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Alcune infezioni possono ostacolare il concepimento, specialmente se pregresse e trascurate nel tempo. Si tratta essenzialmente di malattie a trasmissione sessuale (ma non solo) come la chlamydia e la gonorrea.

Quali infezioni possono ostacolare il concepimento

 

 

Infezioni sessualmente trasmesse, come colpiscono la fertilità

Le malattie veneree (o sessualmente trasmissibili) possono provocare infertilità sia nell’uomo che nella donna. Purtroppo spesso sono asintomatiche ed è difficile quindi individuarle per tempo e procedere con un’adeguata terapia medica mirata. Con il passare del tempo virus, batteri ed altri microrganismi sono in grado di alterare il sistema riproduttivo della coppia con il conseguente risultato di non riuscire ad ottenere una gravidanza. Nella donna possono provocare un’ostruzione delle tube di Falloppio, oppure insidiarsi nel muco cervicale rendendo più complesso il movimento degli spermatozoi quando si tenta di concepire un bambino. In più il sistema immunitario femminile, nel tentativo di debellare l’agente patogeno può arrivare a danneggiare i gameti maschili. In alcuni casi le infezioni possono provocare un’infiammazione cronica dell’endometrio che può impedire, nonostante il riuscito concepimento, l’attecchimento dell’embrione in utero, oppure provocare un aborto precoce. Nell’uomo l’infezione si insinua nell’apparato riproduttivo arrivando ad impedire una produzione qualitativamente e quantitativamente adeguata di spermatozoi. Tra le infezioni a trasmissione sessuale, quelle che conducono al più alto tasso di infertilità sono la chlamydia (dovuta al batterio Chlamydia Trachomatis), la gonorrea (batterio Neisseria Gonorrhoeae) e la sifilide. Si tratta di condizioni facilmente curabili con antibiotici se individuate precocemente, ma la migliore arma è sempre la prevenzione, evitando rapporti sessuali non protetti con partner occasionali. Anche il Papilloma virus (HPV), per cui esiste un vaccino, e l’ HIV possono indurre infertilità.

Chlamydia

La Clamidia una delle infezioni sessualmente trasmesse (IST) più diffuse, soprattutto nelle donne giovanissime. Si contano ogni anno nel mondo almeno 90 milioni di nuovi contagi. Nella maggioranza dei casi non da sintomi e questo la rende particolarmente insidiosa. Laddove presenti nella donna possono manifestarsi febbre, dolore al basso ventre e salpingite, infiammazione delle tube, nonché delle ovaie. Comunemente si manifesta con secrezioni purulente, che però sono comuni a molte altre infezioni lievi e quindi possono passare inosservate. Queste ultime riguardano anche l’uomo, così come il bruciore durante la minzione ed i rapporti sessuali e l’infiammazione della prostata. Un’infezione da clamidia può portare ad una malattia infiammatoria pelvica che alla lunga può indurre aderenze pelviche e occlusione delle tube (tra le principali cause di infertilità femminile), altera il muco cervicale ed il tessuto endometriale, con conseguenti effetti sulla fertilità. Nel genere maschile il batterio della clamidia provoca effetti negativi sulla produzione di spermatozoi sia a livello qualitativo che quantitativo. Si cura facilmente con gli antibiotici, ma solo se individuata precocemente: i suoi danni sono irreversibili una volta sviluppati. Per tale motivo il concepimento può richiedere un percorso di fecondazione assistita. La diagnosi si effettua con semplici test di laboratorio.

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Gonorrea

La gonorrea è la seconda infezione sessualmente trasmessa (IST) più diffusa al mondo dopo la clamidia. Più del 50% delle donne e circa il 20% degli uomini infetti non riconoscono sintomi particolari. Questi, quando presenti, si manifestano nell’arco di una settimana dal momento del contagio e sono rappresentati da bruciori urinari e secrezioni abbondanti giallo-verdastre in entrambe i sessi. Si può curare con antibiotici, ma se non trattata può indurre infertilità, agendo come la clamidia. La diagnosi si effettua con analisi del sangue o con un tampone vaginale/ uretrale, ma anche con uno specifico test delle urine. Poiché nel tempo questo batterio ha sviluppato -purtroppo- una certa resistenza agli antibiotici spesso la sua diagnosi positiva si accompagna ad un antibiogramma, per definire la terapia più efficace.

