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Ipertensione e maternità, un binomio possibile, che però va gestito con cura ed attenzione. Ecco quali sono i rischi, le soluzioni per evitarli ed i possibili percorsi terapeutici.

Ipertensione e maternità: percorsi, rischi, soluzioni

Ipertensione in gravidanza, le tipologie

Durante i nove mesi di gestazione può alzarsi la pressione, sia che si soffra già di ipertensione o meno. Ciò può influenzare la gravidanza in vari modi negativi, più o meno gravi. Sono dunque  possibili complicanze, pericolose per la mamma e per il bambino, prima, durante o anche dopo il parto. Questo accade nel 10% dei casi totali. Non tutte le forme di ipertensione gravidica sono gravi, ma nessuna va trascurata. In gravidanza possono sussistere le seguenti tipologie di ipertensione:

  • Ipertensione cronica (quando la donna è già ipertesa prima di rimanete incinta)
  • Ipertensione gestazionale: è caratterizzata da un rialzo pressorio negli ultimi mesi di gravidanza
  • Preeclampsia: è una condizione complessa e pericolosa che si evidenzia essenzialmente con ipertensione, ritenzione idrica e proteinuria.

Ipertensione e maternità quali sono i rischi?

Ma quali sono effettivamente i rischi in caso di ipertensione e maternità? Chiaramente si fa riferimento a tutte le problematiche derivanti dall’ipertensione (ictus, convulsioni, angina pectoris, infarto), ma anche ad alcune che riguardano specificatamente la gravidanza:

  • L’ipertensione può ridurre l’afflusso di sangue alla placenta, ne consegue un basso peso alla nascita per il bambino
  • Distacco di placenta
  • Parto pretermine
  • Parto con taglio cesareo
  • Insufficienza renale materna

Alcune donne hanno un rischio maggiore di sviluppare pressione alta in gravidanza e conseguenti complicanze:

  • Giovanissime under venti ed over 40
  • Se già si soffre di ipertensione o se si è già sviluppata ipertensione gestazionale/preeclampsia in una precedente gravidanza.
  • Con familiarità di ipertensione/ ipertensione gestazionale
  • In sovrappeso
  • Diabete/ diabete gestazionale
  • In gravidanza gemellare
  • In caso di fecondazione in vitro
  • Affetta da disturbi del sistema immunitario come il lupus
  • Ha un disturbo del sistema immunitario, come il lupus
  • Ha una malattia renale

 

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Ipertensione e maternità, i percorsi da seguire

I percorsi da seguire in caso di ipertensione e maternità sono diversi a seconda dei casi. In generale, per la prevenzione valgono le regole per tenere la pressione alta sotto controllo:

  • Dieta iposodica
  • Mantenimento del peso
  • Un minimo di attività motoria costante

Non è noto come e perché alcune donne sviluppino ipertensione in gravidanza. Per tale motivo è opportuno effettuare regolarmente controlli dal ginecologo che devono comprendere anche la misurazione della pressione. Se questa risultasse alta occorrerebbe affidarsi allo specialista per le soluzioni del caso, che possono essere anche farmacologiche. Non tutti i farmaci per abbassare la pressione sono sicuri in gravidanza, per cui è necessario affidarsi subito allo specialista, soprattutto se si è già ipertese ed in terapia: i principi attivi giusti esistono e vanno assunti con regolarità e su prescrizione.

Ipertensione e maternità, le soluzioni

Come si evince da ciò che si è detto finora, le soluzioni per affrontare la maternità in caso di ipertensione sono numerose e facili da seguire. E’ essenziale presenziare alle visite prenatali, monitorare la pressione e le urine con regolarità, assumere i farmaci antipertensivi se prescritti, mantenere sotto controllo il peso con una dieta sana, equilibrata, iposodica ed un’adeguata attività motoria. Per ciò che riguarda il travaglio ed il parto, se si assumono farmaci, questi vanno proseguiti, finché la pressione non rientra nei livelli normali. Ciò permette di affrontare un parto naturale, altrimenti occorrerà un cesareo. La pressione andrà controllata per un paio di mesi anche dopo la nascita del bambino.

 

 

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