Cos’è l’inseminazione intracervicale? Come funziona ed in quali casi si utilizza? Quali sono i costi? In cosa differisce dalla IUI e dalla IVI? Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Inseminazione artificiale
Quando si parla di inseminazione artificiale si fa riferimento ad una procedura medica consistente nel posizionamento di sperma direttamente nell’apparato riproduttivo femminile per ottenere un concepimento quando questo non avviene in modo naturale. Solitamente a tal scopo si parla di inseminazione intrauterina o IUI che prevede il trasferimento del liquido seminale del partner dopo una particolare procedura di lavaggio in laboratorio, all’interno dell’utero della donna. E’ la metodica più comune, ma non l’unica: a seconda dei casi si possono eseguire l’inseminazione intravaginale (o IVI) caratterizzata dal posizionamento di sperma nell’area vaginale, intratubarica (invasiva e con scarsi risultati quindi ormai in disuso), intrauterina tuboperitoneale e quella intracervicale (nota anche come ICI), considerata la meno invasiva.
Inseminazione intracervicale, cos’è e come funziona
L’inseminazione intracervicale è sicuramente la meno invasiva, a tal punto che esistono in commercio anche dei kit per realizzarla tra le mura domestiche. Va detto però che in caso di problemi di fertilità è bene capirne le cause ed evitare di perdere tempo con procedure inutili. E’ quindi sempre consigliabile rivolgersi ad un centro qualificato che dopo un’adeguata diagnosi potrà suggerire anche la terapia più idonea. Inoltre la ICI va eseguita in un tempo molto specifico, ovvero 24-48 ore prima dell’ovulazione: se si è seguiti da un medico è più facile identificare il momento giusto. Con l’inseminazione intracervicale (ICI), lo sperma viene posizionato direttamente all’interno della cervice uterina utilizzando un sottile catetere. Non è necessario il suo trattamento in laboratorio, anche se talvolta si esegue un semplice “prelavaggio”, per aumentare le possibilità di successo. All’uomo donatore/ partner viene chiesta un’astinenza sessuale di almeno 4 giorni per garantire alla procedura una quantità adeguata di spermatozoi. Il liquido seminale necessario viene prelevato attraverso masturbazione e raccolto in un contenitore sterile. Una parte (0,5 ml ) sarà iniettata direttamente nel canale cervicale della donna entro 20-30 minuti, mentre il resto sarà posizionato nella vagina. Per non far fuoriuscire il fluido, alla donna viene posizionata una coppetta in silicone contenitiva, simile a quella mestruale. Questa verrà tolta dal medico dopo 4-12 ore.
Inseminazione intracervicale, quanto costa?
In media per il solo trattamento, senza il prelavaggio dell’eiaculato la procedura ha un costo di 300/ 500 euro. Dipende dai casi, dalla struttura ma in generale può dirsi estremamente più economica dell’inseminazione intrauterina, a parità di tassi di successo.
Inseminazione intracervicale, quando è indicata?
Il trattamento per la fertilità va scelto con il medico specialista in base alla diagnosi. In genere questa tecnica può essere impiegata nei seguenti casi:
- In presenza di patologie femminili correlate a dolore durante i rapporti intimi
- Come primo step in coppie con infertilità inspiegabile
- Con alterazioni del muco cervicale
- In presenza di un donatore esterno alla coppia
Sempre e comunque vanno esclusi problemi di fertilità femminile o maschile.