Cos’è l’isterosalpingografia e a chi rivolgersi per un esame accurato? Questa indagine medica è particolarmente importante per le donne che desiderano avere un bambino e non riescono a concepire naturalmente, soprattutto se si sospetta un’ostruzione o anomalie delle tube di Falloppio che potrebbero interferire con la fertilità. È fondamentale eseguirla presso uno specialista di comprovata esperienza. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.
Isterosalpingografia, cos’è e a cosa serve
L’isterosalpingografia (HSG) è un esame radiologico che permette di valutare la pervietà delle tube di Falloppio (salpingi) attraverso l’utilizzo di un mezzo di contrasto. Si tratta di una procedura che aiuta a identificare eventuali anomalie come ostruzioni o malformazioni, che possono essere causa di infertilità. In pratica, un liquido di contrasto viene iniettato attraverso il collo dell’utero, e poi si eseguono i raggi X. Se le tube sono pervie, cioè libere, aperte, la sostanza le passerà liberamente, rivelandosi nelle immagini radiografiche. In caso di alterazioni invece questo non accade: il liquido si ferma in prossimità dell’ostruzione. L’isterosalpingografia è quindi un test fondamentale per le donne che stanno cercando di concepire e che hanno difficoltà a farlo, così come per coloro che soffrono di endometriosi o altre patologie ginecologiche che possono compromettere la fertilità.
Isterosalpingografia, sonoisterosalpingografia, isteroscopia: facciamo chiarezza sui termini
Quando si parla di salute ginecologica e fertilità, spesso si incontrano termini che, pur essendo simili, si riferiscono a procedure e tecniche differenti. L’isterosalpingografia, la sonoisterosalpingografia e l’isteroscopia sono tre esami distinti, ma che spesso vengono confusi tra loro. Vediamo le principali differenze.
- Isterosalpingografia (HSG): come già spiegato, si tratta di un esame radiologico che impiega un mezzo di contrasto; è una procedura lievemente invasiva poiché richiede l’introduzione di un catetere attraverso il collo dell’utero. In casi di lievi ostruzioni può essere risolutiva: il liquido sospinto verso le tube può sbloccarle.
Sonoisterosalpingografia: si utilizza sempre un mezzo di contrasto, ma non vengono impiegati i raggi X; come si può facilmente capire dal termine medico, infatti, si basa sugli ultrasuoni di una comune ecografia. È una procedura meno invasiva, anche perché non comporta radiazioni e talvolta può essere preferita come primo step diagnostico.
Isteroscopia: è una tecnica totalmente diversa che impiega uno strumento sottile e flessibile, l’isteroscopio. Questo viene inserito attraverso il collo dell’utero e serve per valutare la salute della cavità uterina: in pratica serve a diagnosticare patologie come polipi, fibromi o malformazioni. A differenza dell’isterosalpingografia, che si concentra sulle tube di Falloppio, l’isteroscopia fornisce informazioni dettagliate sulla salute dell’utero stesso.
È importante dunque rivolgersi ad uno specialista per comprendere -dopo un’accurata anamnesi, quale sia l’indagine diagnostica più adatta al caso specifico.
Isterosalpingografia, come si esegue
Entrando nel dettaglio dell’isterosalpingografia questa si esegue comunemente in un ospedale o in una clinica specializzata da un medico radiologo o ginecologo, in genere in ambiente ambulatoriale. La procedura dura mediamente dai 15 ai 30 minuti, ma può variare a seconda della complessità del caso e delle condizioni della paziente. Prima di sottoporsi all’esame, è fondamentale che la paziente esegua una visita ginecologica per escludere infezioni vaginali o pelviche in corso. L’isterosalpingografia viene di solito effettuata durante la prima parte del ciclo mestruale, ovvero subito dopo la fine delle mestruazioni. Durante l’esame, la paziente viene invitata a sdraiarsi su un lettino in posizione ginecologica (quella tipica del pap test): in questo modo viene introdotto un catetere attraverso la cervice uterina attraverso il quale viene iniettato il liquido di contrasto. Da qui vengono poi eseguite delle radiografie per monitorarne il flusso all’interno delle tube. Dopo l’esame è possibile la comparsa di dolori e fastidi simili a quelli mestruali, che comunque tendono a scomparire in poche ore. Altresì può verificarsi un lieve sanguinamento. È consigliabile riposare e evitare attività fisiche intense per un giorno o due. In caso di dolore persistente o altri sintomi preoccupanti, è importante contattare il medico.
Isterosalpingografia, a chi rivolgersi?
L’isterosalpingografia è un esame che va eseguito in strutture specializzate, dove è possibile ottenere risultati accurati ed in sicurezza. Se si è alla ricerca di un medico esperto e qualificato per questo tipo di esame, è possibile rivolgersi a centri di alta qualità come Raprui, una clinica dedicata ai disturbi della fertilità e alla diagnosi ginecologica. In particolare, la Dottoressa Monica Antinori, ginecologa di grande esperienza, e responsabile della PMA presso Raprui, è una professionista altamente competente nell’esecuzione di isterosalpingografie e in altre procedure correlate: è un punto di riferimento prezioso per chi cerca una diagnosi precisa e personalizzata. Qui tutti i contatti per un appuntamento.