A soli 18 anni mi è stata diagnosticata un’amenorrea precoce. È qui che ho sentito dire per la prima volta che non avrei potuto avere figli. Mi è caduto il mondo addosso e come se non bastasse la persona con cui ero, sapendo di questo “problema”, si è poi allontanata.
Dopo sei anni ho conosciuto quello che poi sarebbe diventato mio marito e fin da subito abbiamo pensato che con la fecondazione assistita avremmo potuto avere il figlio o la figlia che entrambi volevamo.
Il nostro è stato un percorso duro e lungo. A 26 anni, senza avere grandi certezze siamo andati all’estero, in Grecia, per tentare due volte con l’ovodonazione senza ottenere poi risultati. Le speranze erano sempre di meno, ci siamo abbattuti ma il desiderio di formare una famiglia al di là della coppia era troppo forte.
La svolta è arrivata solo dopo quando abbiamo conosciuto il prof. Fabrizio Cerusico che visitava nella mia regione. I primi controlli li abbiamo fatti per capire come mai la mia riserva ovarica si fosse esaurita così presto, non c’erano casi simili in famiglia e probabilmente l’amenorrea era dovuta al sovrappeso. Ricordo che per lo stress a 18 anni persi tantissimi chili in pochissimo tempo e probabilmente neanche quello ha contribuito a un ritorno dell’ovulazione.
Per un altro anno abbiamo continuato a pensarci su ma alla fine ci siamo fatti forza e abbiamo pensato che meritavamo una nuova possibilità. Arrivati a Roma nella clinica RAPRUI l’incontro con la Dott.ssa Monica Antinori, una persona fantastica che ci ha accolto e spiegato ogni cosa. Con grande chiarezza ci ha illustrato il percorso che aveva studiato per noi, le probabilità e le difficoltà che avremmo potuto incontrare. Ad esempio l’endometrio non rispondeva subito alle stimolazioni e abbiamo dovuto provare più volte per trovare il dosaggio adatto al mio fisico.
Al primo tentativo di transfer abbiamo ottenuto un positivo ma dopo tre settimane la gravidanza si è interrotta. Mi chiedevo se avessi fatto io qualcosa di sbagliato, non sapevo più cosa pensare. In realtà eravamo riusciti a ottenere per la prima volta un risultato, era un bel segnale e la dottoressa riusciva a darci quella sicurezza di cui avevamo bisogno.
All’età di 36 anni ci riproviamo e finalmente è stata la volta giusta! Una felicità che non vi dico, tanto che sulle ali dell’entusiasmo a quasi 40 anni abbiamo riprovato nuovamente ad allargare la famiglia avendo ancora degli embrioni crioconservati e siamo riusciti anche in quello.
Grazie alla clinica RAPRUI oggi abbiamo due splendidi figli e mai avrei immaginato che questa cosa sarebbe potuta accadere proprio a noi!