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Il ciclo mestruale è l’elemento determinante della salute riproduttiva delle donne. La sua funzione è quella di preparare ed accompagnare il momento dell’ovulazione, ovvero il processo attraverso il quale l’ovaio rilascia un ovulo maturo al fine di essere fecondato dagli spermatozoi. Questo rilascio avviene in genere intorno al 14° giorno del ciclo e coincide con il culmine della fertilità femminile. Tuttavia, possono capitare mestruazioni senza ovulazione, ovvero mancanti del rilascio dell’ovulo da parte delle ovaie. Si parla in questi casi di anovulazione. Quali sono le cause ed i sintomi nonché le implicazioni per la fertilità?

Ciclo senza ovulazione, come riconoscerlo?

Ciclo senza ovulazione: quali cause?

L’ovulazione è la parte determinante di ogni ciclo mestruale: tutto nel sistema riproduttivo femminile, nei 28 giorni circa del ciclo, si trasforma con lo scopo di permettere alle ovaie di rilasciare mensilmente un ovulo maturo nelle tube, pronto per essere fecondato da uno spermatozoo. Quando questo passaggio non avviene si parla di ciclo anovulatorio ed è sintomo di infertilità. Quali sono le cause? Possono dipendere da diversi fattori. In taluni casi si tratta di eventi fisiologici come la menopausa: la riserva ovarica è scarsa e qualche ciclo mestruale può essere privo di ovulazione. Lo stesso può accadere nei primi anni dopo il menarca, quando le fluttuazioni ormonali non sono ancora regolari e tali da permettere lo sviluppo del follicolo dominante. Altre cause sono occasionali, cioè, legate a circostanze transitorie, passeggere, che possono alterare il normale funzionamento dell’ovaio, come lo stress, l’eccessiva stanchezza, i cambi di stagione, l’allattamento o l’assunzione di alcuni farmaci. In questi casi, il ciclo anovulatorio non rappresenta una costante e non deve preoccupare, va solo tenuto sotto controllo, per comprendere se si ripete per più mesi consecutivi. Infine, un ciclo senza ovulazione può essere dovuto a problematiche croniche, persistenti, ovvero legate a patologie quali la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), l’insufficienza ovarica primaria (POI), l’iperprolattinemia, l’ipotiroidismo, l’obesità o i tumori ovarici. In questi casi, il ciclo anovulatorio è frequente o costante e richiede un’accurata diagnosi e un adeguato trattamento.

Ciclo senza ovulazione: quali sono i sintomi?

Purtroppo, il ciclo anovulatorio non è facile da riconoscere: il più delle volte non presenta sintomi evidenti o specifici. Esistono comunque alcuni campanelli d’allarme che possono far sospettare un’ovulazione assente, come i seguenti:

  • Mestruazioni irregolari, o che saltano del tutto
  • Spotting tra una mestruazione e l’altra, dovuto ad alterazioni ormonali
  • Secchezza vaginale/ mancanza di muco cervicale: è una secrezione vaginale trasparente e filante che indica la presenza di estrogeni e la fertilità della donna. La sua produzione cambia nel corso del ciclo: è più abbondante e fluido intorno all’ovulazione e poi più scarsa. Se il muco cervicale è assente o sempre uguale, può significare che non c’è ovulazione.
  • Assenza del rialzo della temperatura basale, tipica del momento dell’ovulazione

Purtroppo, alcuni fattori come la temperatura basale e la quantità di muco si tendono a controllare solo quando si cerca di avere un bambino e non si riesce: l’infertilità è un altro dei sintomi possibili, anzi il più evidente, anche se non specifico, di un ciclo senza ovulazione. Per verificare se si ha un ciclo anovulatorio, si possono usare dei metodi di monitoraggio come il calendario mestruale, il test dell’ovulazione, l’osservazione del muco cervicale o la misurazione della temperatura basale. Questi metodi possono aiutare a individuare i giorni fertili e a capire se si verifica o meno l’ovulazione, ma non sono totalmente precisi e derimenti.

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Ciclo senza ovulazione e fertilità: a chi rivolgersi e quali cure?

Il ciclo anovulatorio può quindi avere ovvie ripercussioni sulla fertilità della donna: se non c’è l’ovulazione, manca anche la possibilità di concepire un bambino. Se si desidera una gravidanza, e si sospetta anovulazione, è importante rivolgersi al proprio ginecologo per una valutazione approfondita. Il medico potrà effettuare una visita ginecologica, un’ecografia pelvica e degli esami del sangue per individuare la causa del ciclo anovulatorio ed escludere eventuali patologie associate. In base alla diagnosi, il medico potrà suggerire la terapia più adeguata, che può consistere in terapie ormonali o tecniche di procreazione assistita, atte a superare la mancanza dell’ovulazione con lo scopo di una gravidanza. Il ciclo anovulatorio non è una condizione necessariamente irrimediabile, ma richiede molta attenzione e cura. Con l’aiuto del medico e delle terapie appropriate, è possibile migliorare il proprio ciclo mestruale e aumentare le possibilità di maternità. Presso il centro per la fertilità Raprui di Roma si può ottenere tutta la consulenza ed il supporto del caso.

 

 

 

 

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