Ho sempre pensato di non aver mai avuto problemi di fertilità perché sono rimasta incinta più volte, ma non sono riuscita, però, a portare avanti una gravidanza. I medici a cui mi sono rivolta mi hanno sempre detto che le prime volte può capitare e che non avevo nessun problema oggettivo. Idem per mio marito. Dopo diversi tentativi, però, abbiamo pensato di rivolgerci al Dottor Cerusico, per un consulto: è così che siamo arrivati a Raprui.
Con i medici di Raprui abbiamo cominciato un percorso non semplice. Con il supporto dell’equipe medica abbiamo fatto diversi tentativi: sono rimasta incinta più volte, senza mai riuscire, però, a portare la gravidanza oltre l’ottava settimana. Sebbene io e mio marito avessimo fatto tutta una serie di analisi complete dalle quali non erano emersi problemi oggettivi, c’era qualcosa che non andava: infatti, analizzando geneticamente il materiale di uno degli aborti, è venuta fuori una trisomia.
Su consiglio dei medici, e supportati dalla loro competenza, abbiamo deciso di intraprendere il percorso dell’eterologa femminile. Parallelamente, abbiamo intrapreso anche il percorso dell’adozione.
Per me è stato molto difficile perché durante il primo periodo mi sono chiesta quanto fosse il mio egoismo a farmi continuare, quanto un desiderio umano. Dopo una lunga riflessione abbiamo scelto di provare con l’eterologa perché la donazione femminile non mi procurava un grande squilibro, né mi dava l’impressione di una scelta egoistica. Nemmeno questo tentativo è andato a buon fine.
Abbiamo così cominciato a pensare fosse un problema della parte maschile sebbene, ad oggi, non ci siano dati oggettivi per poterlo affermare. Così ho preso altro tempo per riflettere, mentre anche la procedura di adozione si rivelava una pratica infinita e tortuosa, poiché sia io che mio marito avevamo più di 35 anni.
Infine, abbiamo deciso per la fecondazione eterologa sia maschile che femminile. La fecondazione è andata a buon fine ed oggi siamo i genitori di una bambina. Nonostante la felicità che la sua nascita ha portato, ci sono dei dubbi che mi attanagliano e delle cose a cui penso spesso, soprattutto per il bene della bambina: lei è nostra figlia, ma biologicamente è di un’altra coppia.
Il nostro percorso è durato quattro anni ed è stato un percorso lungo, difficile e doloroso. Il personale di Raprui ci è stato sempre accanto e ci ha supportato nelle scelte, guidandoci con grande competenza e professionalità. Dalla dottoressa Antinori ai biologi, dal medico ai cardiologi, fino agli infermieri e al personale, tutti ci sono stati molto vicini con grande umanità. È per questo che quando mi capita di parlare dell’argomento, parlo della mia esperienza e di Raprui, centro che consiglierei senza dubbio ad ogni coppia in difficoltà.