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Rimanere incinta: il desiderio di molte donne, un percorso emotivo unico e personale per ogni coppia, caratterizzato da numerose variabili, che spesso si avvera con semplicità e altre volte meno, innescando una serie infinita di dubbi ed ansie. L’importante è rimanere informato, consultare professionisti medici quando necessario e mantenere uno stile di vita sano per massimizzare le probabilità di concepimento. Le domande – e le risposte- che più comunemente ci si pone? Le seguenti!

Le 10 domande più frequenti per rimanere incinta

1. Qual è il periodo migliore per cercare di rimanere incinta?

Il momento più favorevole per concepire è durante il cosiddetto “periodo fertile” del ciclo mestruale della donna. Di solito, questo è intorno al 14º giorno del ciclo, ma può variare da donna a donna. Corrisponde ad una finestra temporale di circa 3-4 giorni intorno al momento dell’ovulazione, ovvero al rilascio dell’unico ovulo mensile da fecondare. Al di fuori di tale tempistica è impossibile concepire un bambino.

2. Quanto tempo ci vuole per rimanere incinta?

La gravidanza non arriva subito? Niente paura: la fertilità è influenzata da diversi fattori, tra cui l’età, la salute riproduttiva e la frequenza dei rapporti sessuali. In media, si stima che solo il 20% delle giovani coppie riesca a concepire un bambino nel primo mese di tentativi, percentuale che sale al 45% nei 3 mesi, al 65% in 6 e circa all’84% entro i 12 mesi. Se dopo un anno non si verifica la gravidanza, è consigliabile consultare un medico specialista della fertilità, 6 mesi se la donna è over 35.

3. Come posso aumentare le probabilità di concepire un bambino?

Mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e riduzione dello stress, può favorire la fertilità. È anche importante evitare alcol, fumo e droghe. Per il resto è importante saper riconoscere il momento dell’ovulazione, utilizzando vari metodi, in modo da massimizzare le possibilità di concepimento.

4. Quali sono i sintomi dell’ovulazione?

Alcune donne avvertono leggeri crampi addominali o dolore all’inguine durante l’ovulazione. Tutto è molto soggettivo e può cambiare anche ciclo dopo ciclo. Di particolare rilievo sono comunque il lieve aumento della temperatura corporea basale ed un cambiamento nella secrezione cervicale, che si fa più trasparente e fluido, per favorire il passaggio degli spermatozoi.

5. Quanto è importante l’età nel concepimento?

L’età influisce notevolmente sulla fertilità. La capacità di concepire diminuisce gradualmente dopo i 30 anni e scende in modo significativo dopo i 35 anni. Al riguardo occorre sapere alcune cose: ogni bambina nasce con una riserva ovarica di 1-2 milioni di ovociti, che scompaiono poco alla volta. Alla prima mestruazione sono circa 300.000. Durante ogni ciclo da questi follicoli si sviluppa un ovulo maturo che, rilasciato dall’ovaio nelle tube di Falloppio, si presta ad essere fecondato. Per uno che si sviluppa altre decine ne muoiono mese dopo mese. Poiché non se ne formano altri, se ne evince che una donna a 20 anni ha una riserva ovarica di circa 200.000 ovociti, a 30 di 100.000 e a 40 solo 2000. Intorno ai 50 anni il numero di ovociti è pari a zero, ed è per questo che c’è la menopausa. Le donne oltre i 35 anni potrebbero avere bisogno di assistenza medica per concepire. Da evidenziare: anche nell’uomo l’età assume un importante ruolo per la fertilità di coppia, poiché diminuisce la quantità e qualità degli spermatozoi con il passare degli anni.

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6. Cosa posso fare se ho problemi di fertilità?

Numerose le domande che ogni coppia si pone se non riesce a concepire un bambino rapidamente. E solo uno specialista può dare le giuste risposte. Se dopo un anno di tentativi non si rimane incinta, è consigliabile consultare un medico specializzato in fertilità. Esistono molte opzioni di trattamento, tra cui la terapia ormonale, la fecondazione in vitro (FIVET) e altre procedure. È necessario però prima di parlare di terapie, fare un’accurata diagnosi di coppia, ovvero individuare la causa. Per le donne over 35 il consiglio è di rivolgersi ad uno specialista dopo soli 6 mesi di tentativi andati a vuoto.

7. Posso migliorare la fertilità attraverso la dieta o integratori?

Alcuni integratori, come l’acido folico, possono essere raccomandati prima e durante la gravidanza, ma nello specifico serve più a tutelare la salute del nascituro che ad aumentare le possibilità di concepimento. Una dieta varia apporta in genere tutti i nutrienti necessari al buon funzionamento del sistema riproduttivo, ma in taluni casi può essere necessaria una particolare integrazione: se sussistono carenze o per supportare ad esempio alcuni percorsi di fecondazione assistita. Gli integratori possono essere prescritti sia all’uomo che alla donna. È sconsigliato il fai-da- te: alcune sostanze apparentemente innocue possono essere pericolose.

8. Quanto è importante il peso nella fertilità?

L’eccesso di peso o l’eccessiva magrezza possono influenzare negativamente la fertilità della donna e rendere complicato rimanere incinta: il grasso influenza la produzione degli ormoni, mentre un organismo sottopeso va in protezione bloccando l’ovulazione. È buona norma cercare di raggiungere un peso sano prima di concepire un bambino. È uno degli obiettivi per la coppia ed in particolare delle donne che vengono proposti anche nei centri per la fertilità.

9. Quali sono le migliori posizioni per rimanere incinta subito?

Le credenze popolari al riguardo sono numerose e nascono nella notte dei tempi, indicando anche specifiche posizioni da assumere durante i rapporti intimi per avere un maschietto o una femminuccia. La legge di gravità non c’entra nulla: l’accesso degli spermatozoi viene semplificato dal muco cervicale che si modifica appositamente nel periodo fertile. Nessuna posizione è migliore di altre, non esistono fondamenti scientifici atti a confermare queste ipotesi. Inutile perdere tempo in siffatti tentativi, meglio concentrarsi nei rapporti intimi nella finestra fertile.

10. Rimanere incinta, a chi rivolgersi?

Qualora sussistano problemi nel concepire un bambino, dopo dodici mesi di tentativi è utile rivolgersi ad un centro per la fertilità qualificato, come Raprui. Qui è possibile trovare un team di specialisti esperti, tecnologie avanzate per la diagnosi e un laboratorio di biologia della riproduzione assistita. Raprui offre diverse soluzioni per i problemi di fertilità, come la stimolazione dell’ovulazione, l’inseminazione intrauterina, la fecondazione in vitro (FIVET) e l’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi (ICSI). Il tutto con una consulenza personalizzata e un’assistenza continua durante tutto il percorso di fertilità, dalla diagnosi alla terapia, fino al parto.Qui tutti i contatti.

 

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