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Esistono diversi tipi di fecondazione assistita e questo è un bene. Oggi la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica permettono di avvalersi di diverse tecniche di Pma (Procreazione Medicalmente Assistita), da scegliere dopo un accurato approfondimento diagnostico, ovvero dopo aver individuato la causa dell’infertilità, allo scopo di raggiungere un concepimento. Sarà dunque il medico specialista, in base a queste valutazioni a stabilire quella più adatta a te e al tuo partner. Ma quanti ne esistono? Come si fanno?

Tipi di fecondazione assistita: quanti ne esistono e come si fanno

Inseminazione Intrauterina (IUI)

L’inseminazione intrauterina o artificiale (IUI) prevede il rilascio del seme maschile direttamente nella cavità uterina, al momento dell’ovulazione individuata tramite attento monitoraggio. Lo scopo è quello di favorire l’incontro tra ovulo e spermatozoo ed avere una fecondazione naturale all’interno dell’organismo femminile. Per tale motivo non va confusa con la fecondazione in vitro (Fivet e Icsi) in cui l’incontro dei gameti avviene in provetta. Questo trattamento è indicato nei casi di disturbi dell’ovulazione o lievi anomalie della qualità e conta spermatica.

FIVET

La Fivet (Fecondazione In Vitro ed Embrio Transfer) è il tipo di PMA più comune. È indicata nei casi in cui vi sia un’ostruzione delle Tube di Falloppio, Endometriosi, disturbi dell’ovulazione, in caso di più fallimenti di Inseminazione Intrauterina (IUI), o quando il partner maschile ha un deficit lieve della conta spermatica. In cosa consiste? Comporta la stimolazione ovarica (tra i 10 e i 12 giorni) ed il prelievo di ovociti maturi, collocati poi su una piastra di coltura (provetta/in vitro) insieme agli spermatozoi del partner maschile. Una volta avvenuta la fecondazione in modo naturale (seppur fuori dal corpo della donna) l’embrione viene lasciato sviluppare in laboratorio dai 3 ai 5 giorni e poi inserito nell’utero. Il prelievo degli ovociti si effettua in sala operatoria, sotto sedazione; invece il transfer dell’embrione è indolore e veloce, paragonabile ad una visita gineologica.

L’ICSI

L’ICSI o Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi si impiega quando il seme maschile ha gravi deficit, nella quantità, nella qualità, nella morfologia o nella motilità degli spermatozoi. Altresì si usa quando precedenti di Fivet sono falliti o se i gameti sono stati congelati. Di fatto, come si evince dal nome consiste nell’iniettare un singolo spermatozoo direttamente nell’ovulo in provetta. La fecondazione dunque avviene in modo meccanico e non naturale come nella Fivet. Per il resto – prelievo gameti e transfer embrionale – il percorso terapeutico è il medesimo.

IMSI

La IMSI (Intracytoplasmic Morphologically Selected Sperm Injection) è un tipo particolare di ICSI. Consiste sempre nell’iniezione di uno spermatozoo all’interno dell’ovulo, ma si impiega solo dopo vari fallimenti con tecniche precedenti ed implica una selezione degli spermatozoi ad alto gradimento (6600x) secondo i criteri della metodica Msome allo scopo di impiegare spermatozoi morfologicamente migliori aumentando le possibilità di successo della fecondazione assistita.

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TESA e TESE

Sono metodiche di recupero testicolare  di speramatozoi, necessarie in caso di  azospermia. Nello specifico:

  • La TESE (Testicular Sperm Extraction): consiste nell’estrazione chirurgica di tessuto testicolare;
  • La TESA (Testicular Sperm Aspiration): nell’aspirazione percutanea di tubuli seminiferi con un ago sottile;

Gli spermatozoi recuperati con tali metodiche possono essere microiniettati all’interno dell’ovulo, nell’ambito di un trattamento di fecondazione assistita.

La fecondazione eterologa

Con questo termine si indicano procedure di PMA in cui viene impiegato un gamete (o entrambi) da donatori. In Italia è possibile sottoporsi all’eterologa solo dal 2014, anno in cui la Corte Costituzionale ha sentenziato la nullità del divieto stabilito dalla Legge 40. Quando una donna è in età avanzata, è giovane ma ha un deficit ovarico o in altri casi legati all’ovulazione, è dunque oggi possibile fare ricorso all’ovodonazione e procedere con la fecondazione in vitro con gli spermatozoi del partner maschile. Allo stesso modo, si può procedere con il ricorso al seme donato se gli spermatozoi dell’uomo sono del tutto assenti o di scarsissima qualità.

Se hai dubbi, rivolgiti ad un centro per la fertilità   serio e con grande esperienza: gli specialisti sapranno consigliarti al meglio.

 

 

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