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Avevo già sentito parlare del centro Raprui tramite il mio ex fidanzato, ma è stato l’incontro con una ragazza più grande di me con problemi di riserva ovarica a farmi accendere la lampadina. Pensavo: “prima o poi un figlio lo vorrò”, per cui quando mi sono decisa a conservare gli ovuli ho seguito la traccia di un centro già affermato.

Nonostante mi fossi trasferita da poco a Milano sono tornata a Roma per informarmi. Anche il mio ginecologo mi aveva indirizzato verso Raprui per cui mi è sembrato un segno inequivocabile del destino. Avevo 35 anni quando decisi di crioconservare i miei ovuli e non ho avuto dubbi che Raprui fosse il posto giusto.

Per avere una riserva ovarica ottimale ho fatto tre diversi cicli di stimolazione con la Dott.ssa Antinori. Non avendo fretta, e per non stressare troppo il fisico, abbiamo impiegato più o meno un anno e mezzo a metterli da parte. Ogni sei mesi scendevo appositamente a Roma e sono stata seguita molto da vicino. Sono venuti incontro a tutte le mie esigenze, dal programmare gli appuntamenti compatibilmente con i miei impegni lavorativi fino a darmi supporto anche a distanza e in momenti di emergenza. In sostanza mi sono sentita sempre ben accudita.

Per diversi anni non ho sentito l’esigenza di una gravidanza perché travolta dalla vita e da momenti che non potevano conciliarsi con l’arrivo di un bambino. Quando tutto sembrava perfetto, dopo aver già cominciato la preparazione per l’inseminazione, ho dovuto rimandare di 7-8 mesi il transfer per far fronte a un’emergenza familiare.

Avevo perso già molto tempo e pur non avendo comprovati problemi di fertilità ho preferito usare gli ovuli crioconservati per due motivi: ormai 44enne per tentare una gravidanza avrei impiegato altro tempo prezioso senza avere la certezza di riuscirci, e soprattutto gli ovuli conservati a 35-36 anni erano senza dubbio biologicamente migliori di quelli attuali.

L’anno scorso a novembre abbiamo ricominciato con gli esami e la preparazione del nuovo percorso di fecondazione assistita. Pronti, partenza e via, al primo colpo abbiamo fatto centro con una ICSI e un transfer a blastocisti. Ho avuto fortuna con la fecondazione e con la gravidanza che è passata senza problemi. Direi perfette.

Un progetto che è durato ben 9 anni, dalla conservazione alla fecondazione, in cui mi è successo praticamente di tutto. Per questo continuo a consigliare alle mie amiche di mettere da parte gli ovuli anche se pensano che non sia il momento giusto per una gravidanza. Nessuno può dirci che sorprese ci riserva il futuro per cui preservare la propria fertilità è una scelta che può rivelarsi lungimirante. Abbiamo ancora delle blastocisti crioconservate e stiamo pensando che potremmo provare una nuova gravidanza.