Quali sono i sintomi di una seconda gravidanza e come si differenziano dalla prima? A cosa bisogna prestare attenzione? Sostanzialmente non si può generalizzare: per ogni donna ogni gestazione è diversa, anche se una sintomatologia di base può essere comune e ben riconoscibile. Tuttavia esistono piccole, ma importanti differenze che si possono notare tra l’attesa del primo figlio ed i successivi. Ecco quali.
Sintomi seconda gravidanza, le differenze
I sintomi della seconda gravidanza si avvertono solitamente prima e con maggiore facilità. Questo perché è più facile riconoscerli (la nausea mattutina non sarà più confusa con un disturbo dovuto all’alimentazione, tanto per fare un esempio), ma anche perché l’organismo ha subito delle modifiche durante la gestazione precedente. Vediamo nel dettaglio:
- La pancia: si può cominciare a vedere da subito o comunque nel primo trimestre anziché alla fine del secondo. Questo accade perché i muscoli dell’addome sono più rilassati a causa della prima gestazione e quindi tendono ad accogliere con meno resistenza il bimbo che cresce in grembo.
- I movimenti del bambino. Possono essere percepiti prima rispetto alla precedente gestazione sia per il rilassamento muscolare che per la capacità di individuarli: quello sfarfallio strano non è gas intestinale, ma il piccolo che comincia a muoversi.
- Le contrazioni di Braxton Hicks. Sono anche dette false contrazioni e spaventano molto le future mamme: durano circa 30 secondi e sono simili a crampi mestruali. Scompaiono o si alleviano se si cambia posizione. In genere si cominciano a percepire nel secondo trimestre e poi a sentire distintamente nel terzo. Rappresentano il modo in cui il corpo si prepara al parto. Sono provocati dall’ossitocina, un ormone prezioso che favorisce l’afflusso di sangue alla placenta ed il rafforzamento dei tessuti muscolari che poi contribuiranno al travaglio e alla nascita del bambino. Nella seconda gravidanza è facile sentirle prima, anche di un mese rispetto alla precedente.
- Maggiore stimolo a fare pipì. E’ una caratteristica comune a molte gravidanze: aumenta il volume del corpo, del flusso sanguigno, l’attività renale, soprattutto però si dilatano le dimensioni dell’utero mese dopo mese, così come il peso del bambino che preme sui muscoli adiacenti alla vescica. In una seconda gravidanza questo sintomo può essere precoce e soprattutto più intenso a causa delle modifiche avvenute con la prima gestazione. Talvolta questa può provocare anche una lieve incontinenza urinaria, tanto è che gli esperti consigliano di prepararsi alla nascita del bambino con semplici esercizi mirati a rafforzare il pavimento pelvico (esercizi di Kegel).
- Il seno. Si è già allattato, quindi il seno è già stato preparato con la prima gravidanza a questo magico evento. Ciò significa che con il secondo figlio i vari cambiamenti a livello mammario possono non presentarsi o essere più lievi (aumento del volume del seno, del capezzolo, il dolore, la tensione, eccetera).
- Sbalzi d’umore: non sono comuni a tutte le donne e comunque sono provocati dalla tempesta ormonale tipica della gravidanza, oltre che dalle ansie a questa connesse. Con il secondo figlio le paure di solito sono minori perché si sa a cosa si va incontro, ma anche gli sbalzi ormonali sono più tenui: l’organismo si è adattato in qualche modo.
- Mal di schiena. Con la seconda gravidanza può essere più pressante: gli ormoni favoriscono il rilassamento dei legamenti del bacino e l’ammorbidimento e l’allargamento della cervice in preparazione al parto. Ciò provoca un minor sostegno alla colonna vertebrale. Se poi la seconda gravidanza arriva a poca distanza dalla prima tutto peggiora per la postura a cui ci si sottopone nell’accudimento del neonato (ad esempio con l’allattamento) e del bimbo infante (spesso in braccio).
Anche se non riguarda la sintomatologia, un aspetto positivo la seconda gravidanza lo ha: proprio per l’adattamento fisico già avuto con la prima gestazione, il travaglio sarà più breve!
Sintomi seconda gravidanza eguali alla prima
Per il resto tutto si mantiene sostanzialmente eguale. Possono verificarsi cioè anche i seguenti sintomi:
- Nausea mattutina
- Voglie o rifiuti alimentari
- Stitichezza
- Congestione nasale (nota come rinite gestazionale; a causa degli ormoni la mucosa delle narici può facilmente infiammarsi).
Per ogni dubbio è comunque sempre importante rivolgersi al proprio ginecologo.