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Roma, 19 maggio 2017–È stato presentato nei giorni scorsi uno studio antropometrico realizzato dall’Università di Padova su un campione di 2.019 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 19 anni che ha evidenziato come il 26% di loro abbia riscontrato disfunzioni sessuali (percentuale tre volte superiore all’8,8% che dichiarava la stessa situazione nel 2005). Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero della Salute, in Italia l’infertilità colpisce una coppia su 5, il doppio rispetto a venti anni fa, con una responsabilità ormai paritaria tra uomo e donna (40%) e un 20% di cause di natura mista.

 

“Le disfunzioni sessuali – commenta Monica Antinori, ginecologa esperta e direttrice del Centro di procreazione medicalmente assistita Raprui di Roma – possono essere strettamente correlate a danni sulla fertilità maschile. Per questo motivo una diagnosi tempestiva, un’accurata prevenzione dei fattori di rischio e il ricorso a misure di preservazione possono ridurre notevolmente l’infertilità maschile”.

 

Alcune pratiche diagnostiche per immagini come l’ecografia testicolare con Color Doppler, e altri accertamenti che analizzano le principali caratteristiche del liquido seminale, come lo spermiogramma (controllo di numero,motilità e morfologia), il test di fragmentazione (rilevazione di spermatozoi con DNA frammentato) e quello di capacitazione (selezione di spermatozoi con migliore motilità e morfologia), potrebbero ridurre notevolmente l’incidenza dell’infertilità maschile.

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“Controlli programmati, preferibilmente già dalla prima giovinezza – sottolinea la dottoressa Antinori – facilitano la diagnosi precoce delle principali patologie maschili come varicocele, ipogonadismo, criptorchidismo che se trascurate sono spesso cause dell’infertilità nell’adulto. Il varicocele ad esempio, è una patologia vascolare piuttosto diffusa che può compromettere la fertilità ma, se individuato per tempo, può essere risolta con una semplice operazione chirurgica di routine”.

 

Tra le tecniche di diagnosi che la clinica Raprui offre “su misura” per risolvere le diverse problematiche di infertilità maschile ve ne sono alcune particolarmente innovative come il test MSOME.  Questa metodica diagnostica grazie a un sistema ad alto ingrandimento consente la valutazione del liquido seminale secondo nuovi criteri ed è in grado di rilevare alcune condizioni patologiche della morfologia spermatica non evidenziabili con un comune spermiogramma.

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