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Avere dei gemelli è il sogno di molte coppie che desiderano diventare genitori. Ma quali sono le possibilità di concepire due bambini dello stesso sesso o di sesso diverso? Quali sono i fattori che influenzano la gemellarità? E quali sono i rischi e i benefici di una gravidanza gemellare? Scopriamolo insieme puntando l’attenzione in particolar modo sulla fecondazione assistita, una tecnica che può aumentare le probabilità di avere dei gemelli.

Gemellini maschio e femmina: fertilità, probabilità, gravidanza

Gravidanza gemellare, tipi e probabilità sesso dei bambini

Si parla di gravidanza gemellare quando nell’utero della futura mamma si sviluppano e crescono due o più embrioni. Questo evento è comunemente dovuto a due motivi principali:

  • Ovulazione multipla: si verifica quando durante un ciclo mestruale vengono rilasciati più ovuli, anziché il singolo mensile; può dunque capitare che spermatozoi diversi arrivino a fecondare contemporaneamente più ovuli, dando origine ad una gravidanza gemellare. In questo caso i gemelli sono detti dizigoti o eterozigoti, perché hanno un patrimonio genetico diverso e possono essere di sesso uguale o diverso. I gemelli dizigoti hanno due placente e due sacchi amniotici separati e rappresentano circa il 70% delle gravidanze gemellari.
  • Divisione dello zigote: si ha con la fecondazione di un singolo ovulo da parte di un solo spermatozoo; può capitare che immediatamente dopo nel moltiplicarsi delle cellule, si sviluppino due embrioni. In tale contesto i gemellini sono detti monozigoti o omozigoti, perché hanno lo stesso patrimonio genetico e sono sempre dello stesso sesso o due maschi o due femmine. I gemelli monozigoti possono avere una sola placenta o due placente separate, a seconda del momento della divisione dello zigote. Allo stesso modo si possono sviluppare in uno o due sacchi amniotici, a seconda che la divisione avvenga prima o dopo la formazione della membrana amniotica. I gemelli monozigoti rappresentano circa il 30% delle gravidanze gemellari.

Quali sono le probabilità di avere dei gemelli?

Avere dei gemellini è un evento raro, ma non impossibile. In Italia, ogni anno ne nascono circa 15.000 coppie. Le probabilità di una siffatta gestazione variano a seconda di diversi fattori che è importante conoscere e sono i seguenti:

  • L’età materna: le donne più anziane ovvero over 35-40, tendono ad avere una maggiore produzione di ormoni follicolo-stimolanti (FSH), che favoriscono l’ovulazione multipla. Le probabilità di avere dei gemelli aumentano quindi con l’età materna.
  • La familiarità: le donne con una storia familiare di gravidanze gemellari (soprattutto sulla linea materna) hanno maggiori possibilità di ereditare il gene che predispone all’ovulazione multipla. Questo fattore influisce solo sulle gravidanze dizigote, mentre le gravidanze monozigote sono casuali e non legate alla genetica.
  • L’etnia: le donne di origine africana hanno una maggiore incidenza di gravidanze gemellari rispetto alle donne di origine europea o asiatica. Ciò dipende probabilmente da fattori genetici ed ambientali.
  • L’alimentazione: alcuni studi suggeriscono come una dieta ricca di proteine animali, latticini e cereali integrali possa favorire un’ovulazione multipla e al contrario seguirne una ipocalorica possa ridurre le possibilità di avere gemelli. Sono spunti interessanti che occorre tenere a mente soprattutto in relazione alla fertilità, ma che al momento non garantiscono certezze scientifiche.
  • Il peso e l’altezza: le future mamme con un indice di massa corporea (IMC) elevato e una statura superiore alla media hanno maggiori probabilità di avere dei gemelli rispetto alle donne con un IMC basso e una statura inferiore alla media. Questo potrebbe essere dovuto a una maggiore produzione di ormoni che stimolano l’ovulazione. Va sottolineato comunque che alterazioni dello standard del peso corporeo possono influenzare la fertilità ed indurre complicazioni durante i 9 mesi.
  • Il numero di gravidanze: le donne che hanno già avuto una o più gestazioni hanno maggiori probabilità di avere dei gemelli rispetto alle primipare. Questo potrebbe essere spiegato da una maggiore sensibilità dell’utero alla stimolazione ormonale.
  • La fecondazione assistita: le tecniche di riproduzione assistita, come la fecondazione in vitro (FIV) o l’inseminazione intrauterina (IUI), aumentano notevolmente le probabilità di avere dei gemelli, perché prevedono il trasferimento nell’utero di più ovuli fecondati o l’assunzione di farmaci che inducono l’ovulazione e dunque una multipla. Le probabilità di avere dei gemelli con la FIV sono tra il 20 e il 40%, a seconda del numero di embrioni impiantati, mentre con l’IUI sono tra il 10 e il 20%. Queste tecniche influiscono soprattutto sulle gravidanze dizigote, mentre le gravidanze monozigote rimangono invariate.

Quali sono le probabilità di avere dei gemellini maschio e femmina?

La probabilità di concepire gemelli di sesso maschile o femminile è distribuita in modo piuttosto equo ed è pari al 50% circa, lo stesso dato riscontrato per le gravidanze singole. Tuttavia, ci sono alcune differenze tra i gemelli dizigoti e i gemelli monozigoti:

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– I dizigoti possono essere sia dello stesso sesso che di sesso diverso, con la medesima probabilità. Quindi, la possibilità di avere dei gemelli maschio e femmina è del 25%, la stessa di avere due maschi o due femmine.

– I gemelli monozigoti sono sempre dello stesso sesso, perché derivano da un unico ovulo fecondato. Quindi, la possibilità di avere dei gemelli maschio e femmina è nulla, mentre quella di avere due maschi o due femmine è del 50%.

Gemellini maschio e femmina, con la fecondazione assistita si può scegliere il sesso del bambino?

Questa è una domanda cruciale che molti seppur solo per un secondo si pongono. L’importante è che i bambini siano sani, in salute, qualunque sia il loro sesso. Tuttavia, desideri e sogni personali possono indurre questo pensiero. La risposta non è semplice. Dipende dalle situazioni. Comunemente no, ma esistono dei casi particolari. Grazie alle moderne tecnologie, come la diagnosi genetica preimpianto è possibile conoscere molte informazioni dell’embrione, futuro bambino, compreso il sesso. Questa metodica si può eseguire solo durante un ciclo di fecondazione in vitro: quando gli embrioni hanno raggiunto un adeguato stadio di sviluppo vengono analizzati prima di essere impiantati. Studiandone il DNA è possibile rilevare precocemente eventuali anomalie cromosomiche o malattie genetiche. Lo scopo è quello di selezionare ed impiantare solo embrioni sani. Dal punto di vista etico e morale, ma anche giuridico, secondo la Legge 40 dedicata alla fecondazione assistita, una selezione di questo tipo è possibile solo se si sospettano determinate patologie. Ovvero: tecnicamente è possibile selezionare gli embrioni da impiantare, anche scegliendone il sesso, ma nella realtà ne è fatto divieto dalla legge in Italia, a meno che non sia una selezione terapeutica, cioè volta ad evitare la trasmissione di gravi malattie ereditarie legate al cromosoma x o y ovvero al sesso del nascituro, come nel caso dell’emofilia o della distrofia muscolare di Duchenne. Questo approccio è valido per tutte le fecondazioni in vitro e non solo quelle che originano gravidanze gemellari. Non tutte le cliniche per la fertilità fanno diagnosi preimpianto. Raprui sì.

 

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