Con mio marito abbiamo iniziato tardi a pensare di avere un bambino e per tre anni consecutivi abbiamo provato naturalmente. Alla fine, a 45 anni, purtroppo ci siamo resi conto che senza l’aiuto di qualcuno non ci saremmo mai riusciti. Confidandoci per caso con un amico di famiglia è stato lui a parlarci della clinica Raprui e a metterci in contatto.
Il problema principale era la mia età e con le analisi si aggiungevano anche valori sballati della prolattina che mi causava fuoriuscite di latte dal seno. Grazie agli accertamenti fatti, sotto consiglio della Dott.ssa Monica Antinori, mi hanno trovato un nodulo alla tiroide per cui ho dovuto effettuare un ago aspirato. Se mi fossi attivata qualche anno prima rivolgendomi al centro di sicuro avrei avuto vita più facile.
In Raprui mi sono trovata improvvisamente come in famiglia, sono riusciti a tranquillizzare e a far sentire a proprio agio anche un tipo emotivo e ansioso come me. Ci hanno seguito in tutto e per tutto dedicando le stesse attenzioni per gli accertamenti anche a mio marito.
Questo piccolo incidente di percorso ha rallentato di sei mesi l’inizio del ciclo di PMA, nel frattempo però erano andati avanti con l’ovodonazione e la ricerca di una donatrice compatibile. Con i primi due ovuli non è andata bene, ma c’è da dire che nonostante le raccomandazioni non mi sono riguardata per nulla tra spostamenti e lavoro. Al secondo tentativo ho fatto tutto diversamente, sono rimasta a riposo e dopo dieci giorni i valori del beta mi hanno confermato che ero finalmente incinta di Claudia!
La gravidanza non è stata tra le più serene, sono finita diverse volte in ospedale, alla fine per non rischiare sono rimasta a letto fino al momento parto. In questo forse ho sbagliato a non farmi seguire da Raprui anche durante la gravidanza, sarei stata più controllata e ben consigliata. Auguro a chi decide di prendere la strada della fecondazione assistita di affidarsi a loro, troverete una premura e una professionalità fuori da comune.