Perché non rimango incinta? La maggior parte delle donne ha avuto almeno una volta nella vita questo dubbio. Nella maggioranza dei casi, si è risolto da solo. È normale, poiché il concepimento e la gravidanza sono eventi tanto naturali e fisiologici quanto complessi dal punto di vista biologico e fisico! La genitorialità è un desiderio comune in molte coppie, ma purtroppo il percorso per raggiungerla può avere delle insidie. Quando una donna non riesce a concepire dopo aver provato per un lungo periodo, può sorgere la preoccupazione riguardo a possibili problemi di fertilità. Ed il dubbio, quindi, diventa più che lecito. L’infertilità può essere una condizione frustrante e stressante, ma è importante ricordare che ci sono molte cause possibili e diverse soluzioni disponibili. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Perché non rimango incinta? Prima di tutto la tempistica!!
Per aumentare le possibilità di concepimento, è fondamentale capire il concetto di finestra fertile. È quel periodo del ciclo mestruale molto breve durante il quale la probabilità di concepimento è massima: copre i 4-5 giorni che precedono l’ovulazione e il giorno della stessa. In pratica l’ovocita dopo il rilascio nelle tube ha una vita di circa 24 ore, mentre gli spermatozoi sopravvivono nel sistema riproduttivo qualche giorno. In pratica il concepimento avviene se i gameti si incontrano al momento giusto! Monitorare il ciclo mestruale e identificare i giorni fertili può aumentare significativamente le possibilità di successo. Comunemente, più di quanto si possa pensare, la prima causa di un mancato concepimento è proprio nella tempistica sbagliata! Chiaramente una volta prestata attenzione a questo aspetto, se la gravidanza non arriva dopo un anno di tentativi (o sei mesi se la donna è over 35) si può presupporre un’infertilità di coppia e quindi la questione va affrontata con l’ausilio di uno specialista per indagare le cause e trovare una soluzione.
Perché non rimango incinta? Tutte le cause
Le cause dell’infertilità possono essere molteplici e coinvolgere sia la donna che l’uomo. Ecco le più frequenti:
- Problemi ovulatori: disturbi come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) possono impedire l’ovulazione regolare.
- Problemi tubarici: le tube di Falloppio bloccate o danneggiate possono impedire agli spermatozoi di raggiungere l’ovulo.
- Endometriosi: una condizione in cui il tessuto che normalmente riveste l’utero cresce al di fuori di esso, causando dolore e infertilità.
- Anomalie dell’utero: malformazioni o fibromi uterini possono ostacolare l’impianto dell’embrione.
- Fattori maschili: bassa conta degli spermatozoi o spermatozoi di scarsa qualità possono influire sul concepimento.
- Età avanzata: la fertilità diminuisce naturalmente con l’età, a partire dai 35 anni nelle donne, ma anche nell’uomo la qualità degli spermatozoi tende a variare in negativo dopo i 40-50.
- Squilibri ormonali: problemi con la tiroide o altri squilibri ormonali possono interferire con la fertilità.
- Stile di vita: fattori come il fumo, l’alcol e l’obesità possono influenzare negativamente la possibilità di concepire un bambino.
- Stress e salute mentale: lo stress elevato può influenzare l’ovulazione e la fertilità in generale.
- Malattie sessualmente trasmissibili (MST): infezioni come la clamidia possono danneggiare il sistema riproduttivo.
Perché non rimango incinta? La diagnosi passo dopo passo
La diagnosi di infertilità richiede una serie di esami e test per identificare la causa specifica. Ecco un percorso abbastanza comune:
- Storia clinica e esame fisico: una valutazione iniziale completa per identificare eventuali fattori di rischio o sintomi specifici.
- Monitoraggio dell’ovulazione: utilizzo di test dell’ovulazione o tracciamento della temperatura basale per verificare se e quando avviene l’ovulazione.
- Esami del sangue: per valutare i livelli ormonali e identificare eventuali squilibri.
- Ecografia pelvica: per esaminare la struttura delle ovaie e dell’utero.
- Isterosalpingografia: un esame radiologico per valutare la pervietà delle tube di Falloppio.
- Laparoscopia: una procedura chirurgica minimamente invasiva per visualizzare direttamente gli organi pelvici e identificare condizioni come l’endometriosi.
Contestualmente è sempre opportuno nell’uomo fare almeno uno spermiogramma e poi in base ai risultati procedere con altri approfondimenti.
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