Sintomi fecondazione, quali sono i più comuni e facili da identificare per capire se è in arrivo un bambino o meno? Che si tratti di un concepimento naturale o avvenuto tramite PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), non cambiano e riguardano tutti il momento dell’impianto, ovvero dell’attecchimento dell’ovulo fecondato all’utero. Ecco quali sono.

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Sintomi fecondazione, quando?
Parlare di sintomi di fecondazione avvenuta o concepimento – va sottolineato- è fuorviante. Questa, infatti, si manifesta al momento dell’incontro dei due gameti, maschile e femminile, ovvero quando uno spermatozoo penetra un ovulo. Ciò può avvenire naturalmente all’interno delle Tube di Falloppio o attraverso una Fivet, in vitro (con successivo transfer embrionale). A tal punto le cellule unite iniziano a moltiplicarsi dando vita ad una blastocisti (circa il 5° giorno) e poi ad un embrione, che risalite le tube va a posizionarsi all’interno dell’utero e ad attecchire per trarre nutrimento e continuare a svilupparsi. Tutta questa fase non comporta sintomi di alcun tipo. Nel momento in cui avviene l’impianto, ovvero circa 6-9 giorni dopo il concepimento si innesca fisiologicamente nell’organismo della donna un aumento dei livelli di ormoni essenziali per il proseguo della gravidanza (estrogeni, progesterone e hCG o gonadotropina corionica umana). Sono necessari al proseguo della gestazione. L’impianto o annidamento si conclude intorno al 13-14° giorno dal concepimento ed è in questo momento che si può parlare di gravidanza e primi sintomi.
Sintomi fecondazione o gravidanza, i più comuni
Ogni donna e ogni gravidanza rappresentano esperienze uniche. Non è detto che l’assenza di sintomi sia un problema, così come il contrario, se questi sono presenti precocemente e particolarmente fastidiosi. Tuttavia conoscere i più comuni aiuta a capire meglio i cambiamenti del proprio corpo e ad affrontare con maggiore serenità l’inizio della gestazione. Ecco quali sono i campanelli d’allarme di avvenuto impianto o attecchimento dell’embrione in utero:
- Spotting (o perdite da impianto): in genere si manifesta qualche giorno prima dell’arrivo previsto del ciclo mestruale ed è caratterizzato da lievi macchie rosate o marroni (non rosso acceso). Dura poche ore o un massimo di 3 giorni. La causa? Quando l’embrione si annida nell’endometrio può rompere alcuni vasi sanguigni. Nulla di grave. In caso di flusso abbondante e test di gravidanza positivo è opportuno rivolgersi al proprio ginecologo.
- Crampi: gli sbalzi ormonali al momento dell’impianto possono innescare lievi crampi, molto simili a quelli premestruali.
- Perdite biancastre: durante l’ovulazione il muco cervicale è limpido, elastico ed un po’ scivoloso, simile all’albume dell’uovo. Sono caratteristiche essenziali per favorire il percorso degli spermatozoi. Dopo l’impianto dell’embrione, può cambiare aspetto e diventare più denso e biancastro. Ciò accade per l’azione di estrogeni e progesterone.
- Gonfiore addominale. E’ facile pensare che l’addome si prepari a fare spazio al bambino. In realtà la causa è un’altra nei primi giorni di gravidanza: l’aumento del progesterone rallenta il sistema digestivo provocando la sensazione di gonfiore.
- Dolore al seno: i livelli di hCG, estrogeni e progesterone aumentano rapidamente subito dopo l’impianto e ciò può provocare un aumento della tensione e dolorabilità mammaria, esattamente come capita prima del ciclo. Anzi, le donne che manifestano questo disturbo premestruale più facilmente soffriranno di dolore al seno dopo la fecondazione e l’attecchimento.
- Nausea: l’aumento dei livelli di progesterone dopo l’annidamento dell’embrione in utero può provocare anche un senso di nausea, ma in genere solo dopo 4 o 5 settimane dal concepimento. Anche in questo caso, se il disturbo è precoce, può dipendere dal rallentamento delle funzioni intestinali. L’aumento dei livelli di hCG rende inoltre l’olfatto più sensibile e questo può peggiorare le cose.
- Sbalzi d’umore. Tutta colpa degli ormoni, è cosa nota! Quindi nessuna preoccupazione. Estrogeni, progesterone e hCG, se hanno un aumento repentino, come in fase di impianto possono alterare la percezione delle emozioni e renderle difficili da controllare.
Tutti questi sintomi sono gli stessi della sindrome premestruale. Per avere certezza di una gravidanza occorre affidarsi a dei test specifici, delle urine o del sangue che misurino i livelli di Beta hCG. In genere dopo 2 settimane dall’ovulazione.
9 giorni fa ho fatto la 3 iui e stamattina ho fatto il test di nuovo negativo vorrei consulenza..
Buongiorno, proveremo a contattarla nei prossimi giorni. Se preferisce può chiamarci anche direttamente lei in clinica al numero 06.37501045, così abbiamo modo di capire subito quali sono tutte le sue esigenze e la prima data utile per organizzare un consulto con la Dott.ssa Monica Antinori