Cos’è un pick up ovocitario e come funziona? Chi deve sottoporsi ad una tecnica di fecondazione assistita può trovarsi di fronte a termini medici di cui non comprende il significato, come in questo caso. Si tratta del prelievo degli ovociti dai follicoli maturi che avviene dopo una stimolazione ormonale. Ecco nel dettaglio cosa occorre sapere per affrontare la procedura con serenità.
Pick up ovocitario, cos’è e quando si fa
Il termine “Pick up ovocitario” indica il prelievo chirurgico degli ovociti in seguito ad una stimolazione ormonale, con l’obiettivo di mettere a punto una procedura di procreazione medicalmente assistita. L’obiettivo intrinseco è anche quello di produrre il maggior numero di ovociti possibile durante un ciclo, anziché quello singolo che si svilupperebbe fisiologicamente dal follicolo dominante. Nello specifico si esegue nei seguenti casi:
- Per la fecondazione in vitro
- Per congelare gli ovuli per un uso futuro
- Per la donazione ad una coppia infertile
Il momento del prelievo è ben preciso. Durante la stimolazione ormonale con farmaci la paziente viene sottoposta ad analisi del sangue e ad ecografie. Quando i follicoli sono maturi (ovvero con un diametro compreso tra i 15 ed i 20 mm) si procede con un pick-up.
Pick up ovocitario passo dopo passo
Per questa procedura chirurgica, seppur semplice ed indolore, occorre rivolgersi ad un centro per la fertilità qualificato. Il tutto ha una durata di 15-30 minuti al massimo ed il prelievo avviene sotto sedazione. Attraverso la guida ecografica con una sonda vaginale dotata di un sottilissimo ago e collegata ad un catetere, lo specialista raggiunge i follicoli ovarici e ne aspira il liquido interno che contiene gli ovociti. Il materiale prelevato viene inserito in una provetta e subito consegnato in laboratorio, nelle mani di un embriologo. Con un pick-up ovocitario si possono raccogliere in media 15-20 ovuli, l’80% dei quali sani ed utili allo scopo. La paziente viene trattenuta sotto osservazione un paio d’ore e poi può tornare a casa, preferibilmente senza guidare, con l’ausilio di un familiare accompagnatore. Non ci sono cicatrici o punti necessari per l’intervento chirurgico, poiché tutto avviene per via vaginale.
Possibili effetti collaterali del pick up ovocitario
Si consiglia riposo assoluto per almeno 24 ore, passate le quali si può tornare alle quotidiane attività. Tra gli effetti collaterali è possibile notare un lieve spotting (dovuto alla rottura di piccoli vasi sanguigni presenti nelle ovaie), come avere crampi simili a quelli mestruali. Questi disturbi durano al massimo un paio di giorni e possono essere di varia intensità. In genere maggiore è il numero dei follicoli aspirati, più è alta la possibilità di manifestarli. Non va trascurato neppure il rischio di un’infezione, per cui spesso è consigliata anche una profilassi antibiotica. In caso di altri effetti collaterali è opportuno contattare lo specialista che ha operato, ma va sottolineato che eventi avversi si manifestano in rarissimi casi e dunque questa procedura può essere considerata sicura.