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Come fare il calcolo dell’ovulazione per rimanere incinta? E perché è utile? Se si sta cercando di concepire un bambino è fondamentale avere rapporti sessuali al momento giusto, ovvero in prossimità dell’ovulazione. Ogni mese dalle ovaie viene rilasciato un ovulo pronto per la fecondazione. Questo però ha una vita breve: circa 24 ore e quindi occorre agire con tempestività. Di contro gli spermatozoi sopravvivono fino a 3 giorni all’interno delle tube di Falloppio. Ne consegue che questo periodo detto “finestra fertile” è piuttosto limitato ed è l’unico momento per tentare un concepimento nella speranza di avere successo. Non è facile però identificare la fase dell’ovulazione! Questa avviene in media tra il 14° ed il 16° giorno del ciclo mestruale, ma non per tutte le donne è eguale e soprattutto può non esserlo mese dopo mese. Per tale motivo è utile ricorrere a particolari metodiche e strumenti per calcolare il momento giusto dell’ovulazione.

calcolo ovulazione per rimanere incinta

Calcolo ovulazione per rimanere incinta: contare i giorni

Per calcolare il momento dell’ovulazione può bastare anche un semplice calendario su cui appuntare i giorni del ciclo. Il primo è quello della mestruazione, l’ultimo è quello prima del flusso successivo. Vanno registrati i dati per almeno 3-6 mesi in quanto possono esserci delle fluttuazioni ormonali che ne alterano la regolarità (la durata media oscilla tra i 21 ed i 35 giorni: è difficile che una donna abbia un ciclo perfetto di 28 giorni ogni mese). Anche in caso di irregolarità (ovvero con cicli più lunghi o più corti) è comunque possibile impiegare questo metodo calcolando la media su almeno 3 mesi: basta sommare il numero dei giorni e dividere il totale per 3.  Un esempio?

Il ciclo dura 28, 30 e 26 giorni: 28+30+26= 84

84: 3= 28.  Ovvero la durata media del ciclo mestruale è di 28 giorni. Poiché l’ovulazione avviene tra il 14° ed il 16° giorno del ciclo basterà contare dall’inizio della successiva mestruazione. I giorni più fertili sono i 2-3 che precedono l’ovulazione, nonché – ovviamente – quello stesso del rilascio dell’ovulo. Avere rapporti più di 5-6 giorni prima significa non avere la possibilità di concepire un bambino. Le percentuali di successo aumentano notevolmente se si tenta nel periodo della “finestra fertile”.

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Calcolo ovulazione per rimanere incinta: il metodo della temperatura basale

La “temperatura basale” è quella dell’organismo appena ci si sveglia al mattino, a riposo, prima di iniziare una qualunque attività. In media questa oscilla tra i 35,5 ed i 36,5 ° C. In una donna in ovulazione aumenta lievemente: di circa 0,5/1 grado. Registrando ogni giorno per almeno tre mesi la propria temperatura basale è dunque possibile individuare il momento dell’ovulazione. Da tenere presente:

  • L’aumento della temperatura può avvenire gradualmente o essere immediato.
  • Non indica il momento preciso del rilascio dell’ovulo, ma in genere questo avviene entro le 72 ore.
  • Poiché l’innalzamento della temperatura è lieve (circa 0,5°C) occorre impiegare un termometro basale, più preciso: in commercio ve ne sono anche di digitali che registrano le varie misurazioni.
  • Alcuni fattori possono influenzare la temperatura basale: occorre evitare di bere alcolici o fumare la sera prima, va misurata appena svegli – dopo una buona dormita – e possibilmente sempre alla stessa ora.

Calcolo ovulazione per rimanere incinta: le App

Per alcune donne tenere traccia di temperatura e giorni può essere complicato e motivo di ansia. La tecnologia però è da tempo arrivata in aiuto in tal senso, anche grazie ad un comodissimo telefonino cellulare. Numerose infatti sono le applicazioni per Android o Iphone scaricabili anche gratuitamente, in grado di calcolare il giorno dell’ovulazione, in seguito all’inserimento di parametri prestabiliti, proprio come i giorni del ciclo, la temperatura basale, o il cambio dell’aspetto del muco cervicale. Queste applicazioni, personalizzabili, sono facili da impiegare e sempre a portata di mano per ogni dubbio.

Calcolo ovulazione per rimanere incinta: il kit domestico per ovulazione

La fisiologia umana è molto complessa: questi metodi sono quindi utili ed affidabili, ma non sempre conducono al desiderato concepimento, specie se usati singolarmente. Può essere meglio impiegarli contemporaneamente. Si parla in tal caso di metodo sintotermico e le app per cellulare possono essere utilissime a tale scopo, per registrare tutti i dati. In aggiunta si può acquistare un kit per l’ovulazione domestico, in grado di rilevare i picchi dell’ormone luteinizzante, che aumenta in prossimità del periodo di finestra fertile. Se nonostante tali accortezze il concepimento non arriva entro i 12 mesi (6 se si hanno più di 35 anni) è il caso di rivolgersi ad uno specialista della fertilità  per fare tutte le indagini diagnostiche del caso.

 

 

 

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