Incinta con la pillola, quali possibilità e rischi? Per quanto i metodi anticoncezionali oggi vantino un’efficacia altissima non offrono una garanzia totale, al 100%, di evitare una gravidanza. Ad influire sicuramente può esserci una componente fisiologica, ma soprattutto dipende dalla loro corretta assunzione, nonché da altri fattori.
Pillola anticoncezionale, efficacia e come agisce
Prima di capire se è possibile rimanere incinta assumendo la pillola anticoncezionale e quali rischi si corrono, è importante definirne l’azione sull’organismo e la sua efficacia. Ne esistono diversi tipi, ma comunemente si parla di pillola combinata (estroprogestinica) e minipillola (solo progestinica). La prima inibisce la secrezione da parte della ghiandola pituitaria di due ormoni essenziali al fine dell’ovulazione e del concepimento: quello follicolo-stimolante (FSH) grazie agli estrogeni e quello luteinizzante (LH) per effetto del progesterone. In più tale formulazione altera il muco cervicale rendendolo inospitale per gli spermatozoi, nonché l’endometrio per l’embrione; questa ulteriore azione caratterizza anche la minipillola che invece ha un minore effetto sull’ovulazione, ma molto dipende dal dosaggio che la caratterizza. Funzionano? Hanno un’efficacia anticoncezionale pari al 99% se assunte in modo corretto, che scende al 91% in caso di errori.
Incinta con la pillola, quali cause?
Si può rimanere incinta con la pillola? La risposta è affermativa: può capitare! Il 99% del tasso di successo delle pillole anticoncezionali non significa 100%. C’è un margine d’errore statisticamente possibile dell’1% che sale al 9% comunemente, a causa di determinati comportamenti errati. Quali? Il primo è quello di dimenticare una compressa! Questi farmaci sono studiati per mantenere costante il livello di determinati ormoni nell’organismo e saltare una dose può abbassarli repentinamente inibendo la copertura anticoncezionale ed innescando l’ovulazione Questo vale in modo minore anche se la si assume in ritardo di troppe ore rispetto a quella usuale. Se capita, è consigliato usare metodi alternativi, come il profilattico, almeno nelle 48 ore successive. Anche una sindrome influenzale con vomito e/o diarrea può limitare l’assimilazione in circolo dei principi attivi, così come l’assunzione di alcuni farmaci (da banco e da prescrizione) o integratori, come l’erba di san Giovanni, la rifampicina (antibiotico), la griseofulvina (antifungino), medicinali per l’epilessia ed altri antivirali per il trattamento dell’HIV.
Incinta con la pillola, quali rischi?
Sostanzialmente non ci sono rischi nel rimanere incinta durante l’assunzione della pillola anticoncezionale. Lo stato attuale della ricerca scientifica evidenzia che non sussistono per la mamma e neppure per l’adeguato sviluppo del bambino o il corretto proseguo della gravidanza. Questo perché gli ormoni assunti si dissolvono nell’arco di poche ore (per lo stesso principio per cui se si dimentica una dose si può rimanere in stato interessante), lasciando spazio a quelli fisiologici della gestazione. Tuttavia, un concepimento imprevisto porta con sé la mancata azione di igiene pregravidica, ovvero di quell’insieme di comportamenti utili da seguire quando si decide di avere un bambino. Quali? Ad esempio l’assunzione di acido folico a partire dai tre mesi precedenti, il raggiungimento del peso forma o la prevenzione di infezioni sessualmente trasmissibili. Inoltre va evidenziato come l’assunzione di una pillola anticoncezionale possa ridurre l’assorbimento di alcune preziose sostanze, quali le vitamine del gruppo B ed alcuni minerali (magnesio e zinco in primis). In tali casi è quanto mai importante rivolgersi ad un medico ginecologo per tutti i controlli e le eventuali terapie necessarie.