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È dalle ovaie che si sviluppano gli ovuli necessari al concepimento di un bambino. Questo è un dato di fatto ben noto a tutti, mentre sono pressocché sconosciuti ai più altri dettagli: ad esempio le dimensioni delle ovaie sono importanti per rimanere incinta? Quali sono quelle ottimali e come e perché cambiano? Chi ha difficoltà ad avere un figlio può facilmente incappare in questi dubbi, che possono essere sollevati da uno specialista della fertilità durante una visita di controllo. Ecco quello che bisogna sapere al riguardo.

Dimensione ovaie per rimanere incinta

Ovaie, il cuore della fertilità femminile

La fertilità femminile è un mondo complesso e sofisticato che ruota intorno a numerosi fattori. Tra questi anche e soprattutto la salute e la funzionalità delle ovaie. Si tratta di due piccoli organi, situati all’interno del bacino, insieme ad utero, tube e vagina. Sono fondamentali perché producono ormoni essenziali come gli estrogeni ed il progesterone, ma soprattutto perché contengono i follicoli da cui -mese dopo mese -si sviluppano e vengono rilasciati gli ovuli da fecondare. La dimensione delle ovaie può variare da donna a donna, in modo più o meno considerevole, anche durante il ciclo mestruale, ma bisogna comunque prestare attenzione: troppo grandi o piccole possono influenzare la capacità di rimanere incinte o meglio essere correlate a difficoltà.

Dimensione ovaie, quale legame con la fertilità?

Quanto incide realmente la dimensione delle ovaie sulla capacità di rimanere incinta? Le ovaie sono organi dinamici che variano di dimensione nel corso del ciclo mestruale e della vita di una donna. Generalmente, una variazione nella dimensione delle ovaie non è direttamente correlata alla fertilità. Tuttavia, condizioni patologiche che ne alterano significativamente la grandezza possono avere un impatto sulla capacità di concepire un bambino. Ad esempio, nella sindrome dell’ovaio policistico si presentano ingrossate e piene di numerosi piccoli follicoli: questo quadro clinico può coincidere con disturbi dell’ovulazione e, di conseguenza, problemi di fertilità. Allo stesso modo, ovaie troppo piccole, causate da condizioni come l’insufficienza ovarica precoce, possono indicare una riserva ridotta, influenzando negativamente la capacità di concepire. Dunque, spesso, le dimensioni delle ovaie possono rappresentare un campanello di allarme -visibile con una semplice ecografia- di condizioni in grado di alterare la fertilità della donna.

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Dimensione ovaie, misure normali e ideali per rimanere incinta

In condizioni normali, le ovaie misurano circa 3-5 cm di lunghezza, 2-3 cm di larghezza e 1-1.5 cm di spessore. Queste dimensioni possono variare leggermente in base a diversi fattori, come la fase del ciclo mestruale. In quella follicolare, che va dall’inizio del ciclo fino all’ovulazione, ad esempio, tendono a essere leggermente più grandi a causa della crescita dei follicoli che contengono gli ovuli in maturazione. Dopo l’ovulazione, durante la fase luteale, le dimensioni possono ridursi leggermente. Le dimensioni delle ovaie possono cambiare anche nei seguenti casi:

  1. Età: sono più piccole prima della pubertà e dopo la menopausa, con un diametro di circa 20 mm; si ingrandiscono nel periodo intermedio, quello fertile, e tendono ad aumentare di volume durante l’ovulazione.
  2. Particolari condizioni o patologie ovariche: sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), cisti follicolari e cisti del corpo luteo causano l’ingrossamento delle ovaie, con conseguente dolore ed emorragie interne. Anche malattie come l’endometriosi o le infezioni pelviche possono alterare la dimensione e la morfologia delle ovaie, influenzando la fertilità. Questi disturbi rendonopiù difficile il concepimento.
  3. Stimolazione ormonale: le donne a cui è stata diagnosticata l’infertilità spesso si sottopongono a trattamenti per rimanere incinte. Tra questi anche iniezioni di ormoni per stimolare le ovaie a rilasciare più ovuli per la fecondazione. Tali farmaci per la loro efficacia inducono un ingrossamento delle ovaie che comunque tornano alle dimensioni normali dopo la fase di ovulazione.
  4. Gravidanza: anche in questa fase le ovaie aumentano solitamente di volume. Questo accade perché sono nel pieno della loro funzionalità di produzione ormonale di estrogeni e progesterone.

È importante sottolineare: non esistono misure “ideali” delle ovaie per rimanere incinta, poiché la fertilità è più strettamente legata alla qualità degli ovuli e alla regolarità dell’ovulazione piuttosto che alla dimensione delle ovaie stesse, tuttavia, una semplice ecografia di controllo, con la misurazione delle stesse può già dare delle indicazioni di massima per eventuali approfondimenti diagnostici in caso di difficoltà a concepire.

Dimensioni ovaie e difficoltà a rimanere incinta, a chi rivolgersi?

Se una coppia ha difficoltà a concepire e sospetta che la dimensione delle ovaie possa essere un fattore, è importante rivolgersi a un medico specialista in fertilità, come un ginecologo o un endocrinologo riproduttivo. Questi professionisti possono effettuare una serie di test per valutare la riserva ovarica, la funzionalità delle ovaie e identificare eventuali patologie che potrebbero interferire con la capacità di rimanere incinta. Gli esami diagnostici possono includere ecografie transvaginali per misurare le dimensioni delle ovaie e valutare la presenza di cisti o altre anomalie, esami del sangue per controllare i livelli ormonali e test specifici per la valutazione della riserva ovarica. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ricorrere a tecniche di riproduzione assistita come l’inseminazione intrauterina (IUI) o la fecondazione in vitro (IVF) per aumentare le probabilità di concepimento. È importante dunque rivolgersi ad una clinica specialistica per la fertilità come RAPRUI, sia per la parte diagnostica che per i trattamenti eventuali. Qui tutti i contatti utili.

 

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