Il congelamento degli ovuli è una procedura che permette di conservare integri gli ovuli per poterli riutilizzare in futuro. Il processo di congelamento si chiama vetrificazione e serve a preservare intatto il materiale biologico.
Perché effettuare il congelamento degli ovuli tramite vetrificazione?
Diversi possono essere i motivi che possono spingere una donna a prendere in considerazione questa opzione. Ci sono donne che aspettano di avere un rapporto di coppia stabile per scegliere di fare un figlio, donne che preferiscono privilegiare prima la carriera, donne che attendono un momento di benessere economico e donne che per motivi di salute – come una chemio o una terapia molto invasiva – sono costrette a fare una scelta del genere.
La vetrificazione è un investimento, è una scelta consapevole, è un modo per preservare la possibilità di avere un figlio, se non oggi, in un futuro prossimo.
Come è ben noto, il periodo più fertile per una donna è tra i 20 e 25 anni; con l’avanzare dell’età a fertilità di una donna diminuisce. Le possibilità di portare a termine una gravidanza possono diminuire anche a causa dello stile di vita (alimentazione scorretta, fumo, alcool) o a causa del sopraggiungere di patologie ovariche, come l’endometriosi, o patologie di diversa natura. Anche le cure mediche, che riducono le funzionalità del tessuto ovarico, possono influire sulla possibilità di avere e portare a termine una gravidanza dopo 35 anni.
Il congelamento degli ovuli: cos’è e come funziona la vetrificazione?
La vetrificazione è una tecnica di laboratorio che permette di congelare ovociti (eventualmente anche embrioni) evitando all’interno e all’esterno delle cellule vetrificate la formazione di cristalli di ghiaccio. Rispetto alla classica tecnica di crioconservazione con congelamento lento (slow-freezing), è più efficace dal punto di vista della sopravvivenza degli ovuli e garantisce una percentuale maggiore di materiale biologico vivo al momento dello scongelamento.
Per procedere alla vetrificazione degli ovuli viene realizzata una stimolazione ovarica al fine di aumentare il numero di ovuli ottenibili nel singolo ciclo. Gli ovuli vengono poi aspirati durate un intervento in sedazione per essere conservati.
Gli ovociti vengono trattati con sostanze crio-protettrici e sono poi immersi e stoccati in azoto liquido a -196°. Non c’è un limite di tempo per la crioconservazione: il materiale biologico può essere conservato indefinitamente.
Il congelamento degli ovuli: fino a che età è possibile e per chi è indicata?
La vetrificazione è indicata per:
• Donne Single Over 30. La fertilità femminile diminuisce progressivamente a partire dai 35 anni. Chi non ha in programma una gravidanza, ma vuole ridurre il rischio di non riuscire a concepire naturalmente una volta arrivato il momento giusto, può conservare la sua fertilità nel momento di massimo potenziale, congelando e conservando gli ovuli.
• Donne che devono sottoporsi a trattamenti gonadotossici, come quelli radio o chemioterapici. Questi trattamenti possono danneggiare o deteriorare il tessuto ovarico, che in futuro potrebbe non essere più in grado di produrre ovuli. Grazie alla vetrificazione, chi deve sottoporsi a queste terapie può conservare i propri ovociti e usarli successivamente per ottenere una gravidanza dopo il trattamento.
• Donne che si stanno sottoponendo alla PMA. La vetrificazione è indicata se si ha la necessità di conservare il materiale biologico per un momento successivo.