Nel 2014, subito dopo esserci sposati all’età di 34 e 36 anni, abbiamo cominciato a cercare una gravidanza senza fretta e senza farci venire ansie particolari. Il tempo però passava e siamo finiti a fare tentativi mirati monitorando l’ovulazione con le varie app.
Siamo passati poi ai controlli di routine: ormoni FSH, LH, tiroide, diabete e anche anti-mulleriano. Il risultato di quest’ultimo era di poco superiore a 1 e la ginecologa non mi aveva allertato sul fatto che fosse un valore basso rispetto alla mia età. Non ci siamo dunque preoccupati più di tanto.
Per vari motivi personali abbiamo ripreso i controlli solo nel 2017 e da uno spermiogramma è emersa un’oligospermia. La cura ormonale per migliorare la produzione spermatica e la dieta per perdere peso non hanno cambiato le cose.
Per troppo tempo siamo stati sospesi in un limbo con la speranza di poter ottenere comunque una gravidanza naturale. Nel 2020 però abbiamo messo un punto e deciso di passare alla fecondazione assistita. Dopo aver chiesto a conoscenti e facendo ricerche online siamo arrivati ad affidarci alla clinica RAPRUI.
Da subito abbiamo sentito un’affinità particolare con la dottoressa Monica Antinori. Fortunatamente il risultato dell’anti-mulleriano non si era spostato di molto e ci indicò come percorso ideale per noi una ICSI con selezione degli spermatozoi.
Dopo un mese il primo pick-up e subito un transfer a fresco da blastocisti che però non ha attecchito. Abbiamo fatto un discorso a cuore aperto con la dottoressa, non ci volevamo fermare ed eravamo determinati a riprovarci. La nuova strategia, predisposta dalla dottoressa Antinori, fu di cambiare i farmaci per la stimolazione ovarica, facendo altri due cicli, e crioconservare gli embrioni a blastocisti per poter pianificare il transfer al momento opportuno effettuando il test di recettività endometriale.
Durante la pandemia abbiamo maturato la consapevolezza che entrambi volevamo con tutte le forze un figlio e che eravamo pronti all’impossibile per averlo. Nel 2021 abbiamo finalmente trasferito due delle tre blastocisti ottenute. Nella prima ecografia il Prof. Fabrizio Cerusico vide che avevano attecchito entrambi ma nelle settimane successive solo uno ha continuato a svilupparsi fino a diventare nostra figlia!
Grazie a RAPRUI abbiamo avuto sempre la piena consapevolezza di quello che stava succedendo e di quello che poteva succedere. Ti senti ricordato, aiutato, coinvolto in ogni passaggio del percorso e si avverte tutta la delicatezza umana che ognuno di loro dedica alle coppie che affrontano questo duro percorso. Sono ormai parte anche della nostra famiglia. Ci teniamo a sottolineare l’immensa gratitudine che abbiamo nei confronti delle dottoresse Antinori e nello staff che le affianca, con Veronica e Luca in cima alla lista! Come ho detto al Prof. Cerusico un giorno “siete il nostro cuore”.