Skip to main content

L’endometriosi è una patologia ginecologica che colpisce milioni di donne in tutto il mondo e può avere un impatto significativo sulla loro qualità di vita, in particolare per quanto riguarda la fertilità. Questa condizione, che comporta la presenza anomala di tessuto endometriale al di fuori dell’utero, può causare dolore, infiammazione e, in molti casi, infertilità. Quando una donna affetta da endometriosi desidera avere figli, le tecniche di fecondazione assistita possono rappresentare una soluzione efficace. Tuttavia, il rapporto tra endometriosi e fertilità è complesso e richiede un approccio medico altamente specializzato. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.

Endometriosi e fecondazione assistita: è possibile?

Cos’è l’endometriosi e quali sintomi comporta?

L’endometriosi è una condizione cronica in cui il tessuto che normalmente riveste l’interno dell’utero (endometrio) cresce al di fuori della cavità uterina. Può localizzarsi nelle ovaie, nelle tube di Falloppio, nel peritoneo e in altri organi pelvici. Il problema principale è che, anche se questo tessuto si trova in una sede anomala, continua a comportarsi come il normale endometrio, ispessendosi e sfaldandosi ad ogni ciclo mestruale. Tuttavia, non avendo una via d’uscita, questo sangue rimane intrappolato, causando infiammazione, dolore e, in alcuni casi, la formazione di cisti o aderenze. I sintomi principali dell’endometriosi includono:

  • dolore pelvico cronico, spesso correlato al ciclo mestruale.
  • dispareunia, ovvero dolore durante i rapporti sessuali.
  • dismenorrea, mestruazioni particolarmente dolorose.
  • problemi intestinali o urinari, specie se la malattia coinvolge l’intestino o la vescica.
  • infertilità, che si presenta nel 30-50% dei casi di endometriosi.

Endometriosi: come e quanto influisce sulla fertilità

L’endometriosi può avere un impatto significativo sulla fertilità, ma la gravità varia da donna a donna, secondo livelli e gradi che si possono stabilire clinicamente. Nei casi più lievi, potrebbe non influire affatto sulla capacità di concepire, mentre in quelli più gravi può comportare difficoltà o impossibilità di avere un bambino. Perché questo accade? Da cosa dipende? I principali modi in cui l’endometriosi influisce sulla fertilità sono i seguenti:

  • ostruzione delle tube di Falloppio: tale condizione può causare cicatrici o aderenze che bloccano le tube, impedendo il passaggio degli ovociti;
  • alterazione della qualità degli ovociti: le infiammazioni croniche associate all’endometriosi possono ridurre la qualità degli stessi;
  • impatto sull’impianto dell’embrione: anche se un ovulo viene fecondato, l’ambiente uterino potrebbe non essere ideale per l’impianto dell’embrione a causa dell’infiammazione e del danno tissutale;
  • disturbi ormonali: l’endometriosi può alterare l’equilibrio ormonale, interferendo con il ciclo mestruale e la capacità di ovulazione regolare

Endometriosi e fecondazione assistita: quali tecniche?

Per le donne con endometriosi che incontrano difficoltà nel concepimento, la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) rappresenta in alcuni casi una via concreta per ottenere una gravidanza. Le principali tecniche utilizzate sono:

Desideri una consulenza?

Chiamaci all' 800-761999
  • stimolazione ovarica controllata: prima di passare a tecniche più complesse, si può tentare la stimolazione ovarica, accompagnata da rapporti intimi mirati o inseminazione intrauterina (IUI). Tuttavia, i tassi di successo con questa tecnica sono spesso inferiori in pazienti con endometriosi rispetto a quelle senza questa patologia.
  • Fecondazione in Vitro (FIV): è considerata la tecnica di PMA più efficace per le donne con endometriosi, specialmente nei casi in cui le tube di Falloppio siano danneggiate o ostruite. Il processo prevede la stimolazione ovarica per produrre un numero elevato di ovuli, che vengono prelevati, fecondati in laboratorio e poi impiantati nell’utero. Le donne con endometriosi moderata o grave tendono ad avere tassi di successo inferiori rispetto a quelle senza endometriosi, ma la FIV rappresenta comunque una delle migliori opzioni per loro.
  • crioconservazione degli ovociti: per le giovani donne con endometriosi che non desiderano una gravidanza immediata, la crioconservazione degli ovociti può essere una strategia utile per preservare la fertilità. Questo approccio consente di congelare gli ovuli in una fase in cui la qualità è ancora ottimale, per poterli utilizzare in futuro
  • tecniche chirurgiche complementari: in alcuni casi, prima di avviare un ciclo di fecondazione assistita, può essere consigliato un intervento chirurgico per rimuovere le cisti o le aderenze causate dall’endometriosi. Questo può migliorare l’efficacia della PMA, sebbene non tutte le donne con endometriosi necessitino di tale approccio.

Endometriosi e fecondazione assistita: a chi rivolgersi?

Affrontare l’endometriosi e l’infertilità richiede un approccio multidisciplinare, ed è importante rivolgersi a centri specializzati in medicina della riproduzione. Raprui è una delle strutture più rinomate in Italia per il trattamento dell’infertilità e per la gestione di casi complessi come l’endometriosi: offre una vasta gamma di tecniche di fecondazione assistita e un approccio personalizzato basato sulle esigenze specifiche di ogni paziente. Il team di esperti del Centro Raprui è in grado di diagnosticare e trattare l’endometriosi in modo integrato, fornendo supporto sia medico che chirurgico. Inoltre, i professionisti del centro sono specializzati nel fornire consulenze per la gestione della fertilità, comprese le tecniche di preservazione della fertilità come la crioconservazione degli ovociti, e nella pianificazione di cicli di fecondazione assistita specifici per le donne con endometriosi. Qui i contatti per un appuntamento.

 

 

 

 

Lascia un commento e se desideri una consulenza inserisci il tuo numero di telefono