Cos’è la diagnosi preimpianto? In quali casi si può fare, perché ed in cosa consiste? Soprattutto a chi rivolgersi? L’argomento è stato per lungo tempo oggetto di dibattiti etici, ma alla fine, la normativa italiana è arrivata a giuste conclusioni approvando questa procedura in specifici casi. Di cosa si tratta? Il termine preciso è “diagnosi genetica preimpianto” (DGP) e rappresenta una delle tecniche più avanzate e sofisticate nel campo della medicina riproduttiva: combina infatti la fecondazione in vitro con la genetica molecolare, permettendo di analizzare gli embrioni prima del loro trasferimento nell’utero, al fine di identificare eventuali anomalie genetiche o cromosomiche. La DGP offre nuove speranze a coppie con un alto rischio di trasmettere malattie genetiche ai propri figli, nonché a chi ha già vissuto esperienze di aborti ricorrenti o fallimenti ripetuti di FIV. Ecco nel dettaglio cosa occorre sapere e a chi rivolgersi.
Diagnosi preimpianto: di cosa si tratta
La diagnosi genetica preimpianto è una procedura che prevede un’analisi approfondita, con una sorta di biopsia, di una o più cellule di un embrione creato tramite fecondazione in vitro. Si esegue comunemente su blastocisti (ovvero embrioni al quinto giorno di sviluppo), prelevando cellule dal trofoblasto (la parte esterna dello stesso), al fine di evitare danni. L’obiettivo dell’indagine è quello di rilevare o escludere la presenza di eventuali specifiche malattie genetiche o anomalie cromosomiche che possano pregiudicare la salute del nascituro o il proseguo della gravidanza una volta effettuato l’impianto in utero. La diagnosi preimpianto è infatti indicata per tutte le coppie portatrici sane di un determinato difetto genetico o cromosomico, permettendo una selezione di embrioni sani. A tal fine i futuri genitori vengono testati con tamponi salivari quale punto di riferimento di partenza. La DGP può identificare condizioni monogeniche, come la fibrosi cistica o l’anemia falciforme, nonché anomalie cromosomiche numeriche, come la sindrome di Down. Una volta ottenuti i risultati, solo gli embrioni sani, privi delle anomalie ricercate, vengono selezionati per il trasferimento nell’utero della donna, aumentando così le possibilità di una gravidanza sana e di un bambino sano.
Diagnosi preimpianto: cosa dice la legge
La regolamentazione della diagnosi genetica preimpianto varia notevolmente da Paese a Paese. In Italia, la Legge 40 del 2004 disciplina la procreazione medicalmente assistita e include norme specifiche sulla DGP. Inizialmente, c’erano numerose restrizioni che di fatto limitavano severamente l’accesso a questa procedura. Tuttavia, sentenze successive della Corte Costituzionale hanno gradualmente ampliato le possibilità di ricorso a questa tecnica. Attualmente, la DGP è permessa in Italia per coppie a rischio di trasmettere gravi malattie genetiche o per coloro che hanno avuto fallimenti ripetuti di FIV o aborti ricorrenti. È necessario ottenere un certificato medico che attesti la necessità della DGP, e la procedura deve essere eseguita in centri autorizzati.
Diagnosi preimpianto: a chi rivolgersi
Come afferma la legge, dunque, per una diagnosi preimpianto occorre rivolgersi a centri autorizzati, sia pubblici che privati, che rappresentano sostanzialmente anche una garanzia di trattamento di alta qualità e risultati affidabili. Queste strutture sanitarie devono infatti disporre di laboratori avanzati e personale altamente qualificato, inclusi embriologi e genetisti esperti. È consigliabile cercare centri con una comprovata esperienza nel campo della DGP, che offrano una gamma completa di servizi di procreazione assistita e che seguano protocolli rigorosi di controllo della qualità. Inoltre, il centro scelto deve essere autorizzato dalle autorità sanitarie competenti e rispettare le normative vigenti.
Diagnosi preimpianto: perché rivolgersi a Raprui
Il centro Raprui rappresenta una scelta eccellente per chi necessita di diagnosi genetica preimpianto. La struttura è considerata tra le migliori in Italia, per la procreazione medicalmente assistita, con una lunga storia di successo nel trattamento dell’infertilità e nella diagnosi genetica. Il team di Raprui è composto da specialisti di fama internazionale, tra cui embriologi, genetisti e ginecologi, che lavorano insieme per offrire un approccio integrato e personalizzato a ogni coppia. Un altro dei punti di forza di tale centro per la fertilità è l’adozione delle più recenti tecnologie e metodiche nel campo della genetica molecolare. Il suo laboratorio di genetica è infatti dotato di strumentazioni all’avanguardia, che consentono di effettuare analisi precise e dettagliate degli embrioni. Questo livello di tecnologia e competenza aumenta significativamente le probabilità di successo della DGP e riduce i rischi di risultati falsi positivi o negativi. In conclusione, la diagnosi genetica preimpianto è una risorsa preziosa per molte coppie che affrontano problemi di infertilità o il rischio di trasmettere malattie genetiche. Affidarsi a Raprui per eseguire questa procedura significa scegliere un centro di eccellenza, dotato delle migliori tecnologie e di un team di specialisti dedicati al benessere dei pazienti.