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Mamma dopo un’endometriosi, è possibile

Io e il mio compagno abbiamo iniziato a volere un figlio da gennaio 2016. Ci siamo resi conto che i mesi passavano, fino ad arrivare ad un anno di tentativi invano, nonostante alcuni accertamenti che avevo fatto per me con normali ecografie e dopo un intervento per varicocele al mio compagno.

Mi fu consigliato un centro specializzato per l’infertilità, la clinica RAPRUI. Non persi tempo, volevo capire cosa stesse succedendo e la mia mente, senza sapere cosa sarebbe successo, già pensava alla fecondazione assistita. Ero determinata nel volere una famiglia col mio compagno ed ero disposta a tutto.

Nel dicembre 2016, alla prima ecografia, conobbi il prof. Cerusico, a mio avviso il miglior ginecologo che abbia mai conosciuto. L’unico che con una semplice visita riuscì a dirmi che molto probabilmente la mia problematica sarebbe stata un’endometriosi che avevo da un bel po’ di tempo visto che mi aveva danneggiato una tuba e che avrei dovuto togliere.

L’unica soluzione per avere un bimbo sarebbe stata la fecondazione assistita perché la percentuale di una gravidanza naturale con una sola tuba è davvero minima.

Dopo 5 mesi una laparoscopia operativa per togliere definitivamente questa sofferenza, che oltre a non avermi dato la possibilità di una gravidanza naturale mi ha provocato anche tanto dolore durante il periodo mestruale.

Prima dell’operazione mi fu consigliato dal prof. Cerusico di congelare gli embrioni per trasferirli dopo l’intervento che feci a maggio 2017. Tutto andò per il meglio, ero in mani sicure alla clinica Santa Famiglia. Ho dovuto aspettare altri 6 mesi per poter intraprendere il percorso della PMA per rimarginare le infiammazioni post operatorie.

Finalmente il primo transfert nel dicembre 2017, ma con esito negativo, poi altri 3 embrioni che non andarono avanti. Nonostante la delusione io non avevo intenzione di mollare e dopo alcuni mesi decidemmo di ricominciare il percorso. A marzo 2018 riuscimmo a produrre 3 embrioni e la dottoressa Monica Antinori mi consigliò subito di tentare di portarli a blastocisti, arrivati in quello stadio di sviluppo avrei avuto più possibilità di una gravidanza. Una sola blastocisti riuscì a sopravvivere, è andata avanti e ad aprile 2018 sono rimasta incinta.

Grazie a tutto lo staff, sempre attento in tutti i miei accertamenti, la mia gravidanza è andata alla grande. A dicembre 2018 è nata la nostra bimba, Giada, non smetterò mai di ringraziare il prof Cerusico e la dottoressa Antinori, due veri esperti dell’infertilità di coppia. Consiglio a chi ha davvero il desiderio di una gravidanza di non mollare, perché i miracoli esistono grazie a professionisti come loro. È un percorso fatto di tanta pazienza ma che ci ha donato una gioia immensa. Cerusico è un po’ il secondo padre di tutti i bimbi nati grazie a lui e merita tutta la nostra gratitudine.

 

 

Foto di repertorio