L’insonnia è uno dei sintomi spiacevoli della gravidanza che rende meno sereno tale periodo e preoccupa per la salute del bambino. Si tratta di un disturbo piuttosto comune: si stima che colpisca nell’arco dei 9 mesi di gestazione circa il 75% delle future mamme. Ma da cosa dipende? Quali sono le cause e soprattutto cosa fare per combatterla visto che è sconsigliata l’assunzione di farmaci in questo periodo? Ecco tutto quello che occorre sapere per superare indenni l’insonnia in gravidanza.
Insonnia in gravidanza
Le cause dell’insonnia in gravidanza sono numerose e ben diverse tra loro, soprattutto in base al trimestre in cui si manifesta. Stiamo parlando di un comune disturbo del sonno, che rende complicato l’addormentamento e la possibilità di dormire in modo profondo e continuativo e dunque ristorativo. In tale condizione gli effetti sull’organismo possono essere invalidanti: stanchezza eccessiva, mancanza di lucidità e difficoltà di concentrazione, alterazione del tono dell’umore non sono che gli esempi più comuni. Tutto va ad alterare la qualità della vita dei 9 mesi di gravidanza che invece dovrebbero essere sereni e mirati a raccogliere energie e pensieri positivi in vista della nascita del bambino. L’insonnia può colpire qualunque donna in ogni momento della gestazione. Solitamente in modo passeggero, ma può anche perdurare per settimane e mesi ed in tal caso con effetti decisamente deleteri.
Insonnia in gravidanza, le cause mese per mese
Nel primo trimestre il sonno è spesso disturbato dai cambiamenti ormonali e da tutto ciò che ne consegue, ma anche dall’adattamento dell’organismo alla nuova condizione. Queste le cause più comuni.
- L’aumento dei livelli di estrogeni e progesterone è correlato a cattiva qualità del sonno
- L’organismo inizia a lavorare “per due”, ha cioè un impegno mirato anche allo sviluppo del bambino e ne consegue una più facile sensazione di stanchezza che spinge le gestanti a riposini fuori orario, e dunque a dormire meno la notte
- Le cosiddette “nausee mattutine” possono manifestarsi a qualsiasi ora, anche di notte
- La crescita dell’utero e del bambino nell’addome alzano il diaframma, rendendo più complicata ed affannosa la respirazione, anche e soprattutto da sdraiate (per questo durante la gravidanza talvolta si russa o subentrano apnee notturne); allo stesso modo la digestione rallenta ed aumenta il reflusso gastroesofageo con il bruciore di stomaco: tutte condizioni che non favoriscono una buona qualità del sonno e che possono peggiorare mese dopo mese
- L’aumento del volume addominale preme anche verso il basso, sulla vescica, suscitando un continuo stimolo ad urinare, anche ogni ora, non permettendo un sonno continuo
- La tensione mammaria può indurre difficoltà a trovare la comoda posizione per dormire
Nel secondo trimestre i livelli ormonali si stabilizzano e l’organismo in qualche modo si abitua gradualmente. Alcuni dei disturbi migliorano il più delle volte come la nausea, altri peggiorano con l’aumentare della pancia (ad esempio il bisogno di fare pipì).
Negli ultimi tre mesi la situazione tende a complicarsi:
- con il pancione trovare una posizione comoda per dormire diventa sempre più difficile
- aumentano le problematiche legate alla respirazione notturna e alla digestione, ma anche la costipazione che può provocare dolori che tendono a preoccupare
- il bambino si muove e può svegliare
- il peso sbilanciato dell’addome induce mal di schiena
- la ritenzione idrica provoca gonfiore, soprattutto alle gambe, con conseguente fastidio nell’addormentarsi
Non va poi sottovalutato lo stato emotivo e psicologico: le ansie in gravidanza sono molte e questo può indurre una cattiva qualità del sonno, a prescindere da tutto il resto.
Insonnia in gravidanza, è pericolosa per il bambino?
Sostanzialmente dormire poco o male ogni tanto non influenza negativamente la salute del bambino o la gravidanza. Tuttavia, alcuni studi scientifici evidenziano una correlazione tra insonnia cronica e sviluppo di diabete gestazionale, depressione, travaglio più lungo, maggiore necessità di un cesareo e basso peso alla nascita del bimbo. In questi casi è opportuno parlare con il proprio ginecologo per trovare una soluzione, evitando il fai da te con farmaci per dormire, integratori e soprattutto rimedi erboristici che possono arrecare danno al bambino.
Insonnia in gravidanza, cosa fare?
Innanzitutto è opportuno seguire le regole di una buona igiene del sonno:
- evitare caffeina e altri stimolanti già dal tardo pomeriggio
- cenare presto tenendosi leggere, con cibi facilmente digeribili
- bere le giuste quantità di acqua, ma evitando la sera per evitare di svegliarsi per il bisogno di urinare
- fare un minimo di attività motoria durante il giorno è utile per molti motivi, anche per stancarsi e favorire il sonno, ma la ginnastica prima di dormire è sconsigliata poiché accelera il metabolismo e quindi rende più difficile l’addormentamento
- spegnere la tv
- spegnere il cellulare ed il pc: la luce blu dello schermo altera la qualità del sonno sopprimendo i livelli di melatonina in circolo
- aiutarsi a trovare una posizione comoda anche con cuscini in più
Farmaci ed integratori? Alcuni farmaci ed integratori possono essere impiegati in gravidanza senza rischi, ma è sempre meglio chiedere al proprio ginecologo e mai abusarne: vanno presi solo su effettivo bisogno, in caso di insonnia cronica.