Le cisti ovariche rappresentano un problema abbastanza comune nelle donne e nella maggioranza dei casi sono innocue ed asintomatiche: non danno problemi e si scoprono solo casualmente nel corso di controlli di routine. Tuttavia, in alcuni casi possono provocare disturbi fastidiosi se non addirittura dolorosi, o più raramente, comportare rischi per la salute riproduttiva e generale. È importante dunque capire cosa sono le cisti ovariche, i sintomi che possono indurre, i rischi potenziali ed i rimedi disponibili.
Cisti ovariche cosa sono?
Le cisti ovariche sono sacche piene di liquido che si formano all’interno o sulla superficie delle ovaie. Possono variare in dimensioni e forma. Nella maggioranza dei casi si formano durante il ciclo mestruale ogni mese: sono i follicoli che maturano producendo estrogeni e progesterone al fine di rilasciare un ovulo nelle tube e di preparare l’utero all’impianto di un eventuale embrione. Un follicolo che continua a crescere quindi è definito cisti ovarica funzionale. Ve ne sono di due tipi:
- Cisti follicolare: a metà circa del ciclo mestruale, intorno al 14° giorno, avviene l’ovulazione. In pratica un follicolo si rompe rilasciando un ovulo in una tuba di Falloppio. Se il follicolo non si rompe e l’ovulo non esce, la crescita continua sviluppando una cisti funzionale follicolare.
- Cisti del corpo luteo. Se invece il follicolo come da norma riesce a rompersi e a rilasciare l’ovulo, la sua struttura inizia a produrre estrogeni e progesterone, finalizzati all’impianto dell’embrione in utero. In tale fase quindi il follicolo si restringe ed assume la definizione di corpo luteo. A volte, la rottura non è totale e il liquido originario rimane accumulato nel corpo luteo provocando una cisti.
In pratica ogni follicolo che supera i tre centimetri è considerato una cisti ovarica, ma comunemente le cisti funzionali sono innocue: raramente provocano dolore o fastidi e tendono a riassorbirsi da sole entro due o tre mesi, senza bisogno di terapie.
Cisti ovariche, cause ed altri tipi
Non tutte le cisti ovariche però sono correlate alle mestruazioni. Più raramente possono dipendere da altre cause e per questo assumere caratteristiche diverse, come le seguenti:
- Cisti dermoide o teratoma: si origina da cellule germinali, ovvero che producono uova nell’ovaio. Possono quindi contenere altri tessuti, come capelli, pelle o osso. La sua diagnosi è scioccante, ma di solito si tratta di formazioni benigne.
- Cistoadenoma: si sviluppa dalle cellule che ricoprono la superficie delle ovaie; può contenere una sostanza acquosa o più densa.
- Endometrioma: è una cisti che si forma su una ovaia da cellule dell’endometrio che migrano fuori dall’utero in caso di endometriosi.
Le cisti dermoidi e i cistoadenomi possono diventare grandi e spostare l’ovaio fuori posizione. Ciò aumenta la possibilità di torsione ovarica, una condizione molto pericolosa che può ridurre o bloccare totalmente il flusso sanguigno all’ovaio.
Infine, una cisti ovarica solida, ovvero non piena di liquido, soprattutto se si sviluppa dopo la menopausa può essere il campanello d’allarme di un tumore. Raramente capita nelle donne più giovani e purtroppo quando accade può essere necessaria una terapia drastica, con isterectomia totale o parziale, chemioterapia e/o radioterapia. Anche e soprattutto per questo motivo, fare dei controlli di routine dal ginecologo può essere utile, al fine di una diagnosi precoce che può salvare la vita e spesso anche la possibilità di concepire un bambino.
Cisti ovariche: sintomi
Le cisti ovariche sono spesso asintomatiche e vengono scoperte casualmente durante un esame ginecologico o ecografia di routine, oppure possono causare una serie di sintomi fastidiosi, soprattutto se sono di grandi dimensioni. Tra i disturbi più comuni che devono indurre ad un controllo specialistico troviamo:
- Dolore o disagio nella regione pelvica, che può essere costante o intermittente.
- Gonfiore addominale o sensazione di pienezza.
- Cambiamenti nel ciclo mestruale, come mestruazioni più abbondanti o irregolari.
- Dolore durante i rapporti sessuali.
- Difficoltà nel vuotamento della vescica o nell’evacuazione dell’intestino.
- Sensazione di pressione o di peso nell’addome inferiore.
È consigliato rivolgersi immediatamente ad un medico se si manifestano:
- Dolore addominale o pelvico improvviso e grave.
- Dolore con febbre o vomito.
- Segni di shock, ovvero pelle fredda ed umida, stordimento, respirazione affannata.
Potrebbe essere in corso una pericolosa torsione ovarica o essersi rotta la cisti.
Cisti ovariche e fertilità: quale legame?
La presenza di cisti ovariche può influenzare la fertilità in alcuni casi. Di solito, quelle funzionali, che si risolvono da sole non complicano la capacità di concepire un bambino, anche se un loro riscontro frequente soprattutto se corrispondente a mestruazioni irregolari, può far pensare ad alterazione dei livelli ormonali o altre condizioni similari come la sindrome dell’ovaio policistico. Tuttavia, cisti ovariche più grandi o quelle che causano complicazioni come la torsione ovarica possono avere un impatto sulla fertilità. Talvolta può ad esempio essere necessaria l’asportazione di un’ovaia. In questi casi, un trattamento può essere necessario per migliorare la sintomatologia, escludere rischi seri come la torsione o la rottura anche le possibilità di concepimento.
Cisti ovariche: quali rimedi?
Il trattamento delle cisti ovariche dipende dalle dimensioni, dal tipo di cisti e dalla presenza di sintomi. Il medico specialista può suggerire le seguenti azioni:
- Sorveglianza attiva, ovvero un monitoraggio regolare per valutare eventuali cambiamenti nelle dimensioni
- Terapia farmacologica per gestire sintomi come il dolore o regolare il ciclo mestruale.
- Intervento chirurgico per rimuovere le cisti ovariche, specialmente se sono di grandi dimensioni, sospette di essere cancerose o che causano complicazioni.
Cisti ovariche: a chi rivolgersi?
Se si sospetta di avere cisti ovariche o si manifestano sintomi associati, è importante consultare un medico, preferibilmente un ginecologo. Questi eseguirà un esame fisico ed un’ecografia, a cui potranno essere abbinate anche altre indagini diagnostiche per confermare la presenza e la natura delle cisti ovariche. In base alla gravità dei sintomi e alla presenza di complicazioni, viene poi consigliato il trattamento più appropriato. Il centro Raprui ed i suoi specialisti sono a disposizione per controlli di routine e per la fertilità. In caso di necessità di asportazione di un’ovaia o entrambe, è possibile conservare gli ovuli ad esempio, o prima ancora effettuare terapie mirate al concepimento di un bambino, oppure se la ciste ovarica si riscontra in gravidanza. Qui tutti i contatti per trovare lo specialista più adatto al proprio caso.