Sifilide

Anche la sifilide (o Lue) è provocata da un batterio, la spirocheta pallida (Treponema pallidum). E’ una malattia sessualmente trasmessa ed ha un periodo di incubazione di circa 3 settimane dopo il quale possono comparire i primi sintomi: un nodulo indolore (nella vagina o sul pene) e ghiandole linfatiche ingrossate. Il nodulo (o sifiloma) scompare da solo, ma se la sifilide non viene prontamente trattata, nell’arco di 6 settimane il batterio comincia a diffondersi in tutto l’organismo provocando febbre ed eruzioni cutanee. Negli ultimi stadi, dopo molto tempo (anche 10-30 anni), può provocare disturbi motori e demenza in quanto arriva a colpire anche il sistema nervoso ed il cervello. A livello riproduttivo può indurre infertilità nell’uomo colpendo l’epididimo ed i testicoli. In più, in una fase avanzata può avere come conseguenza anche la disfunzione erettile. Se contratta in gravidanza aumenta sostanzialmente il rischio di aborto spontaneo, nonché di pericolosi danni per il feto: l’infezione si trasmette al nascituro e durante il parto. La diagnosi si effettua con un test specifico sierologico e al microscopio. Nelle prime fasi una terapia antibiotica permette di guarire. Si usa sostanzialmente la penicillina.

Papilloma virus umano

Il Papilloma virus umano (HPV) è un’altra infezione che può portare difficoltà di concepimento. Nella maggioranza dei casi il sistema immunitario è in grado di debellarla definitivamente (nell’arco di qualche mese o 2 anni al massimo), tuttavia può essere un problema se si cerca di avere un bambino. Influisce sulla motilità degli spermatozoi e sulla loro capacità di legarsi agli ovociti attraverso la produzione di anticorpi che tendono a distruggerli. Aumenta inoltre il rischio di aborto spontaneo. In casi di infertilità idiopatica  è opportuno ricercare il virus nella coppia, attraverso l’HPV test nella donna e nel liquido seminale dell’uomo con indagini molecolari specifiche. Non esiste una cura, per questo alle giovani coppie infertili positive ai test si può consigliare di attendere che il sistema immunitario faccia il suo corso. In alternativa è possibile ricorre a trattamenti di fecondazione assistita in un centro qualificato.

HIV

L’HIV incide anche sulla fertilità: nel genere femminile può comportare lesioni del collo dell’utero o menopausa precoce, mentre nei casi maschili una diminuzione della produzione di spermatozoi. Oggi, grazie a terapie antivirali mirate le persone sieropositive possono avere una vita lunga e relativamente normale, ma permane il rischio di trasmissione materno-fetale. Questo può essere abbattuto grazie anche a tecniche di fecondazione assistita.

Vaginosi batterica e fertilità

La vaginosi batterica, molto comune nelle donne in età riproduttiva, può influenzare la fertilità. Non è una malattia a trasmissione sessuale: è caratterizzata da un’alterazione del microbioma vaginale con una proliferazione di batteri “cattivi”. Le cause sono numerose. Di fatto complica le possibilità di concepimento modificando l’ambiente ideale alla riproduzione: interferisce con la produzione di muco cervicale, danneggia sia le cellule spermatiche che quelle vaginali e alla lunga può provocare un’ostruzione delle tube di Falloppio. In caso di gravidanza aumenta il rischio di aborto. Si cura con antibiotici, una volta effettuata la diagnosi.

Infezioni che ostacolano il concepimento, che fare?

L’arma principale che abbiamo a disposizione è la prevenzione. E’ importante usare sempre il profilattico quando si hanno rapporti sessuali occasionali. Se si sospetta un’infezione bisogna consultare il proprio medico il prima possibile. Poiché queste sono spesso silenti è importante fare un check up annuale dal ginecologo/andrologo.
In caso di infertilità inspiegabile è utile rivolgersi ad un centro per la fertilità qualificato, in grado di effettuare un’accurata diagnosi (anche con ricerca di eventuali infezioni) e prescrivere l’eventuale terapia che, se l’obiettivo è quello di avere un bambino, può consistere anche nella procreazione medicalmente assistita, laddove non vi siano altre possibilità di concepimento naturale.

2 Comments

  • Buongiorno ho 40 anni ho già fatto 2 Fivet con esito negativo,da voi se può fare con impegnativa o è solo a pagamento???mi può dire costi??grazie

    • Raprui ha detto:

      Salve, ci dispiace molto che il suo percorso non sia andato a buon fine. Il nostro è un centro specializzato privato, non convenzionato, siamo a sua disposizione se ha bisogno di un confronto sui costi. Può contattarci in clinica al numero 06.37501045 per fissare un consulto e avere un preventivo sul percorso terapeutico più indicato

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