Le mestruazioni sono la rappresentazione della fertilità femminile: spiacevoli, scomode, spesso dolorose, ma di fatto preziose! La loro presenza è un fenomeno fisiologico naturale nella vita riproduttiva della donna, in genere tra i 13 ed i 52 anni. Ogni mese, l’utero si prepara per una possibile gravidanza attraverso il ciclo mestruale. Tuttavia, poiché questo è originato da una sofisticata alternanza di ormoni e fattori esterni, può capitare che il flusso ematico arrivi in anticipo o in ritardo rispetto al previsto. Si parla in questo caso di mestruazioni irregolari. Ecco quali sono le possibili cause e quando preoccuparsi.
Mestruazioni: come funzionano, quando arrivano e quanto durano
In condizioni normali, il ciclo mestruale ha una durata “media” di 28 giorni. Va sottolineata la parola “media”, in quanto si tratta di un valore statistico di riferimento, poiché in realtà la loro durata oscilla tra i 21 ed i 35 giorni. Entro questo range le mestruazioni sono considerate regolari. La situazione cambia da donna a donna e talvolta anche mese dopo mese. Il ciclo si inizia a contare il primo giorno di una mestruazione, ovvero quando compaiono le perdite di sangue. Questo flusso dura dai 2 ai 7 giorni. Tale fase è di preparazione all’ovulazione, ovvero al rilascio dell’ovulo nelle tube da parte di un ovaio, che avviene a metà ciclo, convenzionalmente cioè il 14° giorno. La maturazione del follicolo contenete l’ovocita destinato al rilascio avviene grazie all’impulso di estrogeni e FSH, ormoni fisiologicamente prodotti dall’organismo. Una volta ovulato subentrano progesterone ed LH per preparare l’utero ad accogliere un eventuale embrione. Se il concepimento non avviene, l’endometrio e l’ovocita, degradano e vengono espulsi con le mestruazioni a partire dal convenzionale 28 esimo giorno. Se invece l’ovulo viene fecondato da uno spermatozoo e si annida, la mestruazione salta: l’amenorrea è il principale sintomo di una gravidanza. A prescindere da tutto questo e dalle medie statistiche, se le mestruazioni arrivano prima dei 21 giorni (o dopo i 35), si parla di mestruazioni irregolari. Queste possono essere causate da diversi fattori, essere momentanee o costanti. È sempre utile rivolgersi ad uno specialista ginecologo se il problema persiste nel tempo, per individuarne la causa ed eventualmente avviare una terapia.
Mestruazioni in anticipo: quali le cause più comuni
1. Squilibri ormonali dovuti a patologie: alterazioni nei livelli degli ormoni estrogeni e progesterone possono causare l’arrivo anticipato delle mestruazioni. Ciò può accadere a causa di condizioni particolari come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), quella dell’ovaio micropolicistico (SOMP), l’endometriosi o la perimenopausa, che vanno escluse o comunque diagnosticate.
2. Stress: l’eccessivo stress emotivo o fisico può influenzare il ciclo mestruale, portando ad una mestruazione anticipata: cronico o meno può infatti alterare i livelli di ormoni e dunque la regolarità del ciclo.
3. Cambiamenti nella dieta o nel peso che avvengano in modo brusco possono causare modifiche nell’orologio mestruale.
4. Malattie o infezioni: l’influenza o altre infezioni virali, possono provocare un’alterazione temporanea del ciclo, portando ad un arrivo anticipato delle mestruazioni.
Mestruazioni in anticipo: quando preoccuparsi?
Se le mestruazioni arrivano in anticipo occasionalmente e non ci sono altri sintomi associati, di solito non è motivo di preoccupazione. Tuttavia, se si verificano frequentemente o se sono accompagnate da sintomi come dolore pelvico grave, febbre, sanguinamento abbondante, che non si ferma dopo molti giorni, o altri cambiamenti significativi nel ciclo mestruale, è consigliabile consultare un medico. Inoltre, se c’è la possibilità di un concepimento e si verificano mestruazioni in anticipo o si osservano altri sintomi come nausea o sensibilità al seno, è importante fare un test di gravidanza e consultare un medico. Questo perché le perdite di sangue più che a mestruazioni sono riconducibili all’impianto dell’embrione, ma può anche trattarsi di un aborto precoce e spontaneo. Anche la stanchezza o mancanza di lucidità possono essere campanelli d’allarme da non sottovalutare: un ciclo che arriva troppo presto, spesso, magari anche con un flusso abbondante o che comunque si protrae per più giorni, può comportare una seria anemia che non va trascurata.
Mestruazioni irregolari e fertilità, legami e a chi rivolgersi
Le mestruazioni irregolari possono influenzare la fertilità, poiché indicano spesso alterazioni del percorso di ovulazione o addirittura un ciclo anovulatorio. Questo vale anche se arrivano in anticipo: non significa infatti che si ovula più spesso! Inoltre se si sta cercando di concepire un bambino iin modo naturale diventa più complicato individuare il periodo fertile. Di fatto poi tale disturbo può essere dovuto a condizioni mediche direttamente o indirettamente correlate alla fertilità. Per tutti questi motivi se si è alla ricerca di una gravidanza e si hanno mestruazioni irregolari, come un ciclo in anticipo, è consigliabile consultare un ginecologo o un esperto in fertilità per valutare la situazione e identificare eventuali problemi sottostanti. Rivolgersi al centro Raprui è la scelta giusta.