“L’agopuntura” è una delle prime risposte che si sente dare chi cerca consigli su come aumentare la fertilità. Questa antichissima pratica di origine cinese è da sempre utilizzata in Asia per migliorare le capacità riproduttive, in particolare quelle femminili. Negli ultimi anni, però, si è diffusa anche in Occidente, dove sempre più spesso viene raccomandata come terapia alternativa o integrativa per tutte quelle coppie che hanno difficoltà a concepire o che si stanno sottoponendo a trattamenti di fecondazione assistita.
Il binomio agopuntura e fertilità si è affermato con sempre maggiore forza e basta fare un giro su qualsiasi motore di ricerca per rendersi conto dell’interesse che lega le due tematiche. Testimonianze, articoli, blog dedicati, forum e foto sui social: sul web i contenuti dedicati a agopuntura e fertilità non mancano di certo.
Quanto c’è di vero, però, in quello che si legge e si vede online? L’agopuntura è davvero il rimedio miracoloso per ritrovare la fertilità perduta e per dare una spinta al concepimento? Vediamo insieme di cosa parliamo davvero e cosa dicono gli studi.
Agopuntura e fertilità: in cosa consiste questa pratica
Secondo l’approccio olistico della Medicina Tradizionale Cinese – di cui l’agopuntura è una delle tecniche terapiche – le malattie, oltre che dall’influsso cause esterne, possono essere causate da una disarmonia riguardante gli organi e le loro funzioni, l’energia e il sangue e quindi da una cattiva circolazione dell’energia vitale (o qi), che fluendo attraverso canali detti “meridiani” e si accumula e ristagna in alcune parti del corpo, abbandonandone altre.
L’agopuntura, attraverso l’inserimento di sottili aghi in punti specifici del corpo, sarebbe in grado di ripristinare l’equilibrio energetico e, quindi, il benessere del corpo.
Ogni trattamento è personalizzato, quindi non esiste uno schema-tipo per la disposizione degli aghi e per la frequenza delle sessioni; inoltre, spesso alle sedute con gli aghi vengono abbinati supplementi fitoterapici – in particolare maca – e indicazioni dietetiche, nonché cambiamenti nello stile di vita.
Agopuntura e fertilità: un binomio vincente?
Secondo le testimonianze e numerosi approfondimenti sul tema, agopuntura e fertilità sembrano andare particolarmente d’accordo: da secoli, l’agopuntura è utilizzata in Oriente per regolare il sistema endocrino e riproduttivo e, quindi, per aumentare le possibilità di successo del concepimento.
Ovviamente, non tutte le patologie possono trarre beneficio da questa terapia, come rimarca l’AMAB – l’Associazione dei Medici Agopuntori Bolognesi: «è evidente che le condizioni caratterizzate da malformazioni uterine, neformazioni (fibromi) o patologia occlusiva delle tube (stenosi, infezioni o endometriosi), difficilmente potranno giovarsi di questo trattamento. Al contrario tutte le condizioni caratterizzate da patologie funzionali, alterazioni ormonali, problematiche ovulatorie o alterazioni degli spermatozoi (specialmente quantitative) potranno essere affrontate con agopuntura ed eventualmente fitoterapia, anche se con prospettive di successo variabili da caso a caso».
Secondo la Dottoressa Elisabetta Casaletti, specializzata in agopuntura e fertilità, «L’agopuntura e la Medicina Cinese regolarizzano i livelli ormonali, migliorano la funzione ovarica e lo sviluppo follicolare, migliorano il flusso di sangue dell’utero e delle ovaie, aumentando così le possibilità di fertilizzazione, fissaggio e quindi le opportunità di gravidanza. La Medicina Cinese può offrire un miglioramento significativo in qualità e numero degli spermatozoi, la loro morfologia, motilità e liquefazione; regolarizza i livelli ormonali e il flusso di sangue testicolare, promuovendo così la produzione di sperma migliore. […] L’agopuntura e la Medicina Cinese possono essere utili in caso di problematiche del concepimento, infertilità, aborti frequenti e supporto alla procreazione medicalmente assistita (PMA)».
