Quali probabilità di avere gemelli in seguito ad una ICSI? La fecondazione in vitro, così come l’inseminazione artificiale o intrauterina, per effetto delle stimolazioni ormonali ed altri fattori, sono correlate ad un tasso più alto di gravidanze gemellari rispetto a concepimenti avvenuti in modo naturale. Alcune coppie che si apprestano ad un trattamento di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) desiderano avere dei gemelli, per completare la famiglia e non sottoporsi all’iter una seconda volta. Tuttavia, come è noto, le gravidanze gemellari sono più rischiose (sia per la salute materna che per lo sviluppo dei bambini) e quindi è necessario fare una scelta consapevole, affidandosi ai consigli dello specialista che possono variare a seconda dei casi. Vediamo nel dettaglio.
Gemelli: concepimento naturale vs fecondazione assistita
In una gravidanza naturale le probabilità di avere dei gemelli sono pari a circa l’1%. Di queste solo lo 0,4 % porterà alla nascita di gemelli identici o monozigoti, per il resto si tratterà di dizigoti. Questi valori possono aumentare con l’età materna, la familiarità ed altri fattori come gli ormoni, ma salgono notevolmente in caso di PMA (oltre il 13% con la fecondazione in vitro e il 10% con la IUI). Sostanzialmente ciò si verifica come conseguenza della stimolazione ovarica o per il trasferimento di due o più embrioni, senza contare che spesso l’età delle donne che si sottopongono a questi trattamenti è mediamente alta. Più in generale, secondo i dati ESHRE (Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia), dopo FIVET o ICSI solo il 24,4% delle gravidanze è gemellare. Nella maggioranza dei casi si tratta di impianti di più embrioni. Prima delle modifiche alla Legge 40, non era possibile utilizzare più di 3 ovociti nelle fecondazioni in vitro, con l’obbligo dell’impianto di tutti gli embrioni che si formavano, quindi anche tre. Questa norma è stata abrogata in seguito, a tutela della salute della donna, per cui oggi gli ovociti così come gli embrioni si possono crioconservare per un utilizzo futuro (in caso di insuccesso o per avere un altro figlio). Sarà lo specialista a seconda delle situazioni ed in accordo con la coppia a decidere quanti embrioni trasferire. Più sono gli embrioni, maggiori saranno le possibilità di una gravidanza e di gravidanza gemellare, ma aumenteranno anche i rischi a questa connessi.
I rischi della gravidanza gemellare
Avere una gravidanza gemellare è sempre una gioia e lo è maggiormente per quelle coppie che cercano di avere un figlio da tanto tempo e che ormai sono avanti con l’età per pensare ad un futuro fratellino. Tuttavia una gestazione plurima porta con sé una serie di complicazioni, che non bisogna trascurare, ovvero il maggior rischio di incappare nelle seguenti situazioni:
- Diabete gestazionale
- Ipertensione e/ o preeclampsia
- Rottura prematura delle membrane
- Ricorso al cesareo
- Parto prematuro, anche estremamente precoce quindi con la messa al mondo di un bambino prematuro
- Ritardo nello sviluppo intrauterino del feto
- Basso peso del bimbo alla nascita
- Mortalità perinatale
E’ ovvio che la maggioranza delle gravidanze gemellari, soprattutto se ben seguite dallo specialista e ben portate dalle future mamme (con attenzione ad esempio all’alimentazione e al controllo del peso), termina a buon fine, ma tali rischi non possono essere totalmente esclusi e quindi quando si procede con un percorso di fecondazione assistita, prima di impiantare più embrioni occorre valutarli con attenzione.
ICSI, percentuali di successo gemellare
La ICSI (Intracytoplasmic sperm injection) è una tecnica di fecondazione in vitro consistente nell’inserimento meccanico, ad opera di un medico o biologo, del singolo spermatozoo all’interno del citoplasma dell’ovocita; in pratica con un’iniezione, come si evince dal nome. Si differenzia dalla FIVET in cui il congiungimento tra i due gameti avviene in modo spontaneo seppur in provetta. In ambedue i casi si attende lo sviluppo dell’embrione (dai 2 ai 5 giorni), per poi impiantarlo nell’utero della futura mamma. E’ molto difficile quindi che in queste fasi l’embrione dia vita a gemelli monozigoti, ovvero che si sdoppi. I gemelli che nascono dopo le ICSI sono solitamente dizigoti, ovvero conseguenti al trasferimento in utero di 2 o più embrioni. Impiantare più embrioni aumenta le possibilità di successo per la gravidanza: se uno non si annida, l’altro può invece riuscirci. Al contempo però c’è l’eventualità che tutti gli embrioni riescano a svilupparsi dando vita origine a gemelli. Oggi -grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e della ricerca in medicina riproduttiva- i tassi di gravidanza con un ICSI o FIVET sono altissimi già con un solo embrione, per la selezione dei gameti e degli embrioni stessi, per cui si tende a sviluppare questa opzione nella maggioranza delle coppie, onde evitare i rischi di una gravidanza gemellare. Occorre affidarsi ad un Centro per la Fertilità qualificato e affidarsi agli specialisti per la soluzione migliore.