Problemi ad avere un bambino? Dopo un anno di tentativi andati a vuoto si deve decisamente andare a fondo della questione per scoprire le cause che possono riguardare il sistema riproduttivo sia maschile che femminile. Tuttavia in presenza di un ciclo irregolare o meno è possibile che nella donna siano presenti disturbi dell’ovulazione e quindi già prima di cominciare è opportuno fare alcuni passaggi: una visita ginecologica con indagini diagnostiche standard (ecografie, analisi del sangue generali e dosaggi ormonali) e cercare di capire qual è il proprio periodo fertile mese dopo mese .
La disfunzione ovulatoria è infatti tra le cause più frequenti dell’infertilità femminile. Che fare in tali casi? A seconda della gravità del problema si può procede in vari modi, ma non sempre è necessario intervenire con farmaci per stimolare l’ovulazione . Talvolta si può fare anche in modo naturale, con piccoli accorgimenti volti a modificare il proprio stile di vita, con l’assunzione di integratori o semplicemente seguendo una dieta più sana. Anche questi “rimedi naturali” possono agire sulle cause che alterano l’ovulazione. Ma cosa fare di preciso? Cosa c’è di vero in tutto quello che si sente dire o si legge su internet al riguardo? È sempre opportuno informarsi presso il proprio medico, il ginecologo o un centro specializzato per avere dei chiarimenti in merito.
Stimolare l’ovulazione in modo naturale con l’alimentazione
Una dieta corretta e bilanciata apporta tutti i nutrienti necessari al buon funzionamento dell’organismo, compreso l’apparato riproduttivo femminile. Alcune sostanze in particolare agiscono su questo in modo diretto:
- Vitamina B 12: aiuta a regolarizzare l’ovulazione ed è contenuta in numerosi alimenti quali il salmone, le vongole, le ostriche, il manzo, l’agnello, uova, latte e yogurt.
- Vitamina C: presente in frutta e verdura, ma in particolar modo negli agrumi, questo nutriente è importante per regolarizzare il ciclo mestruale e la funzionalità delle ovaie.
- Omega 3: si tratta di acidi grassi, noti per gli effetti benefici sull’apparato cardiovascolare; apportano un aumento del flusso sanguigno verso l’utero dunque, ma sono anche in grado di regolarizzare gli ormoni che agiscono sull’ovulazione. In quali alimenti si trovano gli omega 3? Ne è ricco il pesce azzurro, ma anche le mandorle, le noci e le nocciole.
- Zinco: una sua carenza è correlata a mestruazioni irregolari e a disturbi dell’ovulazione. Il suo apporto nella dieta quindi può aiutare a regolare il tutto agendo sulla funzionalità degli ormoni. Si trova in grandi quantità nelle ostriche che si ritengono anche afrodisiache: non guasta!
- Cereali integrali: parliamo di carboidrati dunque. Ogni dieta equilibrata che si rispetti non può escluderli, ma vanno assunti nella giusta quantità e qualità. La pasta ed il pane però, ovvero cereali raffinati, hanno un alto indice glicemico (stimolano cioè la produzione di insulina) che può ripercuotersi sulla funzionalità delle ovaie. L’insulina favorisce infatti una produzione eccessiva di ormoni androgeni anche a livello ovarico, con conseguenze negative sulla fertilità. Che fare? Optare per cereali non raffinati, come il riso, la segale o l’avena che hanno un indice glicemico più basso.
Stimolare l’ovulazione in modo naturale con gli integratori
Integratori sì o no per stimolare l’ovulazione in modo naturale? E se sì, quali? Non vi è dubbio che l’assunzione di integratori alimentari possa essere di ausilio in stati di determinate carenze nutrizionali. E questo può riguardare anche i disturbi dell’ovulazione. Tuttavia per stabilire la necessità di un integratore occorre prima stabilire se effettivamente il problema c’è e questo va fatto con l’aiuto di un nutrizionista e/o un attento ginecologo – che prescriveranno test specifici – se l’obiettivo è quello di stimolare l’ovulazione in modo naturale. Quali integratori possono essere utili in questo caso?
- Vitamina D: aumenta i livelli degli ormoni femminili (quali il progesterone e gli estrogeni) responsabili della regolazione del ciclo mestruale e dunque dell’ovulazione. Secondo alcuni studi giusti livelli di Vitamina D favoriscono anche il successo di percorsi di fecondazione in vitro. Nonostante sia presente in alcuni alimenti (come il fegato ed il pesce) la sua sintesi avviene in gran parte grazie all’azione dei raggi ultravioletti del sole. Per questo talvolta si può avere una sua carenza ed è necessario integrarla.
