Sono arrivata in RAPRUI solo dopo aver vissuto una storia a dir poco travagliata e complicata. Nonostante la giovane età una gravidanza naturale non è mai arrivata. Mio marito soffriva di azoospermia e ci siamo arresi all’idea che per avere un bambino o una bambina ci saremmo dovuti affidare alla fecondazione assistita.
La prima ICSI l’ho fatta con una clinica all’estero e al secondo transfer sono rimasta incinta di gemelli. Non avevo neanche 30 anni. Dalla gioia siamo passati alle preoccupazioni, un distacco di placenta non mi ha permesso di portare avanti la gravidanza né di riprovarci. Ci sono volute diverse revisioni uterine e isteroscopie per riportare l’utero alla normalità, ma avevo ancora qualche disagio con abbondanti perdite di sangue durante il ciclo.
Seguiti dal nostro ginecologo abbiamo continuato con le ICSI. Era inspiegabile come nessuna di queste avesse portato a una seconda gravidanza. Il ciclo non tornava alla normalità, mi sentivo fiacca e abbiamo pensato che fosse necessario confrontarci con altri medici. Ci siamo rivolti così alla RAPRUI e dopo controlli approfonditi la scoperta che ci ha lasciato senza parole.
La Dott.ssa Monica Antinori era riuscita a notare quello che altri specialisti si erano lasciati sfuggire: nel mio utero c’erano ancora delle aderenze. In pratica tutte le stimolazioni ovariche e quelle ICSI erano state fatte a vuoto! Riprendere il percorso è stato più difficile del previsto ma in RAPRUI ho ricevuto tutto il sostegno e la professionalità di cui avevo bisogno. Mi hanno seguita per fare un’eterologa con ciclo a fresco, l’unica soluzione che si è rivelata efficace e che ci ha finalmente consentito di realizzare il nostro sogno di mettere al mondo un figlio a 35 anni.
Hanno cambiato la storia della mia famiglia, senza quella diagnosi tutto sarebbe stato inutile. Per questo non finiremo mai di ringraziarli.