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Ecco come siamo tornati al settimo cielo

Veniamo da una brutta esperienza di aborto dopo un solo mese di gravidanza. Eravamo arrivati a quella gravidanza dopo due anni di tentativi, eravamo al settimo cielo, e abbiamo visto interrotto questo sogno, la gravidanza non era partita con i migliori presupposti ed è finita ancora peggio.

Ci siamo rivolti alla Dottoressa Monica Antinori perché spaventati anche dalla nostra età. Io ero ultra quarantenne e mio marito aveva 14 anni più di me, quindi eravamo poco fiduciosi delle nostre possibilità. Nella difficoltà di non riuscire a rimanere di nuovo incinta abbiamo deciso di rivolgerci a un centro di fecondazione assistita, un centro come quello della Dottoressa Antinori, per valutare la possibilità di sottoporci a una fecondazione assistita.

Dopo diverse ricerche, e soprattutto parlando con altre persone che in precedenza si erano rivolte alla clinica RAPRUI con successo, siamo arrivati al giorno della visita. Abbiamo aspettato a lungo prima di entrare perché ci siamo chiesti se effettivamente fosse la scelta giusta. Quando abbiamo terminato questa prima visita abbiamo capito che lo era.

Ci ha colpito, della Dottoressa Antinori e della sua collaboratrice Veronica, il fatto che non ci abbiano proposto di fare subito la tecnica di fecondazione assistita, ma di indagare prima quali fossero tutti i problemi di fertilità da superare. Ci ha messi davanti al fatto che ci avrebbero aiutato a concepire rispettando la nostra salute e soprattutto aiutandoci a migliorare le nostre possibilità.

Dopo tutta una serie di accertamenti abbiamo iniziato il percorso vero e proprio. Abbiamo accettato di proseguire con la fecondazione assistita perché ci sentivamo tranquilli e sicuri che effettivamente il tutto sarebbe stato fatto nel migliore dei modi. E così è stato.

Durante la stimolazione ci hanno seguito bene con monitoraggi continui, dopodiché in fase di prelievo degli ovociti la Dottoressa ha individuato un setto uterino che ha risolto prontamente con una isteroscopia. Aver fatto poi la diagnosi genetica pre-impianto ci ha molto confortato, così come il colloquio con la genetista è stato di grande supporto ed estremamente chiarificatore.

Arrivati a marzo 2022 abbiamo trasferito l’unica blastocisti che non presentava mutazioni a livello genetico. Dopo una decina di giorni ho scoperto di essere incinta e quella è stata la gioia più grande. È stata veramente la nostra gioia più grande!

Ci siamo sentiti e mi sono sentita molto appoggiata dalla dottoressa che da subito ha conquistato la mia fiducia. È una persona che parla poco, ma quando parla lo fa in maniera puntuale, precisa, non gira intorno alle cose, va subito alla questione. Mi ha dato tante certezze, sentivo come se avesse in mano il nostro problema e sapesse effettivamente come bisognava procedere per arrivare al risultato.

Anch’io sono medico e da paziente devo dire che è stata di grande conforto perché mi ha fatto capire di essere in buone mani. Mio marito era più scettico, per ansia del risultato e timori, ma l’atteggiamento della Dottoressa Antinori lo ha aiutato a superare questi momenti.

 

 

 

Foto di repertorio