L’agopuntura viene spesso suggerita come pratica integrativa per le donne che si sottopongono a stimolazione ovarica e per quelle che intendono sottoporsi a un trattamento di fecondazione assistita. Secondo diverse fonti, anzi, sarebbe proprio in questi casi che sarebbe possibile trarre i benefici maggiori. Ma, come dichiarato anche dalla Dott.ssa Casaletti, anche la fertilità maschile sembra trarre giovamento da questa pratica, addirittura nei casi di azoospermia, ovvero la mancanza di spermatozoi nel liquido seminale.
Ma questi successi vantati sono confermati dalle ricerche scientifiche?
Agopuntura e fertilità: cosa dicono gli studi
Negli ultimi anni, gli studi e i trial su agopuntura e fertilità si sono moltiplicati e l’enfasi è stata posta non solo sui presunti benefici che a livello fisico e fisiologico aiuterebbero il concepimento ma soprattutto sull’aspetto psicologico e sull’aiuto dato dall’agopuntura alla riduzione dello stress, un fattore che sarebbe particolarmente rilevante nelle coppie che si sottopongono a trattamenti di fertilità.
>> Leggi anche: Infertilità femminile, quali sono le cause? <<
Uno studio del 2016 dell’Homerton University Hospital di Londra ha coinvolto 160 coppie affette da problemi di fertilità: un anno dopo, chi si era sottoposto ad agopuntura aveva raggiunto tassi di gravidanza del 46,2%. Tra quelli che non l’avevano fatto, i tassi di gravidanza erano solo del 21,7%, meno della metà. Un risultato importante e di sicuro interesse, ma i medici avevano messo in guardia: difficile individuare la portata dell’effetto placebo all’interno della ricerca. Lo studio non era comunque l’unico a indicare che i tassi di successo fossero più alti dopo i trattamenti e che agopuntura e fertilità andassero decisamente d’accordo. Tra gli altri, una ricerca condotta dal Dr. Hana Visnova, direttore medico presso l’IVF Cube di Praga, ha evidenziato come l’agopuntura possa «aumentare le possibilità di concepire le donne utilizzando la fecondazione in vitro del sei per cento». Anche il Dr. Visnova, però, non esclude che possa trattarsi di un effetto placebo anche se, dice, questo aspetto non è meno importante: «Anche se stiamo parlando di un effetto placebo, se il paziente è più rilassato, allora è comunque vantaggioso. Sottoporsi alla FIVET può essere un momento stressante. E se il tuo corpo è sopraffatto dallo stress, allora non funziona correttamente. Entra in modalità “lotta o scappa” al segnale di un pericolo percepito. Ciò non è favorevole alla salute riproduttiva. Quindi se l’agopuntura può aiutare a ridurre questo stress, allora ha chiaramente il suo posto come parte del trattamento di fertilità clinica».
Uno studio recente, però, sembra frenare gli entusiasmi: secondo una ricerca pubblicata dall’australiana Western Sydney University, infatti, l’agopuntura non avrebbe effetto sul numero delle nascite frutto di fecondazione in vitro. Lo studio, condotto su oltre 800 pazienti australiane e neozelandesi e condotto da diverse istituzioni (NICM Health Research Institute (NICM), Western Sydney University, Flinders University, UNSW Sydney, University of South Australia, University of Adelaide and Greenslopes Private Hospital), non ha evidenziato tassi di successo superiori nelle donne che si sono sottoposte ad agopuntura prima e dopo il transfer embrionale.
Più cauto e ottimista è invece uno studio dell’Università dell’Oregon uscito nell’aprile 2018, secondo cui «l’agopuntura non deve essere rifiutata come terapia adiuvante per la fecondazione in vitro, ma sono necessari ulteriori studi per chiarire il ruolo dell’agopuntura nel sostenere i cicli di fecondazione in vitro», un ruolo che allo stato attuale «rimane poco chiaro».
Ricordate: in Italia, l’agopuntura può essere praticata esclusivamente da medici e veterinari iscritti all’ordine, che devono essere registrati nell’elenco dei medici agopuntori, i professionisti abilitati a esercitarla.