Il desiderio di maternità? È un sentimento complesso che coinvolge molte donne a vari livelli emotivi, psicologici, sociali e biologici. Si tratta di un impulso naturale per molte persone, radicato sia in istinti evolutivi che in desideri personali e culturali. Tale sogno, o ambizione può manifestarsi in qualunque momento della vita, influenzato da vari fattori come l’età, lo stato relazionale e la stabilità economica. Capire come si manifesta, non è semplice, poiché tutto è molto soggettivo; tuttavia, è interessante comprendere i sintomi associati, le implicazioni per la coppia e cosa fare se il bambino non arriva: tutti aspetti che possono aiutare le donne ed i loro compagni a navigare in questo importante momento della vita.
Desiderio di maternità, quando e come si manifesta di solito?
Il desiderio di maternità rientra in quei fattori psico-emotivi e socio-culturali che è difficile incanalare in modo totale e soprattutto univoco. Può sicuramente essere innato nel sistema evolutivo, ma non sempre le donne lo sentono, e ciò non deve preoccupare: desiderare un figlio in un determinato momento della propria vita può essere considerato normale, ma anche il contrario. È un istinto che si sviluppa solo in situazioni particolari, individuali e personali, diverse per ogni donna. C’è chi sente questo desiderio a 20 anni, travolta da un forte amore giovanile verso il compagno ed un bisogno impellente di costruire una famiglia, mentre in altri casi può manifestarsi in età avanzata, quando subentrano stabilità di coppia e/o economica e professionale, o semplicemente quando si assume la consapevolezza che il tempo rimasto dal punto di vista biologico è poco. Il desiderio di maternità inoltre può manifestarsi in modi diversi a seconda della persona. Per alcune donne, può essere un pensiero costante e urgente, mentre per altre può emergere gradualmente. Spesso, si presenta come un forte desiderio di avere un bambino, accompagnato da sogni e fantasie su una futura vita da madre: talune sperimentano un senso di vuoto o incompletezza che credono -erroneamente- possa essere colmato solo con la nascita di un figlio. Culturalmente, inoltre il desiderio di maternità può essere influenzato dalle aspettative sociali e familiari. In molte culture, avere figli è visto come un passo naturale e desiderabile nella vita di una donna, il che può intensificare questo desiderio. Anche i fattori biologici giocano un ruolo significativo: l’orologio biologico, o il timore di perdere la capacità di concepire con l’età, può aumentare il senso di urgenza. È interessante analizzare tutti questi aspetti, tuttavia, quando il desiderio di maternità arriva è difficile accantonarlo, qualunque sia il contesto. L’obiettivo è quello di affrontarlo nel modo più sereno possibile, anche quando si incontra qualche difficoltà.
Desiderio di maternità e sintomi
I sintomi del desiderio di maternità possono essere sia emotivi che fisici. Emotivamente, una donna può provare una forte sensazione di bisogno o ansia legata all’idea di diventare madre. Questo può essere accompagnato da sentimenti di invidia, anche leggera, spiacevole, incontrollata, verso amici o familiari che hanno bambini, tristezza o depressione in assenza di una gravidanza, e un’ossessione per tutto ciò che riguarda la maternità e i neonati. Più comunemente si comincia ad immaginare la vita con un bambino, senza più vederne gli aspetti negativi delle nottate in bianco, del monolocale in cui si vive, del peso economico che un figlio comporta e dell’assenza in società di strutture che aiutino le donne a tornare al lavoro, come gli asili nido: si sognano ad occhi aperti coccole, vestitini profumati, passeggiate nel verde, e tanti momenti di gioia in famiglia. E poi: quante si sono ritrovate a guardarsi intorno e vedere solo donne incinte o con bimbi appena nati? In strada, al lavoro, in Tv o sul cellulare? È quando il desiderio inconscio si manifesta probabilmente! Fisicamente, alcune donne possono sperimentare sintomi che sembrano imitare quelli della gravidanza, come nausea, gonfiore e cambiamenti nell’appetito. Si tratta di eventi psicosomatici che possono derivare da un desiderio intenso, eccessivo, di avere un bambino. Anche i cambiamenti ormonali naturali che si verificano con il ciclo mestruale possono influenzare i livelli di desiderio di maternità. Ogni donna ed ogni sua sensazione è un mondo a se stante.
