Progesterone in gravidanza: funzione, valori, integratori

Il progesterone è un ormone naturalmente prodotto dall’organismo umano. Benché una piccola quantità sia rilevabile anche nel sangue dell’uomo si tratta sostanzialmente di un ormone tipico delle donne con un ruolo determinante per la gravidanza. Scopriamo insieme a cosa serve, quali sono i suoi valori normali o ottimali e quando è utile assumerlo con integratori.

Il progesterone e le sue funzioni

Il progesterone ha numerose funzioni, per lo più riconducibili all’apparato riproduttivo e quindi alla possibilità di rimanere incinta e di portare avanti per 9 mesi la gestazione. Viene prodotto naturalmente dall’organismo in quantità e modalità diverse a seconda della fase della gravidanza.

Inizialmente è secreto (insieme agli estrogeni) dal corpo luteo, una ghiandola endocrina provvisoria che si sviluppa nelle ovaie dopo l’ovulazione. Il suo compito in questa fase è quello di preparare l’endometrio all’impianto dell’embrione, provocandone un ispessimento. L’impianto avviene in genere dopo 5 giorni dal concepimento. A questo punto i livelli di progesterone aumentano rapidamente e si manterranno alti fino al parto. Dopo circa 10 settimane però comincia ad essere prodotto in modo esponenziale dalla placenta. In questa seconda fase tale ormone aiuterà l’utero a mantenersi rilassato e il sistema immunitario ad accettare un DNA estraneo. Inoltre, poiché gli estrogeni stimolano la crescita del tessuto uterino il progesterone arriva a regolarizzare questa attività evitandone l’eccesso. Per tutti questi motivi è anche noto come “ormone della gravidanza“. Tuttavia ha anche altre funzioni per la salute della donna in generale e nei 9 mesi:

• Brucia grasso corporeo aiutando a mantenere un peso ideale
• Stabilizza i livelli di zucchero nel sangue
• Stimola la diuresi e quindi regolarizza i livelli di sodio
• Stimola la crescita ossea favorendo la prevenzione dell’osteoporosi

Progesterone, i valori

In media i livelli del progesterone nelle donne adulte sono i seguenti:

Fase follicolare: 0.20 – 1.50 ng/ml
Ovulazione: 0.80 – 3.00 ng/ml
Fase luteale: 1.70 – 27.00 ng/ml
Menopausa: <0.15 – 0.80 ng/ml

Nelle varie fasi dal concepimento al parto tuttavia i livelli di progesterone assumono valori diversi con un incremento costante. Il primo picco comincia nella fase luteale e prosegue dopo l’impianto dell’embrione. Nella 3-4 settimana ad esempio il livello iniziale sale a 2ng/ ml per arrivare a 27-29 ng/ml nella quinta e sesta settimana. Alla 14esima settimana di gestazione può arrivare a 60 ng/ml. Livelli troppo bassi di progesterone possono mettere a rischio la gravidanza. Spesso sono sinonimo di aborto spontaneo o comunque possono essere indicativi di un’anomalia che non permetterà di arrivare a sostenere la gestazione per tutti i 9 mesi. In taluni casi l’assunzione di integratori di progesterone può quindi essere consigliata.

Integratori di progesterone

In casi particolari, su consiglio medico, è utile assumere un’integrazione di progesterone per aiutare a sostenere la gravidanza, quando i suoi livelli sono bassi. Ciò può accadere ad esempio nei percorsi di fecondazione assistita, poiché i farmaci per la fertilità possono interferire con la sua produzione naturale. Lo stesso dicasi quando i follicoli ovarici non sono adeguatamente sviluppati e quindi non sono in grado di produrne le quantità adeguate da soli. E’ inoltre prassi assumerli nelle prime settimane di gravidanza per prevenire un aborto spontaneo  o in caso di minacce (sempre che i livelli progestinici siano bassi). Esistono diverse formulazioni:

• crema vaginale
• ovuli vaginali
• pillole da assumere per bocca
• soluzioni per iniezioni intramuscolari.

Gli integratori di progesterone vanno assunti esclusivamente su prescrizione medica e sotto indicazione del medico che segue la paziente in gravidanza.