condizioni che abbiamo visto e analizzando il trattamento in ogni suo dettaglio, non si riescono a individuare le cause dell’insuccesso.
Ad oggi, la medicina non ha scoperto tutto quello che sta dietro al meccanismo dell’impianto e molte delle ricerche dei prossimi anni andranno quasi sicuramente a cercare di colmare queste zone ancora oscure.
Con le nuove tecnologie è stato possibile avvicinarsi a risultati sempre migliori e le percentuali di successo sono sensibilmente aumentate, nonostante questo rimangono alcune situazioni in cui, sebbene tutto sia stato fatto correttamente e non ci siano condizioni tali da impedire l’impianto o lo sviluppo della gravidanza, il trattamento non ha successo e non è possibile spiegare il perché.
Poiché ogni trattamento è fatto di tanti dettagli, però, sulla base dei fallimenti precedenti è possibile andare ad modificare delle variabili che potrebbero essere fondamentali per la tipologia di paziente e determinare il successo della PMA.