L’acido folico e più in generale i folati, sono vitamine del gruppo B, indicati sotto il gruppo B9, particolarmente preziosi quando si affronta una gravidanza, ma non solo. I benefici che apportano allo sviluppo del bambino sono numerosi e prevengono anche malattie gravi come la spina bifida. Con l’alimentazione è possibile raggiungere i livelli consigliati ed utili, ma non sempre ci si riesce, per cui il ginecologo può prescrivere un’integrazione. Di quanto acido folico si ha bisogno durante la gestazione? Come assumerlo e perché? Scopriamolo insieme.
Acido folico benefici: perché assumerlo
L’acido folico (formulazione di sintesi della vitamina B9) aiuta l’organismo nella produzione cellulare e nei processi di proliferazione e differenziazione tipici dello sviluppo embrionale. In più è determinante nella sintesi del DNA, delle proteine e nella formazione dell’emoglobina. Studi scientifici hanno da tempo evidenziato come la corretta assunzione di folati prima e durante la gravidanza siano in grado di prevenire malformazioni congenite, soprattutto quelle del tubo neurale e si ritiene che siano in grado di prevenire anche altre condizioni come la labio-palatoschisi ed alcuni difetti cardiaci. Sembra inoltre che siano preziosi anche per la salute generale in quanto a livelli adeguati abbassano i livelli di omocisteina in circolo, aminoacido correlato a malattie cardiache e infarto. La supplementazione di acido folico è maggiormente raccomandata se si assumono determinati farmaci (in particolare estroprogestinici e barbiturici), se si fa uso smoderato di alcolici, in presenza di diabete mellito insulino-dipendente, celiachia, sindromi da malassorbimento o patologie genetiche che alterano il metabolismo dei folati. Tutte condizioni che possono influire negativamente sull’assorbimento di queste vitamine da parte dell’organismo, nonostante la loro corretta assunzione con l’alimentazione. Ciò vale per tutta la popolazione, ma soprattutto per le donne in procinto di affrontare una gravidanza, in modo naturale o se ci si sta preparando alla Fivet. Queste devono infine avere un’accortezza in più se presentano familiarità con malattie del tubo neurale.
Acido folico, quanto ne va assunto per avere benefici
In linea generale con un’alimentazione equilibrata e dunque varia, l’organismo riesce a raggiungere i livelli di folati ottimali per raggiungere tutti questi benefici. Ovvero in media 0,4 mg al giorno. Il segreto sta nel mangiare verdure a foglia verde, legumi, frutta secca, uova, fegato, cibi che ne sono ricchi. Tuttavia, per le donne che programmano una gravidanza o sono incinte il fabbisogno nutrizionale giornaliero raccomandato sale a 0,6 mg/die, poiché di folati ha bisogno anche il bambino, che li assorbe dall’organismo materno. E’ per questo che viene consigliata un’integrazione durante la gestazione. Il consiglio degli esperti è di cominciare ad assumere acido folico almeno un mese prima del concepimento, ovvero quando si comincia a tentare una gravidanza e fino a tutto il primo trimestre. Per tali motivi l’acido folico, integratore in compresse, è prescrivibile dal medico curante ed acquistabile tramite ticket.
Acido folico benefici, come assumerlo
Un’alimentazione equilibrata e varia è il miglior metodo per assumere tutte le sostanza utili all’organismo per il suo corretto funzionamento. In determinate condizioni, come appunto la gravidanza e le vitamine del gruppo B è importante essere rigorosi sui fabbisogni giornalieri, ma non sempre è facile: basti pensare alle nausee del primo trimestre che non permettono di alimentarsi adeguatamente, a regimi dietetici particolari come quello vegano, o semplicemente ai ritmi di vita che spingono a pasti veloci e poco equilibrati o ai gusti alimentari personali. In aiuto giunge quindi l’acido folico sotto forma di compresse. Va evidenziato come negli ultimi anni si siano diffusi in commercio anche numerosi prodotti definiti come “alimenti fortificati”. Ve ne sono arricchiti di proteine per gli sportivi, di ferro e vitamine per i bambini, ed anche di acido folico. E’ sicuramente utile impiegare questi cibi nel quotidiano, ma c’è sempre il rischio di sovradosaggio o di squilibrare l’alimentazione giornaliere verso una sostanza a discapito di un’altra. Per questo in gravidanza ed in materia di acido folico la soluzione più semplice e sicura rimane quella delle compresse di integratori.