Gli uomini hanno il desiderio di paternità?
Il desiderio di paternità è un aspetto importante e spesso meno discusso di quello di maternità. Tuttavia, esiste ed è innato anche nel genere maschile, se non altro solo per motivi evoluzionistici. Molti uomini provano un forte desiderio di diventare padri, anche se può manifestarsi in modo diverso rispetto alle donne: possono sentire un impulso biologico e psicologico simile a quello delle donne, ma spesso lo esprimono attraverso il desiderio di prendersi cura e proteggere una famiglia. Anche il sogno di paternità può essere influenzato da vari fattori, tra cui l’età, la stabilità relazionale e il desiderio di trasmettere il proprio patrimonio genetico e culturale. Come per le donne, anche gli uomini possono sperimentare ansia e stress se il concepimento non avviene rapidamente. Nella coppia, è importante che entrambi i partner comunichino apertamente i loro desideri e preoccupazioni riguardo alla genitorialità. Il supporto reciproco può aiutare a gestire l’ansia e a prendere decisioni informate sul percorso da seguire.
Se il bambino non arriva: quanto tempo provare prima di preoccuparsi?
E se il bambino non arriva? Se si sta cercando di concepire senza successo, è normale iniziare a preoccuparsi. Secondo gli esperti, una coppia sana sotto i 35 anni dovrebbe provare per almeno un anno prima di consultare uno specialista della fertilità. Per le donne sopra i 35 anni, il periodo di attesa consigliato è di circa sei mesi, a causa del naturale declino della fertilità dopo questa età. In tale fase è utile mantenere uno stile di vita sano, un peso equilibrato, evitando stress eccessivi e l’uso ed abuso di diverse sostanze come alcol, tabacco e droghe. Al contempo si può optare per dei rapporti intimi mirati, nel periodo della cosiddetta “finestra fertile”, ovvero nei giorni intorno all’ovulazione, aiutandosi anche con diversi metodi come i kit appositi e la misurazione della temperatura basale. Evitando però che tutto questo diventi uno stress di coppia. Il desiderio estremo di maternità può, paradossalmente, complicare la situazione. Studi scientifici hanno dimostrato come questo, dovuto all’ansia del risultato, possa avere un impatto negativo sulla fertilità. Il corpo umano è molto sensibile allo stress, e livelli elevati di cortisolo (l’ormone dello stress) possono interferire con l’ovulazione nelle donne e la qualità degli spermatozoi negli uomini. Inoltre, l’ossessione per il concepimento può portare a tensioni nella relazione di coppia, causando ulteriore stress. È importante trovare un equilibrio, cercando di mantenere un atteggiamento positivo e sereno. Attività di rilassamento, come lo yoga e la meditazione, possono essere utili per ridurre lo stress e migliorare le possibilità di concepimento, così come l’aiuto di uno psicoterapeuta.
Desiderio di maternità, a chi rivolgersi?
Quando il desiderio di maternità diventa una preoccupazione significativa, è importante sapere a chi rivolgersi. Se dopo il periodo di prova consigliato il concepimento non è avvenuto, va consultato uno specialista della fertilità, per indagarne le cause. Medici ginecologi, andrologi e endocrinologi riproduttivi possono effettuare test per determinare eventuali problemi, ovvero per fare una diagnosi e consigliare trattamenti adeguati, inclusi percorsi di fecondazione assistita come FIVET ed ICSI. Rivolgersi a cliniche specializzate come RAPRUI e professionisti esperti può fare una grande differenza nell’affrontare il desiderio di maternità e nel trovare una soluzione che porti alla realizzazione del sogno di diventare genitori. Qui i contatti per un appuntamento o una consulenza.