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La temperatura basale è un indicatore importante del ciclo mestruale, in particolare della fase luteale, che inizia dopo l’ovulazione e termina con l’inizio del ciclo successivo. Per tale motivo è considerata uno dei fattori da tenere in considerazione per comprendere l’inizio della finestra fertile, ma anche seppur in modo non determinante per comprendere se si è raggiunto l’obiettivo del concepimento. Ecco cosa occorre sapere al riguardo, a partire da come e quando misurarla.

Temperatura basale incinta: come e quando misurarla

Cos’è la temperatura basale?

È definita basale la temperatura del corpo umano misurata al risveglio, prima di alzarsi dal letto e di iniziare qualsiasi attività. Si può misurare con diversi termometri e con più metodi (per via rettale, vaginale, ascellare o per bocca), ma non tutti sono egualmente sensibili per cui è consigliato impiegare un termometro specifico per la temperatura basale, digitale, acquistabile in qualunque farmacia. È importante, comunque, che la misurazione avvenga sempre nello stesso modo e alla stessa ora, per ottenere risultati accurati. Il principio su cui si basa questo semplice test per chi cerca una gravidanza è semplice: la temperatura basale normale oscilla durante il ciclo mestruale. Nella fase follicolare, che va dall’inizio del ciclo alla fase ovulatoria, è generalmente bassa, tra i 36,2 e i 36,6 gradi Celsius. Dopo l’ovulazione, la temperatura basale aumenta di circa 0,2-0,5 gradi Celsius, arrivando anche a 37°C e oltre, e rimane elevata fino all’inizio del ciclo successivo. Un aumento persistente della temperatura basale per tre giorni o più può quindi indicare l’inizio dell’ovulazione. Nello specifico, si tratta di un valore variabile per ogni donna e per tale motivo va misurata quotidianamente a partire dal primo giorno delle mestruazioni e va realizzato un grafico per almeno due o tre mesi.

Temperatura basale, come misurarla con il giusto metodo e termometro

La temperatura basale, va detto, può essere controllata con un qualsiasi termometro, anche di quelli normali a vetro (ovviamente non di mercurio). Tuttavia, sono preferibile altre tipologie, più precise, come i digitali e a due decimali. Cioè, laddove un dispositivo tradizionale misura 36, 5° uno più sensibile indicherà 36, 59! In commercio ne esistono anche specifici per la temperatura basale, talvolta associati anche ad applicazioni scaricabili sul telefono che mantengono automaticamente in memoria i dati ricavati. Un altro elemento importante è il metodo della misurazione: per via rettale è il più preciso, seguito dalla via vaginale, mentre quello per via orale è poco performante; la via ascellare non è considerabile alla fine della temperatura basale. È fondamentale, va sottolineato, effettuare il controllo appena sveglie, senza mettere piedi giù dal letto.

Temperatura basale, perché è importante misurarla se si cerca una gravidanza

Misurare la temperatura basale può essere un modo utile per identificare il momento dell’ovulazione, ovvero quello in cui un ovulo viene rilasciato dall’ovaio e può essere fecondato da uno spermatozoo. Poiché la finestra fertile è molto breve, conoscere questo breve lasso di tempo (2-5 giorni) permette di avere rapporti intimi mirati per aumentare le possibilità di concepire.

Quale la migliore temperatura basale per rimanere incinta-i valori?

La temperatura basale ideale per rimanere incinta è di circa 37 gradi Celsius. Una temperatura basale più alta di questa indica che l’ovulazione è avvenuta e che l’ovulo è pronto per essere fecondato. Ma si tratta di dati soggettivi. È infatti importante sottolineare come la temperatura basale non sia considerato un metodo infallibile per calcolare l’ovulazione. In alcuni casi, infatti la temperatura basale può aumentare anche se non si è avuto il rilascio dell’ovulo.

Temperatura basale, quando misurarla e come, consigli pratici

La temperatura basale deve essere misurata al risveglio, prima di alzarsi dal letto e di iniziare qualsiasi attività. È importante verificarla sempre nello stesso modo e alla medesima ora, per ottenere risultati accurati. Ecco alcuni consigli pratici per misurare la temperatura basale:

  • Usare un termometro apposito per la temperatura basale.
  • Misurare la temperatura sempre nello stesso modo (rettale o vaginale, ad esempio, e nella medesima posizione).
  • Misurare la temperatura sempre alla stessa ora, al risveglio, dopo aver dormito per almeno 6 ore.
  • Rimanere sdraiata per almeno 5 minuti prima di misurare la temperatura.

Percorso di fecondazione assistita e temperatura basale

Nel caso in cui una coppia stia avendo difficoltà a concepire naturalmente, nonostante i rapporti mirati, potrebbe essere necessario ricorrere alla fecondazione assistita. In questi casi, la misurazione della temperatura basale può ancora essere utile per monitorare il ciclo mestruale, ma sarà anche importante lavorare a stretto contatto con un medico o un consulente sulla fertilità. Per ogni dubbio e supporto è possibile rivolgersi agli specialisti del centro Raprui.

 

 

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