La mia storia è iniziata 8-9 anni fa più o meno, quando mi sono sposata e ho iniziato a cercare un figlio che però, dopo tante prove, non è arrivato. Così, per diversi anni abbiamo provato un bel po’ di cure, ma senza alcun risultato.
Poi, tramite una mia amica, sono arrivata al Centro Raprui, dove ho trovato persone molto disponibili, gentili e un ambiente accogliente. Questa è la prima cosa quando si intraprende un percorso come quello che abbiamo fatto noi, perché l’aspetto psicologico è quello più importante, poi arriva il resto. Se non stai tranquilla, non stai serena e non ti fidi non si va avanti, nemmeno se si fanno le cure più importanti. È l’organismo quello che decide di accettare o no.
La prima volta non è andata bene, perché si sa, può succedere anche questo. Abbiamo deciso di darci una seconda opportunità ed è andata benissimo! Ora ci godiamo nostra figlia e un domani perché no, vorremmo provare di nuovo.
Io a Raprui mi sono trovata benissimo, anzi di più. La Dottoressa Antinori è il top o come dico io “la maga”! Lei e la sorella Stella sono davvero delle maghe, le mie maghe. È stata lei a riscontrare problemi a carico del mio utero che non avevano mai visto dove ero stata in cura per tanti anni e che è stato possibile risolvere con un semplice intervento. Io ora mi godo la figlia e continuo a tenere la Dottoressa aggiornata costantemente, non appena potrò devo portarla a far conoscere tutto lo staff del centro. È vero che lei è la maga ma gli altri sono ugualmente bravissimi, senza di loro non si fa niente. È un lavoro di équipe, gli embriologi sono eccezionali, i referenti, tutti.
Questo percorso a livello di coppia è molto, molto duro. So di amiche che si sono lasciate con marito o che sono state sul punto di farlo. Oltretutto, per affrontare determinate cose, non lo nego, ci vogliono anche dei soldi, però piano piano come si affronta la vita si affronta anche questo. Poi se il risultato è un figlio si fa di tutto! L’importante è avere un bimbo, che rende felice il tuo matrimonio, la tua storia, la tua vita, non importa come è arrivato.
È vero che anche i farmaci sono davvero pesanti, l’organismo ne accumula tantissimi, soprattutto in casi come il mio, che mi sono sottoposta a otto FIVET. È stata davvero dura, l’ultima volta ho detto «basta, se va, va, sennò non ne faccio più». Arrivi a un certo punto che fai talmente tanti farmaci che non ne puoi più, diventi veramente stufa, non hai più determinazione per andare avanti. Quella che ho fatto per me era davvero l’ultima, ricordo ancora quando ho detto alla Dottoressa che ero sicura che non fosse andata bene lei mi ha risposto che non era possibile, che lei sapeva quello che aveva fatto. E in effetti è andata così! Lei le sa determinate cose, perché lei è una persona molto, molto, molto brava, di più, bravissima. Non trovo davvero termini per descriverla, lei lo sa perché glieli ho detti tutti.
Al Centro Raprui hanno individuato un problema che non mi avevano mai riscontrato dove ero seguita prima, per questo il consiglio che do a tutti quelli che si trovano ad affrontare lo stesso percorso è fare gli esami approfonditi senza trascurare niente. Gli esami di base sono fondamentali e secondo me è importante farli nel centro in cui si affronta il percorso, perché sono loro che devono verificare la situazione in prima persona. Non sottovalutate mai gli esami per l’uomo, spesso si tende a trascurarli e a pensare che la colpa sia sempre della donna, invece no, bisogna farli tutti e due. Bisogna farli insieme, bisogna essere compatti quando si fanno queste cose. Non si deve avere paura di andare avanti e affrontare tutto con serenità. Se anche ci sono condizioni difficili, anche peggiori di quelle che ho avuto io, ci sono sempre degli spiragli.
*n.b. immagine di repertorio