Quali sono i sintomi dell’ovulazione? Come riconoscerli di ciclo in ciclo al fine di programmare o evitare una gravidanza? Non tutte le donne manifestano sintomi nel periodo dell’ovulazione e questi possono essere diversi per ognuna. Non solo. Alcune hanno un ciclo molto regolare ed ovulano pressocché lo stesso giorno ogni mese, mentre per altre può cambiare notevolmente. Ecco come orientarsi.
L’ovulazione
Con questo termine si intende il momento in cui le ovaie rilasciano l’ovulo: uno solo ogni 28 giorni di media. Questo andrà ad incanalarsi nelle tube di Falloppio dove, se incontrerà uno spermatozoo, potrà essere fecondato. Se stai cercando un bambino, questo è il momento giusto quindi per avere rapporti sessuali. Anzi, meglio nei 2-3 giorni precedenti: gli spermatozoi sopravvivono nelle tube per questo periodo di tempo e possono così essere già “sul posto” al momento dell’arrivo dell’ovulo. Non esiste però un carnet di appuntamenti speciali per questo incontro, ma solo un periodo approssimativo che varia da donna a donna e talvolta anche mese dopo mese! In media le mestruazioni avvengono ogni 28 giorni. Sono il frutto del mancato concepimento ed un dato essenziale per calcolare la durata del ciclo mestruale. Una donna con un ciclo regolare ovula tra l’11° ed il 21° giorno del ciclo (che si inizia a contare il primo delle mestruazioni). Ciò significa che i giorni più fertili saranno quelli tra l’8° ed il 21° giorno. È una finestra temporale ridotta, ma pur sempre ampia per capire bene qual è il momento giusto dell’ovulazione! Tuttavia puoi imparare a riconoscerne i sintomi. L’organismo femminile infatti si prepara al concepimento ogni mese e per questo sono presenti alcuni cambiamenti. Basta prestarci attenzione per individuarli ciclo dopo ciclo.
Sintomi dell’ovulazione comuni
In vista dell’ovulazione il corpo cambia, si prepara naturalmente al rapporto sessuale che potrà portare al concepimento. Ogni mese, ogni ciclo mestruale. È la magia della natura.
- Consistenza del muco cervicale. Uno dei primi cambiamenti che potrai notare è quello del muco cevicale: questo aumenta in quantità e diviene più liquido ed acquoso e di consistenza elastica simile a quella di un albume d’uovo crudo. Rende i rapporti sessuali più piacevoli e risulta più penetrabile dagli spermatozoi
- Variazione della temperatura corporea basale. Per tutto il mese questa temperatura è costante. Nei giorni immediatamente precedenti all’ovulazione si abbassa però lievemente – di circa mezzo grado – per poi rialzarsi in corrispondenza l’ovulazione. Il monitoraggio della temperatura basale per 3 mesi consecutivi può essere utile per conoscere i propri giorni fertili
- Cambiamenti della posizione della cervice uterina. È un po’ difficile da riconoscere all’inizio, ma basta sapere che poco prima dell’ovulazione questa si sposta leggermente più in alto, diventa più morbida e aperta, sempre per facilitare i rapporti sessuali. Nella fase non fertile del ciclo invece è più bassa, più dura e più chiusa.
Sintomi dell’ovulazione meno comuni
Alcune donne sperimentano anche i seguenti sintomi, seppur in percentuale meno frequentemente degli altri:
- Aumento del desiderio sessuale: la natura sa il fatto suo e ti predispone anche in questo modo al concepimento!
- Dolore al basso ventre o al fianco: arriva all’incirca a metà del ciclo e sembra dovuto proprio al momento dell’ovulazione. È dunque un campanello importante della tua fertilità se impari a riconoscerlo e a distinguerlo come tale. In genere è acuto, ma temporaneo. Se persiste invece ed è invalidante devi pensare ad un controllo con uno specialista ginecologo in quanto potrebbe essere dovuto ad endometriosi.
Se stai cercando di avere un bambino, da più di un anno, senza riuscire e sei certa della tua ovulazione grazie al riconoscimento di questi sintomi e a test più specifici devi comunque rivolgerti ad un centro qualificato per la fertilità. La presenza di ovulazione e di rapporti sessuali nel momento fertile non è sempre garanzia di concepimento: possono esserci altri problemi, in te o nel tuo partner. Nella grande maggioranza dei casi, dopo una diagnosi precisa sono risolvibili, con terapie ad hoc o tecniche di procreazione medicalmente assistita.