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Cos’è l’ovocita? Una cellula preziosa per la riproduzione umana! È l’origine di un embrione e quindi di una nuova vita. È caratterizzato da un sofisticato processo di maturazione, seguito da quello della fecondazione da parte di uno spermatozoo. Comprendere come avvengono il suo sviluppo e la successiva trasformazione è essenziale, non solo dal punto di vista della curiosità biologica, ma anche per affrontare con consapevolezza alcuni temi legati all’infertilità e specifiche tecniche di riproduzione assistita. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.

Ovocita: cos’è, come avviene la sua maturazione, come diventa un embrione

Cos’è un ovocita?

L’ovocita è una cellula germinale femminile, nota anche come uovo o ovulo. Il suo compito biologico è quello di essere fecondata da uno spermatozoo. Dalla unione dei due gameti si forma poi uno zigote, che rappresenta la prima fase dello sviluppo embrionale. Una cosa importante da sapere: ogni donna nasce con un numero specifico, predeterminato, di ovociti. Alla nascita, nelle ovaie sono presenti circa 1-2 milioni di cellule ovocitarie, che all’inizio della pubertà sono già fortemente diminuite, fino ad un numero di 300.000–500.000. Ogni mese, durante il ciclo mestruale se ne perderanno altri. Nell’arco della durata della vita fertile della donna, solo circa 400–500 ovociti matureranno e saranno rilasciati con l’ovulazione, pronti per il concepimento; gli altri andranno incontro a un processo di degenerazione ed eliminazione fisiologica da parte dell’organismo. Ciò significa che nel tempo queste cellule andranno a diminuire di numero (oltre che di qualità) e quando saranno pari a zero, la donna non sarà più fertile. Avrà, cioè, raggiunto quella che comunemente viene definita “menopausa”. Gli ovociti come è facile intuire, sono essenziali nella riproduzione umana, non solo perché rappresentano e contengono la metà del patrimonio genetico necessario per la formazione di un nuovo individuo, ma anche e perché sono loro, una volta fecondati dallo spermatozoo a trasformarsi in una cellula zigote e successivamente in un embrione. La loro qualità e quantità, dunque, influenzano direttamente la fertilità femminile.

Ovocita, come avviene la sua maturazione

La maturazione di un ovocita è un processo lungo, complesso ed articolato che inizia durante lo sviluppo embrionale e prosegue per tutta la vita fertile della donna. Può essere suddivisa nelle seguenti fasi.

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  • Oogenesi (dallo sviluppo embrionale alla nascita). Durante la gravidanza, nel feto femminile si formano le cellule germinali primordiali, che migrano verso le gonadi e si trasformano in oogoni. Questi ultimi si dividono in seguito ad un processo biologico definito mitosi e danno origine ai primordi degli ovociti, che si fermeranno ad uno stadio iniziale detto di meiosi. Alla nascita, ogni ovaio contiene circa 1–2 milioni di ovociti primari, che rimarranno in stato di inattività fino alla pubertà.
  • Follicologenesi e ripresa della meiosi. Con l’inizio della pubertà e del ciclo mestruale, alcuni ovociti primari riprendono la meiosi. Maturano all’interno dei follicoli ovarici, strutture composte da cellule che li nutrono e li proteggono. Ogni mese, uno di questi follicoli definito dominante, raggiunge la maturità e si prepara all’ovulazione.
  • Ovulazione: l’ovocita maturo viene rilasciato dall’ovaio e nelle tube di Falloppio, dove può essere fecondato. Ciò avviene generalmente intorno al 14° giorno di un ciclo mestruale di 28 giorni.

Ovocita, come diventa embrione?

L’ovocita può avviare il suo processo di trasformazione in embrione solo se è fecondato da uno spermatozoo. L’unione dei due gameti avviene solitamente nelle tube di Falloppio. In tale contesto, l’ovocita completa il suo sviluppo con una divisione cellulare, dando origine ad uno zigote. Questi a sua volta continua il suo sviluppo, formando in pochi giorni un embrione multicellulare, con cellule differenziate, destinate a diventare tessuti ed organi del feto e poi del bambino. Dopo 5-6 giorni, l’ovocita ha di fatto raggiunto la sua trasformazione in embrione allo stadio di blastocisti, perfetto per impiantarsi nell’utero materno.

Ovocita e fecondazione assistita, tutto quello che c’è da sapere

Fin qui lo sviluppo fisiologico di un ovocita. Ma cosa accade in un percorso di fecondazione assistita? Con questa terminologia si fa riferimento ad una serie di tecniche mediche, più o meno complesse, impiegate per aiutare le coppie a concepire, laddove non riescano in modo naturale. La maggior parte di queste procedure si basa sulla stimolazione ovarica per produrre un numero maggiore di ovociti in ogni singolo ciclo. In alcuni casi, vengono prelevati e fecondati in laboratorio per essere poi trasferiti in utero dopo lo sviluppo dell’embrione. Le metodiche più comuni sono le seguenti:

  • Inseminazione intrauterina (IUI): vengono raccolti gli spermatozoi e poi introdotti direttamente all’interno del sistema riproduttivo femminile, durante il periodo dell’ovulazione, con o senza stimolazione ovarica.
  • Fecondazione in vitro (FIVET): gli ovociti vengono prelevati e inseriti in una provetta insieme ai gameti femminili. Si attende alla fecondazione senza intervenire: è un processo naturale che avviene fuori dall’organismo della donna. Sviluppati gli embrioni, questi vengono poi trasferiti in utero.
  • Iniezione intracitoplasmatica di spermatozoo (ICSI): un singolo spermatozoo viene iniettato direttamente nell’ovocita per favorire la fecondazione. Segue l’iter della FIVET.
  • Crioconservazione degli ovociti: è una pratica che permette alle donne di conservare i propri gameti, nell’eventualità del desiderio di una gravidanza futura, cosa che si può fare dopo stimolazione ovarica e prelievo. Tale procedura è particolarmente utile e preziosa per chi si sottopone a trattamenti medici che possono compromettere la fertilità, come la chemioterapia, oppure per motivi personali o professionali legati alla scelta di posticipare la maternità. Una volta scongelati, gli ovociti possono essere fecondati in laboratorio tramite FIV o ICSI. Ciò accade anche in caso di eterologa: gli ovociti della donatrice, sono comunemente crioconservati.

A chi rivolgersi?

Quando si hanno difficoltà a concepire un bambino in modo naturale e si opta per un percorso di fecondazione assistita, oppure si desidera crioconservare gli ovociti, è sempre importante rivolgersi ad un centro per la fertilità altamente specializzato e riconosciuto dal Ministero della Salute. Un fiore all’occhiello della medicina riproduttiva è la clinica Raprui, punto di riferimento prezioso in tutta Italia, per ciò che riguarda le tecniche di PMA. Qui tutti i contatti.

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