- Maca: è una pianta erbacea che cresce in tutto il Sudamerica ad elevata altitudine ed in particolare sulle Ande. Contiene sostanze in grado di stimolare la produzione naturale di ormoni e nella donna è spesso impiegata proprio in casi di infertilità dovuti all’ovulazione: in particolare favorisce la maturazione dei follicoli ovarici.
- Agnocasto: noto anche come albero del pepe o dei monaci aiuta a regolare l’ovulazione in presenza di dismenorrea o amenorrea. Agisce a livello dell’ipofisi limitandone il rilascio di prolattina (che in quantità troppo elevate inibisce l’ovulazione).
Una raccomandazione è d’obbligo: il fai-da-te con gli integratori è sempre sconsigliato! Non solo bisogna pensare alla loro effettiva utilità e necessità, ma anche considerare che in taluni casi un eccesso di determinati nutrienti in circolo può addirittura essere dannoso.
Stimolare l’ovulazione in modo naturale tenendo sotto controllo il peso
Le donne in sovrappeso o obese tendono ad avere più difficoltà a rimanere incinte e a portare a termine una gravidanza. Questo accade perché il grasso corporeo in eccesso è collegato ad una maggiore produzione di estrogeni con un conseguente sbilancio dell’assetto ormonale generale. Ne consegue un ciclo irregolare. Di contro anche l’eccessiva magrezza può portare ad una vera e propria amenorrea, ovvero all’assenza di ciclo e dunque di ovulazione. L’organismo di fatto si difende in modo naturale ed autonomo: non avendo a sua disposizione nutrienti e grassi nella giusta quantità per portare avanti una gravidanza, fa in modo che questa non avvenga! Se si sta cercando di avere un bambino senza riuscire, in caso di sovrappeso o eccessiva magrezza è opportuno rivolgersi ad un nutrizionista per una dieta ad hoc.
Stimolare l’ovulazione in modo naturale facendo sport
Fare sport, anche in modo moderato fa bene alla salute ed aiuta anche ad avere un bambino. Come? Intanto aiuta a dimagrire e a mettere massa muscolare, cose che favoriscono il riassetto ormonale ed il controllo dell’insulina, fattori che incidono sull’ovulazione e la fertilità. Un compito importante lo ha però come mezzo per abbattere lo stress. È noto come questo possa alterare le mestruazioni, facendo saltare anche qualche ciclo: interferisce sul metabolismo e dunque sui livelli di determinati ormoni, in particolare stimola la produzione fisiologica di cortisolo in grado di inibire (ovvero di bloccare) l’ormone sessuale deputato al rilascio di gonadotropine importati ai fini dell’ovulazione e del concepimento. L’attività motoria sviluppa invece endorfine benefiche e abbatte i livelli di cortisolo in circolo. Non serve un grande impegno per buoni risultati: 30 minuti di camminata veloce 3 o 4 volte la settimana possono già bastare.
Stimolare l’ovulazione in modo naturale con l’agopuntura
L’agopuntura è un altro dei metodi naturali considerati utili per stimolare l’ovulazione. Di fatto è impiegata da sempre nel mondo asiatico per molti scopi, compreso quello di migliorare le capacità riproduttive sia maschili che femminili. Tale pratica si è poi diffusa anche in Occidente e non di rado viene utilizzata come terapia alternativa o complementare nelle coppie che hanno difficoltà a concepire un bambino. La sua funzione, tramite l’inserimento di sottili aghi in punti specifici del corpo, è quella di ripristinare l’equilibrio endocrino e dunque ormonale. Agirebbe infatti sull’asse ipotalamo-ipofisi-ovaie, essenziale nella regolazione dell’ovulazione. Ma funziona veramente? Secondo numerosi studi scientifici statistici sembrerebbe di sì, le percentuali di successo sono discrete, a tal punto che l’agopuntura viene consigliata anche come terapia adiuvante in alcuni percorsi di Procreazione Medicamente Assistita. Oltre a regolarizzare i livelli ormonali infatti tale pratica migliorerebbe la funzionalità ovarica, lo sviluppo dei follicoli e l’afflusso di sangue all’utero, predisponendo ad una migliore possibilità di attecchimento dell’embrione.
Tuttavia non ne sono stati svelati i veri meccanismi di azione, ovvero non è ancora certo se l’efficacia sia connessa direttamente all’agopuntura o al suo eventuale effetto placebo. L’importante però è che i risultati ci siano e se si vuole avere questa possibilità in più è opportuno rivolgersi ad un professionista qualificato: deve essere un medico iscritto all’ordine e registrato in un elenco speciale di agopuntura, che ne attesta l’abilitazione all’esercizio.